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COPERTI DAI MANIFESTI DI CANDIDATI ALLE REGIONALI QUELLI DI RAFFAELE TRIMBOLI!

SUCCEDE ANCHE QUESTO, PURTROPPO, A MILAZZO! IL GIOVANE REGISTA, LA CUI OPERA “ANNA” ANDRA’ IN SCENA A PACE DEL MELA IL 27 OTTOBRE, aveva predisposto per la pubblicizzazione dell’evento che lo vede autore e regista, anche una campagna affidata alle affissioni murali. E dopo aver pagato regolarmente la tassa d’affissione, ha avuto la sgradita sorpresa di non trovare più i manifesti! Cosa è successo? Quel che succede, purtroppo, in una città priva di regole e di sanzioni per chi non si attiene al regolamento e alle leggi elettorali: candidati regionali, ambizioni personaggi in cerca di popolarità e di gloria, che mandano in giro i loro attacchini per coprire ogni spazio libero, al di fuori dagli spazi consentiti e messi a disposizione dal Comune. E chi ha pagato, per mettere i suoi, di manifesti, si vede penalizzato, e non può prendersela con nessuno, nè tanto meno richiedere di essere risarcito del danno! Una vera e propria piaga che lacera il tessuto cittadino durante la campagna elettorale. Il politico di turno che “ritrova” il proprio volto su tutti i muri della città attribuisce la colpa all’agenzia che ha gestito la sua campagna e quest’ultima invece da la colpa ai ragazzi della “militanza”. E così accade per tutti gli altri che in qualche modo si ritrovano ad infrangere le ordinanze e il decoro della città. Ed alcuni cartelli resistono alle intemperie e allo scorrere inesorabile del tempo e nessuno muove un dito per rimuoverli. Una legge del 1956 disciplina come debba avvenire la propaganda elettorale in occasione delle votazioni o dei referendum. Si stabilisce innanzitutto che l’affissione di stampati, giornali e di manifesti di propaganda, da parte di partiti o gruppi politici che partecipano alla competizione elettorale con liste di candidati può essere effettuata solo negli appositi spazi a ciò destinati in ogni Comune. Chiunque utilizza spazi diversi da quelli appositamente destinati a ciò commette reato. Meno cartacce in giro o sui muri darebbero ancora più dignità ad una città come la nostra. E’ una storia che si ripete a Milazzo e in altre realtà del comprensorio o della provincia! Decine, centinaia, migliaia di manifesti, unico lato positivo di una campagna elettorale che permette ai tipografi di lavorare e di incassare (ammesso che tutti paghino, e in questi casi il pagamento dovrebbe essere richiesto anticipatamente, onde evitare sgradite sorprese da parte di chi ha fatto un buco nell’acqua). Facce note o meno note di cui si parla, facce che non sempre sono amate dagli elettori, visto che molti ritornano sul “luogo del delitto” dopo cinque anni di assoluto immobilismo, o si presentano per la prima volta asserendo di rappresentare il nuovo che avanza… Basta e avanza quel che c’è stato prima! Tornando all’argomento che ci ha spinti a scrivere qualcosa su episodi sicuramente deprecabili, che meritano di essere perseguiti per dare un esempio che possa essere osservato, quanto meno in questa nostra Milazzo che si sta facendo la fama di città nella quale tutto è lecito, tutto è possibile, tutto resta impunito, veniamo al “danneggiato” da questi manifesti selvaggi, Raffaele TRIMBOLI, giovane regista milazzese. Raffaele, 21 anni, è un talento, per la sua giovanissima età, ricco di iniziative e artefice di tanti lavori che non sono passati inosservati. Qualche giorno fa ha ottenuto un graditissimo e meritato riconoscimento, il PREMIO TEATRO 71 per il 2017, come artista emergente in campo teatrale. Il 27 ottobre, venerdì sera, alle ore 21, sarà a Pace del Mela, all’Auditorium, dove presenterà un suo lavoro, con una compagnia di giovanissimi attori, ANNA. “Si tratta – ci dice Raffaele, autore anche del lavoro – di una commedia ispirata ad una storia vera. Anna è una donna che non ha mai smesso di sperare e credere nella bontà del prossimo. Nell’adattamento teatrale Anna è analfabeta ma ha una lungimiranza invidiabile ma tenuta in poco conto a causa appunto della sua stessa ignoranza. La vicenda farà ridere ed emozionare. La guerra inoltre non è rappresentata come qualcosa di molto lontano, ma tutt’altro: è lo spunto, il termine di paragone per l’Italia attuale, che oggi come allora è approfittatrice, spaventata dall’incertezza e non proprio a misura dei giovani“.

Con Raffaele Trimboli sul palcoscenico ci saranno anche Cristina Venuto, Danilo Di Pasquale, Giulia Andriolo, Lorenzo Cacace, Anna Giunta e Valeria Schepis. Per info e biglietti: 334 3198408. I costi sono alquanto contenuti: il biglietto intero è 10 €, il biglietto ridotto (under 25 e over 65), solo 7 €. Un invito a teatro non si rifiuta mai, specie quando ad esordire sono i giovani che, senza alcun dubbio, faranno parlare di sè, nei prossimi anni. 

 

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