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“DIARIO DI CLASSE DEGLI ANNI SESSANTA”, BORDELLISTI SI NASCE?

IL LIBRO, CHE SARA’ PRESENTATO LUNEDI’ 11 ALLE ORE 17, NELL’AULA MAGNA DELL’ITET “LEONARDO DA VINCI” DI MILAZZO, istituto che ha concesso il patrocinio all’iniziativa, RIPERCORRE LE DISAVVENTURE SCOLASTICHE ED EXTRASCOLASTICHE DI UN PERIODO storico che è stato caratterizzato dal boom economico, dalla contestazione giovanile, dall’influenza della musica anglosassone, dalle prime caute aperture sessuali, dalle feste in casa, dai tentativi di ribellione nei confronti dei genitori. Molti studenti ne hanno sentito parlare, ma i protagonisti delle storie divertentissime, al limite del grottesco, le hanno vissute in prima persona! “Diario di classe“, dice il titolo, con chiaro riferimento a quanto ha visto protagonisti gli alunni di quella classe del Liceo Ginnasio “G.B. Impallomeni”, dal IV fino al III liceo; ma non è detto che i lettori, di altri istituti o di anni precedenti o successivi non possano riconoscersi! Un DIARIO DI CLASSE DEGLI ANNI SESSANTA che è valido per tutti!

A questo avrà pensato Ennio Magliarditi, prossimo ai settant’anni (si può dire, vero Ennio?) quando ha rimesso in ordine, ricorrendo spesso al linguaggio trasgressivo e colorito, sempre in voga presso i ragazzi, ha ripercorso il suo cammino scolastico. Onesto e obiettivo, non ha nascosto nulla dei suoi meriti o demeriti: svela il suo soprannome, dandone una spiegazione abbastanza esauriente; descrive le lacune vistose in alcune materie, che obbligavano i genitori a mandare gli studenti a lezioni private (che puntualmente offrivano la possibilità di scoprire un ambiente diverso dalla scuola, e di memorizzare vizi e virtù dei professori di doposcuola…); racconta con dovizia di particolari episodi divertentissimi e esilaranti che accadevano in classe, chiamando di volta in volta in scena, facendo nome e cognome, i protagonisti di disavventure incredibili ma vere, spaziando dal bidello (che non era ancora personale non docente) all’insegnante di latino e greco, di matematica, di filosofia, di scienze, di religione; dei suoi compagni di classe (Lillo Napoli, Nino Grillo, Cesare Cammà, Tommaso Orioles, Paolo Oliva, Martino Aricò, Salvo Ocera, Stefano Ullo, Giovanni Mortelliti, Enza Perez, Marisa Picciolo, Giacomo D’Amico…). Passando in rassegna anche i professori di altri corsi, che non sono stati risparmiati nelle pagine del libro, e facendo rivivere gli avvenimenti fondamentali del periodo: il lancio nello spazio di Gagarin, la morte di Giovanni XXIII, l’assassinio di Kennedy…

Ennio Magliarditi oggi è un affermato odontoiatra. Nonostante l’anagrafe, non è mai cresciuto (come d’altra parte tanti degli studenti dell’Impallomeni), e questo è un pregio, per lui e per chi è rimasto come lui… Egli stesso si definisce “Personaggio estroverso ed anticonformista” (senti chi parla…) e “ostinato e convinto idealista” (mi trova d’accordo!), per cui per la presentazione del libro si avvale di suoi compagni di classe diventati negli anni insegnanti, per conferire un tono di serietà all’evento: Filippo Russo, Cettina Agliata, Meluccia Nastasi. Ma gli interventi della serata puntano anche su qualche “compagno di merenda“, non suo ovviamente, formatosi al Liceo in anni successivi: uno sono io, nella veste di editore di TERMINAL, l’altro è Carmelo D’Agostino, responsabile dell’Associazione Alunni del Liceo Impallomeni. Sarà il prof. Nicola Mento a deliziare i presenti con la proiezione di immagini dell’epoca: foto di classe, Milazzo com’era… insomma, tutto da scoprire. E alla fine, come nelle migliori occasioni, il rinfresco, offerto dall’autore… Ma solo alla fine! Vi aspettiamo puntuali… 

Santino Smedili

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