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DOVREMMO VOTARE CHI E’ COMPLICE DI QUESTO SCEMPIO?

LA DOMANDA GIUNGE A NOI DI TERMINAL, assieme a tante foto che denunciano situazioni aberranti! E secondo i nostri lettori, parecchi dei quali per la prima volta si sfogano con il giornale (che è, lo ripetiamo ancora, DI TUTTI VOI CITTADINI), noi dovremmo dare una risposta, un consiglio, un suggerimento? Di fronte a foto come queste (fra le tante- ripetiamo – che ci sono arrivate e che per pudore non pubblichiamo!) l’unica risposta che avremmo sarebbe quella di NON ANDARE NEMMENO A VOTARE, viste le premesse. Ma soprattutto VISTO CHE NESSUNO ama la sua città! Una situazione di imbarazzo per chi dimostra invece di amarla, e tanta rabbia per ciò che, ancora oggi, 22 agosto, non viene fatto per ridare ad essa la legalità!

ASSENTI TUTTE LE ISTITUZIONI che dovrebbero assicurarla, ognuno si sente libero di fare e di non fare, di violare le leggi e le norme più elementari del vivere civile. Una foto, fra le altre inviate, di un divieto di fare accedere in quello spazio, che è il tratto di pineta di via del Marinaio d’Italia, i cani! I cani non sanno leggere, e nemmeno i loro padroni che ormai sfidano impunemente anche chi fa notare l’esistenza!

Nessun divieto invece di parcheggiare sotto gli alberi, e con la calura estiva è meglio lasciare all’ombra le auto! Uscite quelle – ma probabilmente rimarranno se nessuno ha nulla da ridire – la sera le coppiette si lasciano andare a incontri ravvicinati di primo tipo, con una precauzione che non si chiama mascherina, ma PRESERVATIVO, lasciato come prova dell’avvenuto rapporto!

Mai eravamo giunti così in basso, abbiamo superato addirittura  Giulio Verne con le sue “Ventimila leghe sotto i mari”! Qui stiamo raggiungendo la parte opposta del globo terrestre!

Dal palazzo nessuna nuova, e secondo un vecchio detto, NESSUNA NUOVA, BUONE NUOVE, tanto ormai siamo imbattibili fra spazzatura appesa agli alberi o non raccolta, cassonetti maleodoranti, macchine parcheggiate al centro della carreggiata, tasso d’inquinamento alle stelle, un’altra domenica senza collegamenti con la stazione, erbacce che infestano strade e marciapiedi, e ci fermiamo qui!

Mancano i vigili: la solita musica, ma non si vive solo di vigili. Esiste un corpo di Polizia Municipale ed in un momento di emergenza come questo sarebbe stato opportuno programmare diversamente anche gli interventi di quei pochi che ci sono, e che non devono essere il capro espiatorio.

Ce l’abbiamo il capro espiatorio, signori che girate a noi la domanda! E anche voi sapete benissimo chi è.

No, non è il Sindaco, troppo facile mettere adesso lui alla gogna, dopo un processo sommario e una condanna che non ammette appello! Nessuno si sognerebbe di fare il difensore di una persona che i milazzesi vogliono condannare: noi potremmo provare a fare gli avvocati d’ufficio, e concedergli le attenuanti generiche, per cui la condanna sarebbe più mite. La sua colpa è stata quella di essersi fidato delle forze in campo, e ha sbagliato credendo SEMPLICE ciò che in effetti era banale! Ha sbagliato aggettivo, ha peccato di presunzione o di inesperienza, ma a sostenerlo c’era una corposa maggioranza diventata giorno dopo giorno minoranza! E adesso, dopo averlo lasciato solo, senza che abbia più alcuna forza di lottare, cerca di diventare nuovamente MAGGIORANZA, con questo o con quel candidato fuorchè con lui, che ha dichiarato di non volersi ricandidare! 

Ecco il capro espiatorio, ecco coloro che stanno in silenzio a guardare ed avallare la situazione di degrado! Ecco chi deve essere additato come responsabile del crollo verticale di qeusta città! Sono loro, ed è inutile rifarsi la verginità, lanciare proclami per incantare gli elettori distratti, o fare dichiarazioni che le colpe sono sempre degli altri e loro faranno meglio.

Sono ancora in carica? Benissimo, che utilizzino i mezzi a loro disposizione per mostrare il loro amore nei confronti di Milazzo. Da mesi sono in campagna elettorale, mentre la città piange e soffre, per l’inefficienza di una classe politica che definire mediocre equivale per loro ad un TRENTA E LODE! 

E’ vero che sono finiti i tempi dei Cartesio, dei Fogliani, dei Doddo, dei Ruvolo, dei Recupero, dei Morabito, dei Fulci, dei Nastasi, dei Nania, dei Pellegrino, dei La Rosa, dei Trimboli e di tanti altri. Non è più quella Milazzo, credeteci, e chi non l’ha conosciuta  non può nemmeno immaginarla. Ma saperla in mano a nuovi politici, che non fanno altro che umiliarla, degradarla, svilirla, penalizzarla, offenderla, violentarla, chedendo per l’ennesima volta la vostra collaborazione, il vostro appoggio, la vostra fiducia, che vi rende complici, li fa rivoltare nella tomba!

Meglio non votarli: non sono degni di essere definiti i continuatori della vecchia classe politica che questa città l’ha fatta grande! Ecco la nostra risposta, amici lettori… e se permettete… amici ELETTORI!

 

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