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INCIDENTE SULL’ASSE VIARIO: ECCO DI CHI E’ LA COLPA!

QUAL E’ LA VERA CAUSA DELL’ULTIMO INCIDENTE DI IERI, CHE HA VISTO un’autovettura adagiarsi su una fiancata, sull’asse viario? Sto pensando alla discussione che si è sviluppata, assumendo toni accaniti, a seguito della pubblicazione dell’articolo in cui si parla proprio di quell’incidente, AUTONOMO, accaduto sull’asse viario. Su Facebook, social che ha amplificato la nostra pubblicazione, ho voluto contare i favorevoli e i contrari alla teoria delle sostanze oleose che vengono rispedite a terra dalla pioggia. Potrebbero essere le stesse particelle che si depositano sulle lenzuola stese (ricordo che qualche anno fa per accertare la presenza di smog nel centro urbano ci fu un’iniziativa che vide apparire sui balconi di Milazzo decine di lenzuola bianche, diventate nere dopo una sola settimana), sui panni messi ad asciugare, sulle foglie degli ortaggi, sulla frutta che viene trattata energicamente con sostanze detergenti che la restituiscono linda e lucida, pronta per essere ingoiata da noi comuni mortali! Qualcuno, nei commenti di consenso, si è espresso contro la Raffineria (ma noi abbiamo parlato di INDUSTRIA), accomunando anche malattie e morti alla sua presenza. L’argomento è stato affrontato più volte, le cause delle malattie e delle morti per tumore possono essere addebitate a diversi fattori, a elementi diversi. Ma andiamo avanti: ci sono tantissimi favorevoli alla teoria delle particelle oleose, che non si esprimono più di tanto: un semplice MI PIACE, ed il gioco è fatto. I contrari partono lancia in resta ed attaccano a testa bassa. Fendono colpi a destra e a manca, ci accusano di essere ignoranti, accusano anche chi si è permesso di condividere la teoria, e meno male che non siamo stati trascinati, assieme a questi, davanti al tribunale dell’inquisizione: una catasta di legna sotto i piedi non ce l’avrebbe tolta nessuno! A nessuno di costoro, irremovibili, è però passato per la testa di invitare la redazione (colpevole di avere osato…) a raccogliere l’acqua piovana ed analizzarla. Sarebbe stato un modo per avere delle prove attendibili e… chissà, anche una serie di conferenze in cui discutere della quantità di sostanze che non si sciolgono, della direzione dei venti, dei punti di formazione delle pozzanghere; magari per accertare anche i residui di sabbia che lo stesso asfalto rilascia, una volta deteriorato, e che non gioca a favore della perfetta aderenza degli pneumatici (che se sono consumati agevolano il fenomeno dell’aquaplaning). Eppure era scritto nell’articolo, bastava solo chiederlo!  Insomma, fra favorevoli (tantissimi) e contrari (una sparuta minoranza che ci ha indottrinato con argomentazioni scientifiche ma si è lasciata andare ad offese nei confronti di persone che non conoscono, e che non dovrebbero permettersi di giudicare), a nessuno è venuto in mente che TERMINAL ogni tanto si ricorda di essere UN GIORNALE SATIRICO.

Chi non ci conosce, ci prende spesso sul serio, e magari si incazza tremendamente, uscendo fuori dai gangheri e sbagliando nei commenti, spesso offensivi (ma noi stiamo al gioco…).

Chi sa che ricorriamo all’ironia, approva incondizionatamente, con un semplice MI PIACE, o non si espone, evitando commenti: lo sa, e basta! Qualcuno ieri lo ha capito che si trattava di un pezzo satirico, quando nella discussione abbiamo tirato fuori la causa degli incidenti dietro il Mulino Lo Presti: il Triangolo delle Bermude! Ed è stato al gioco! Unico commento, fatto da chi ci conosce, “Ecco, un’altra cazzata! Non hanno nulla da fare, e inventano qualcosa …!“. Sono in tanti gli amici che sorridono e vivono beati.

Quelli che invece non ci conoscono, scoprono loro malgrado che a noi ogni tanto piace scherzare. E magari, alla fine, si mettono a ridere, probabilmente tornando a rileggerci… e attendono il prossimo pezzo satirico, ma senza scoprirsi più di tanto. Come si suol dire, ‘na vota si futti a vecchia! 

Poi ci siamo noi, artefici di scherzi a volte irripetibili, ma in fin dei conti innocui, con cui usciamo spesso fuori dal seminato! Per noi è normale tornare alle origini di TERMINAL, nato come giornale satirico… A proposito, giorno 5 novembre TERMINAL festeggia NOVE anni. Proprio il 5 novembre, giorno in cui si dovrà eleggere il nuovo parlamento regionale. C’è da sperare che i nuovi eletti non ci prendano come esempio, in fatto di satira, di ironia, di scherzi; e facciano sul serio! A chi si aspetta la megafesta, con tanto di buffet e di brindisi, meglio rinviare ad altra occasione: fra tanti candidati che festeggeranno, non vorremmo che qualcuno pensi che il buffet sia offerto dal politico di turno, prima di conoscere il risultato… e magari poi sarà TROMBATO! 

Santino Smedili – Direttore editoriale ed editore

Commenti

1 Commento

  1. Il dubbio mi assale e preferisco vivere bene che di privazioni

    …E un po’ per celia, a proposito di lenzuola stese per una settimana, vorrei proprio conoscere quelle ‘nzivate che lasciano la biancheria stesa per tanto tempo, per il puro, sadico piacere di ritirarla più sudicia di come l’aveva stesa, dopo aver sprecato quella tanto vituperata energia elettrica, la cui produzione genera cotanto inquinamento e polveri più o meno sottili
    ,contribuendo alla catastrofe ecologica mondiale. Fermo restando che anche respirando si crea inquinamento, mi chiedo come mai fino a qualche decennio fa, senza le mostruose fabbriche e scannandosi di lavoro manuale nei campi, la vita media umana era di soli 35 anni, e come mai oggi, con tutto l’inquinamento industriale, agricolo, acquifero e aereo, la vita dell’uomo può raggiungere anche 110 anni, vedi la signora MILAZZESE di qualche articolo fa, che stando alle statistiche di tutti i detrattori e Cassandre del malaugurio, proprio a Milazzo (città disastrata dall’inquinamento, a detta di qualcuno), ancora respira autonomamente, circondata dai suoi affetti più cari e riposata tra fresche lenzuola magari abbellite da antichi e preziosi ricami che lei stessa avrà prodotto? Sarà che qualcuno ci marcia? P.S. anche se stendessero quelle famose lenzuola sull’Everest, dopo una settimana hai voglia a ritirarle fetenti!

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