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BRICIOLE DI STORIA: L’ANNIVERSARIO DELLA REPUBBLICA ROMANA

di LUIGI CELEBRE

Forse è bene periodicamente ricordare il nostro passato anche perché,noi,come ci definì un grande storico inglese,siamo un popolo dalla grande storia e dalla corta memoria ed inoltre perché la riflessione sul nostro passato non è mai un esercizio nostalgico ma può costituire il faro per meglio illuminare il cammino e quindi per ragionare sul nostro futuro.

LA REPUBBLICA ROMANA DEL 1849

Ad un’ora del mattino del 9 febbraio 1849 l’Assemblea Costituente riunita nel Palazzo della Cancelleria  proclamava la repubblica romana. Una repubblica che pur avendo avuto poca vita,fu esperimento importante,un esempio luminoso,un punto di riferimento dei patrioti del risorgimento ,un esempio da additare ai posteri. La repubblica nasceva per volontà popolare espressa dalla costituente,composta da 200 deputati,eletti il 21 gennaio da tutti i cittadini che avevano compiuto il 21^ anno di età.

Come si arrivò alla proclamazione della repubblica?

I moti del 1848 non avevano lasciato insensibili i democratici dello stato pontificio che dal 1846 era retto da Pio IX. Gli eventi precipitarono il 15 novembre 1848 quando, mentre saliva lo scalone del palazzo della cancelleria,venne con una pugnalata ucciso Pellegrino Rossi  che dall’agosto presiedeva il governo pontificio. Il successivo 24 novembre Pio IX abbandonò Roma per rifugiarsi a Gaeta. Il governo provvisorio convocò i comizi con decreto del 29 dicembre. L’idea della costituente era stata lanciata a Firenze da Giuseppe Montanelli. La repubblica ebbe un primo triunvirato composto da Armellini, Saliceti, Montecchi.

Goffredo Mameli inviava un messaggio a Mazzini: “Roma, Repubblica, Venite”. E Mazzini si recò a Roma dove insieme a Saffi ed Armellini fu triumviro della gloriosa repubblica che si avvalse del contributo di autorevoli esponenti del partito repubblicano (Nicola Fabrizi, Gustavo Modena, Carlo Pisacane, Maurizio Quadrio, ecc.per citarne solo alcuni). Caddero sugli spalti di Roma a difesa della repubblica Colomba Antoniotti, Dandolo, Masina, Manara, Saverio Morosini, Goffredo Mameli… Cadde la repubblica per gli assalti degli eserciti austriaco e francese guidato dal generale Oudinot.

Cadde la repubblica e nel momento della capitolazione lascia al suo posto, FATTO UNICO NELLA STORIA, LA COMMISSIONE FINANZE PER CONSEGNARE L’ERARIO ED I CONTI. Ciò meravigliò moltissimo i nemici ed in proposito Bolton King  scrisse: “Il governo fu degno dei suoi difensori. Aveva mantenuto l’ordine più perfetto durante l’assedio: le finanze erano state amministrate con capacità e rettitudine. La commissione delle finanze potè presentare agli ufficiali francesi la relazione dei conti della repubblica, pura d’ogni nota di privato impiego del pubblico denaro,e si regolare in ogni sua parte, da destare ammirazione e rispetto in quegli animi non amici del governo Romano”.

Quanti insegnamenti che fanno meditare ancora.

Luigi Celebre

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