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GABINETTI PUBBLICI? NON ENTREREBBERO NEMMENO I PORCI!

cesso 2DA MESI FANNO “BELLA” MOSTRA ALCUNE FOTO SUI SOCIAL… E NESSUNO PRENDE LA DECISIONE PIU’ OPPORTUNA…

Una discussione ricorrente: a Milazzo mancano i cessi pubblici, e una città che vuole essere turistica non può farne a meno. E allora, dopo una lunga meditazione, qualcosa si è mosso, e i vecchi gabinetti pubblici, quelli della stradina che porta al tennis e Vela, a fianco della caserma dei Pompieri, vicino all’abbeveratoio dei colombi, sono stati risistemati. Stiamo parlando di una ventina di anni fa, quando il Sindaco Pino consentì ad un milazzese, che ne garantiva la pulizia in cambio dell’offerta simbolica di chi aveva necessità di cambiare “l’acqua”, di poter guadagnare qualcosa. Ma i cessi pubblici scatenarono appetiti: perchè dare da vivere ad un poveraccio quando esistono i bagni chimici? Sono quelli che fanno bella mostra anche nei cantieri: gli operai si appartano per fare i loro bisogni, mentre fuori scorre il traffico. Lo stesso vale per le feste padronali, il mercato settimanale, tutte le altre manifestazioni sportive, ricreative, musicali e chi più ne ha, più ne metta. Cessi, s’intende! Poi qualcosa è cambiato. E allora si decide che Milazzo, città turistica, debba avere i suoi CESSI PUBBLICI. Che diventano PRIVATI, perchè sono di proprietà COMUNALE e quindi il comune dovrebbe (ripeto, dovrebbe) tenerli nelle perfette condizioni di funzionalità, pulizia, decoro e decenza! Ma in questa città le cose semplici diventano DIFFICILI, per cui anche andare a far pipì è un problema. In primo luogo perchè si pensa di PISCIARE GRATIS, mentre in tutte le città del mondo si paga quanto meno per garantire la pulizia. In secondo luogo perchè, se ci dovesse essere qualcuno, a costui si contesta il fatto che sia stato scelto, anche se volontario, al posto di un altro. E per terzo, proprio perchè VOLONTARIO, il fatto che costui deve provvedere a pulirle GRATUITAMENTE le sporcizie degli altri. Che, dalle foto pubblicate su internet, che non rendono merito alla città, saranno veramente messi male se utilizzano servizi igienici che di IGIENICO hanno ben poco, anzi NULLA! Le foto sono ripugnanti: e non penso che sia il caso di sollecitare a pulire quei luridumi, ricorrendo alle signore che effettuano la pulizia dei locali comunali. Intanto perchè quelle signore non sono schiave di nessuno, effettuano un lavoro onesto anche se scarsamente retribuito, e non possono essere mortificate chiedendo o imponendo, cosa ancora peggiore, di eliminare (qualora fosse possibile) quelle sporcizie che esistono da mesi e mesi. Ma la cosa che mi opprime, e mi fa capire che ogni lotta che facciamo tramite questo giornale è vana, è la consapevolezza che in una città civile possano esistere persone che abbiano ridotto a porcili quei due bagni. Che non possiamo più ritenere pubblici, ma PRIVATI! E chi li vuole, che se li tenga ben stretti! Certo, per una città come Milazzo non sono il top! E farebbe bene il comune (non cominciamo con lo scaricabarile, da un settore all’altro, da un assessorato all’altro…) a provvedere alla loro sanificazione (acido muriatico, o altri materiali disinfettanti e detergenti), fino alla sostituzione dei sanitari; maschera antigas, scafandro da palombaro e ogni altro indumento che eviti il contagio… Insomma, se proprio lo volete sapere, quei cessi sono proprio CESSI! E da TERMINAL urliamo forte il nostro disprezzo nei confronti di chi consente che siano visibili a chi ci vive, in questa città. O a chi in questa città viene per una semplice visita! E scattando delle foto, permetta di mostrare a tutto il mondo che siamo messi proprio male! Signori, forse domani è tardi…. ma vi preghiamo di chiuderli. Ne va della dignità di una città. Anche dei politici che la amministrano…. E non mi pare che possiamo andarne fieri, o che i politici possano avere degli alibi!

 

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