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DOPO IL CIRCOLO DIANA, ANCHE IL CIRCOLO DEL TENNIS E VELA… A CHI FA GOLA QUELL’ANGOLO DI MILAZZO IN CENTRO?

IL DIARIO METROPOLITANO PUBBLICA LE FOTO DEI GIOVANI ATLETI DIETRO I CANCELLI DEL CIRCOLO “SEQUESTRATO”… IL NUOVO  DIRETTIVO, CHE HA EREDITATO, ACCOLLANDOSELI, I DEBITI DELLE PASSATE GESTIONI, STAVA PIANIFICANDO IL RIENTRO DI QUANTO DOVUTO AL DEMANIO PER LA CONCESSIONE… QUANDO, ALL’IMPROVVISO…  

Che questa nuova gestione non fosse gradita, è apparso subito chiaro fin da quando si è insediata: scintille con i vecchi dirigenti, polemiche, strascichi, denunce e parola ai Magistrati per dirimere una questione controversa. Poi, dopo l’intervento dei Giudici, la pace! Per anni il Circolo del Tennis e della Vela, solo uno sbiadito ricordo di quel sodalizio glorioso che face sognare i milazzesi e proponeva eventi di motonautica, di sci nautico, di tennis, non si curò, chissà perchè, di saldare i debiti derivanti dalle concessioni. Per rilanciare l’immagine del circolo che fu di Aurelio Perrone, di Peppino Isgrò, di Tito La Macchia, di Aurelio Calderone e percorrere una strada nettamente diversa da quella nella quale si era impantanato da anni, proponendo alternative e aprendo ai ragazzi, ai sodalizi operanti nel volontariato, ai milazzesi che avrebbero pian piano cominciato a riconoscersi nella nuova dirigenza, Pino Ragusi assieme ai suoi nuovi collaboratori iniziò la svolta, certo che nel corso dei mesi sarebbe stata gradita dalla maggior parte dei milazzesi. Un Nuovo Circolo del Tennis e della Vela, aperto agli eventi e agli incontri: si cominciò con concedere gratuitamente i locali all’AIRC di Milazzo per una serata di beneficenza, si continuò con la programmazione di eventi legati allo sport nautico: una formazione di ragazzi appassionati di canottaggio, una scuola di vela, la possibilità di affrontare le trasferte, l’organizzazione di un primo torneo regionale di motonautica. Quindi, la campagna di acquisizione di nuovi soci, attratti dalle manifestazioni in cantiere: non solo gioco ossessivo di carte, così come viene etichettato da chi giudica da fuori, ma serate danzanti, esibizioni musicali, una serata (già saltata, purtroppo) con la Primavera del Torino di calcio e con un cantante dei Nuovi Angeli, Valerio Liboni, che avrebbe dovuto esibirsi l’11 agosto,  a conclusione della premiazione del Memorial Marco Salmeri. Quindi, la cerimonia di consegna del Premio Terminal il prossimo 6 settembre; ed ancora tornei di burraco, di bridge, con possibilità di ospitare incontri nazionali ed internazionali, tornei di tennis riprendendo la vecchia tradizione, conviviali con i soci, giochi per i bambini, mostre di pittura, presentazioni di libri, disponibilità gratuita dei locali per le associazioni no profit a tutela dei portatori di handicap e degli svantaggiati…

E’ stato chiuso da un paio di giorni il Circolo del Tennis e della Vela di Milazzo. Il Diario Metropolitano ha voluto proporre una foto con i ragazzi, delusi, davanti (o dietro) i cancelli sigillati di un circolo all’interno della quale praticavano uno sport, il loro, reso possibile grazie alla lungimiranza della dirigenza. Per gentile concessione, proponiamo la foto rinviandovi anche alla lettura di www.ildiariometrololitano.it.  

Qualche anno fa, per motivi diversi, la città di Milazzo fu privata di una struttura nella quale per decenni furono effettuate gare di tiro a volo, ma non solo: un’arena con oltre seicento posti a sedere, per assistere agli spettacoli estivi, dal teatro al cinema, agli eventi sportivi, uno spazio immenso nel cuore di Milazzo. Nacque una tensostruttura, ribattezzata Paladiana, per ospitare il PREMIO REGIA TELEVISIVA, ma dopo anni di utilizzo precario e interventi tampone solo degli organizzatori privati per porre rimedio a quelli mai effettuati dalle amministrazioni in carica, fu smantellata per mancanza di fondi necessari per ristrutturarla. L’impalcatura metallica che la sorreggeva fu smontata pezzo a pezzo e data a chissà chi per ferro vecchio, ma poteva benissimo essere rimontata anche a due passi dal centro… Si sarebbe potuto recuperare lo spazio all’aperto, contando su quell’immensa gradinata in cemento e aggiungendo un migliaio di posti nel prato: quindi montare un palco e ospitare eventi, nel centro. Il tutto per sopperire alla mancanza del Teatro Al Castello, nato e morto senza orazioni funebri!

Niente di tutto questo, strano che non interessi a nessuno…

Possibile che a nessuno interessino questi spazi, come tante altre cose pubbliche o private della nostra malandata città, trascurate e abbandonate ma improvvisamente risorte a nuova vita nelle mani di imprenditori non certo di Milazzo? Perchè siamo così amanti dei forestieri? Perchè siamo pronti a dare i nostri beni a chi viene da fuori? Perchè il milazzese non potrà essere mai padrone in casa propria? No, non sprecatevi in ricerche di motivazioni: direste che il milazzese è apatico, è abulico, è strafottente, è amante del forestiero. I fatti dimostrano che non è vero: il Circolo del Tennis e della Vela era in mano ai milazzesi, così come milazzese era il compianto avv. Sibilla, al quale fu scippato il Circolo Diana che ospitava eventi internazionali ed era, quello sì, un volano per il turismo e l’economia dell’intera provincia… Che ben vengano i forestieri, se portano benessere alla città di Milazzo. Ma una precisazione occorre fare: guai a farli diventare padroni assoluti di un bene pubblico… In attesa che il Magistrato disponga il dissequestro del Circolo del Tennis e della Vela, per dare la possibilità ai nuovi dirigenti di ripianare i debiti maturati nel corso di anni e che loro stessi si erano accollati, ci sentiamo solo di scrivere una frase dialettale, che mai è stata più azzeccata: Cu intra ti menti, fora ti caccia

E ci pare che a Milazzo, da qualche anno, sta succedendo proprio questo! Occhi aperti, dunque!  

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