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La scuola di TONO, ossia “Quandu un pilu diventa un travu”…

SECCA REPLICA DEL SINDACO AD UNA NOTIZIA PRIVA DI FONDAMENTO, PUBBLICATA SUI SOCIAL

Prot._n. 394  del 24/9/2019

COMUNICATO STAMPA

La mancanza di luce alla scuola del Tono e la polemica social

 Questa mattina sui social è stata diffusa la notizia che alla scuola elementare del Tono era stata so-spesa la fornitura di energia elettrica e quindi gli alunni erano al buio in quanto il Comune non aveva pagato la bolletta.
Una notizia assolutamente priva di fondamento in quanto l’assenza di luce era stata determinata solo da un…interruttore staccato. Gli uffici comunali sono stati informati dai rappresentanti della scuola e nel giro di poco tempo la situazione è tornata alla normalità.
Resta però il fatto della polemica gratuita.
“C’è qualcosa di profondamente malato nella nostra comunità – ha dichiarato il sindaco Giovanni Formica -. I social diventano uno strumento sempre più violento attraverso il quale si raccontano menzogne che compromettono il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini. Il Comune ha mille difficoltà e questo è noto, ma non serve a nessuno raccontarle più gravi di quello che sono. Fa specie che mentre tutti sono pronti a postare una foto o un commento gratuito, a nessuno sia passato per testa di vedere se il contatore era staccato. Ciò che ciascuno di noi fa normalmente a casa propria diventa un affare di stato se riguarda il comune.
Ultimamente – prosegue il primo cittadino – addirittura non pervengono più neppure segnalazioni. Chi ha qualcosa da lamentare, pubblica una fotografia su Facebook senza comunicare nulla al Comune. Il risultato è che ci sono cose sulle quali si potrebbe intervenire immediatamente che scopriamo anche a distanza di giorni quando per avventura qualcuno si imbatte nel post o in qualche stupido commento. Di recente persino alcuni consiglieri comunali hanno imboccato questa strada nell’illusione che sia un modo per recuperare consensi personali. Spero che i milazzesi, almeno quelli con senso civico e serietà, prendano spunto da questa riflessione e, fermo restando il diritto di criticare con ogni mezzo, quantomeno ricordino che per potere risolvere un problema, quale che sia, il primo passo è sapere che quel problema esiste”. 

                                                                                                  L’ufficio  Stampa

Commenti

1 Commento

  1. Qualcuno potrebbe leggere tra le righe un messaggio di speranza; messaggio che precipita nell’inferno dell’assurdo quando si parla “della mancanza di segnalazioni”…in caso di problemi o carenze nel servizio comunale. Probabilmente il sindaco della città (dal gruppo mi tolgo non avendolo votato e, con il senno di poi, a ragione), non ha mai provato, in forma “anonima per testare”, il servizio di assistenza comunale e le risposte, spesso fantasiose o miranti al futuro (dovrà attendere il rientro dell’addetto e la richiameremo..!), per capire che il gioco delle tre carte legato al servizio del comune alla città, è ormai visto come una barzelletta di stile berlusconiano (non fanno ridere), piuttosto che ad un vero esempio di assistenza civica istituzionale. Posso capire che, ormai è prassi, una volta che si è appurato come perdente un carro politico, molti votanti anonimi, decidano di rivoltarsi contro quello che avevano portato sullo scranno più alto del comune, con comportamenti “terroristici” o di opposizione passiva, ma non avere un minimo di senso autocritico, è una pecca che un rappresentante politico ed amministrativo, dovrebbe avere senza problemi. Invece è sempre colpa degli altri…sempre una carenza o una mancanza di collaborazione. Con questa nenia abbiamo visto scorrere anni, un decennio almeno, passando da un sindaco all’altro, che si accomunavano dalla stessa capacità, bassa, di amministrare. Comune commissariato, si, no, forse! Soldi che ci sono, si no forse. Tasse e servizi che si staccano dal cammino parallelo (sistema virtuoso), per allontanarsi verso traguardi opposti: le tasse salivano, i servizi, precipitavano. Per non parlare dell’incapacità di comunicare che, nel 2020 quasi, dovrebbe essere il sistema principale per aggiornare la popolazione sullo stato dell’arte della città. Ma visti i risultati scarsissimi, questa carenza, èla meno importante. Che tutto sia uno schifo è visibilissimo. Sia che si viva a Milazzo, sia che ci si arrivi, per scappare almeno loro, da turisti. Avanti così…non ammettiamo le colpe, hai visto mai che un nuovo soggetto politico non ricicli personaggi che han dato prova di non essere all’altezza, e per questo ricandidabili. p.s. il problema è che molti (amici, parenti o “complici”), saranno sempre disponibili a “reiterare il peccato”! Saluti

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