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LETTERA A CROCETTA: MILAZZO E’ STATA SEMPRE ALLAGATA!

CROCETTA

A SCRIVERLA IL DOTT. EDOARDO MACRI’, RESPONSABILE DEL COMITATO CITTADINO CONTRO GLI ALLAGAMENTI, E SOLLECITA IL RISCONTRO DI DUE LETTERE ALLE QUALI NON E’ STATA DATA MAI RISPOSTA!

 

COMITATO CITTADINO CONTRO GLI ALLAGAMENTI DELLA CITTA’ DI MILAZZO – Via Risorgimento, 27 – C/o dr. Edoardo Macrì -–tel.090-9281628    

Gentili Signori della stampa,    

in occasione dell’esondazione del torrente Mela e dei danni che questa disgrazia ha causato nel territorio di Milazzo, il presidente della nostra Regione Crocetta ha espresso la sua vicinanza ai milazzesi, mentre l’assessore al territorio ed ambiente, in carica, Croce, addirittura si è fatto vedere. Ma anche il V/presidente Maria Lo Bello, già titolare di quest’assessorato, ha manifestato verbalmente qualcosa del genere ai nostri concittadini danneggiati da tal evento. Noi del comitato contro gli allagamenti della Città di Milazzo, li abbiamo ringraziati per la loro attenzione verso questi nostri concittadini, anche se assolutamente non lo meritavano. L’evento è stato, infatti, causato, per noi, anche e soprattutto dalla loro indifferenza verso problematiche del genere. Ma a parte queste esondazioni ricorrenti è pure loro noto che la Piana e la Città di Milazzo sono soggette alle alluvioni, che sono un male endemico del nostro territorio. Un male però che si potrebbe curare con gli opportuni finanziamenti regionali. I progetti del nostro Comune in questo senso non mancano e nemmeno le sue richieste di fondi, solo che colà, all’Assessorato Territorio ed Ambiente, nessuno pare li voglia attenzionare. Mentre 3,5 miliardi, stanziati dall’Unione Europea, proprio per questi lavori, stanno per essere cancellati, con l’aggiunta di sanzioni verso l’Italia al riguardo. Torpore assoluto dei funzionari della nostra Regione, che poi vengono anche a far finta di piangere, a fattaccio avvenuto. Ora, visto che ci sono i progetti delle opere da realizzare per la messa in sicurezza idrica ed idrogeologica del nostro territorio, visto anche che l’Unione Europea è pronta a sovvenzionarci, pensiamo che ognuno di noi debba operare, darsi da fare, per far sbloccare le pratiche del nostro Comune dal binario morto in cui pare siano state riposte. Noi lo abbiamo fatto con la comunicazione che segue, comunicazione che abbiamo anche notificato al Sindaco Formica ed all’Assessore Lavori Pubblici Francesco Italiano, per un rincalzo in proprio. Qualcosa del genere sarà particolarmente gradita anche da parte della Stampa, con la speranza che tutti assieme si possa sbloccare la situazione e finalmente sgravare la Città di Milazzo da questo brutto male.       

Ecco copia della lettera inviata alla Regione Sicilia

“Questo Comitato nel ringraziare il Signor Presidente della Regione Onorevole Crocetta ed il Signor Assessore Territorio ed Ambiente, per la vicinanza dimostrata in occasione della recente alluvione occorsa alla nostra Città di Milazzo, si permette di  osservare alle stesse SS.VV.II. che la Città in questione è sempre oggetto di allagamenti e non solo quando esondano i due torrenti che la delimitano (Mela e Floropotema/Corriolo). Lo è per l’insufficienza di tutto il sistema di drenaggio delle acque piovane, peggiorato ancor più dal passaggio dell’autostrada e del nuovo percorso ferroviario. Si può dire che, purtroppo, gli unici lavori importanti fatti in questo settore risalgono all’epoca dei Borboni. Ed è per questo che il nostro Comune ha cercato di migliorare la situazione, chiedendo a codesta Onorevole Regione dei fondi. Li ha chiesti con le note prot. nr. 2012/45972 del 25/10/2012 e prot. 457 del 14 settembre 2012, entrambe dirette all’Assessorato Territorio ed Ambiente,  accompagnate da progetti di massima. La prima nota riflettente la messa in sicurezza idrica e idro-geologica di tutta la Piana di Milazzo. La seconda invece riflettente la messa in sicurezza della Contrada Feliciata, per dei lavori, di somma urgenza, di appena 180 mila euro. Dal 2012, nessuna notizia in merito, mentre la nostra gente è costretta a chiudersi in casa, ogni volta che il cielo diventa appena nero.
Ciò premesso, questo Comitato prega le alte autorità/personalità d’indirizzo di voler riesumare urgentemente tali pratiche ed inserirle, con altrettanta urgenza, in uno dei fondi statali o comunitari, in modo che il nostro Comune possa avere al più presto i fondi per iniziare, nel più breve tempo possibile, i lavori necessari per sollevare parte della nostra popolazione da questa continua calamità.

Si gradirebbe una risposta.

                                              il Presidente del Comitato dr. Edoardo Macrì”

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