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LETTERA APERTA AI CANDIDATI DA ZEROWASTE

RICHIESTE PER UNA POLITICA AMBIENTALE NELLA LETTERA FIRMATA DA ELENA CARAGLIANO (nella foto) E ALDO LENZO 

Gentilissimi,

Ultimi giorni questi per tutti Voi Candidati per aggiustare il tiro della campagna elettorale, essere convincenti efficaci e persuasivi, nei confronti di un elettorato sempre meno entusiasta e fiducioso nel cambiamento a Milazzo. Ultimi giorni quindi anche per i cittadini, per meditare e scegliere con attenzione e senso civico la persona che più li garantisca e rassicuri su questo obiettivi: efficienza dei servizi, prospettiva di futuro, sviluppo e quindi occupabilità specie giovanile.

Anche la nostra Associazione, ZeroWaste circolo di Milazzo, vuole essere al Vostro fianco nella ricerca delle modalità più opportune per trasformare le promesse in Atti concreti, sul come migliorare la vivibiltà della Città, la nostra Casa Comune, che fa da sfondo e sostegno quotidiano alle attività e alla salute dei Milazzesi.

Perchè è dall’esistente che i nuovi sindaci partiranno, con la consapevolezza che i problemi locali si risolvono facendo squadra e sollecitando con energia  i partner politici corresponsabili e che non decidono o che fino ad ora non hanno deciso, e non risolvono i problemi.

Sul piano ambientale Milazzo è una cittadella sotto assedio, e non basta, crediamo, per un buon amministratore, un pareggio di bilancio ottenuto col pressing sui cittadini, per definire buono un governo; specie se i contribuenti non sono stati ripagati con una migliore vivibilità e con il raggiungimento di standard qualitativi europei.

Tra i problemi ambientali insoluti e che anzi non sono stati nemmeno scalfiti , la difficile convivenza sul territorio con la Raffineria di Milazzo, che ha visto pericolosi ondeggiamenti da parte delle Amministrazioni locale e regionale, per poi concludersi con un nulla di fatto per il miglioramento delle condizioni ambientali del nostro territorio; il riesame dell’AIA attualmente in corso darà alla nuova Amministrazione l’opportunità di esprimere prescrizioni che riducano sensibilmente  rischi per la salute pubblica.

Non meno ingombrante, l’annosa emergenza Rifiuti, a partire da quelli sepolti sulle nostre coste e un po’ dappertutto, a quelli che vengono ancora smaltiti con grande difficoltà con il vetusto sistema discarica-trasporto su gomma, non più sostenibile per l’invasività del servizio e per la grave compromissione dell’ambiente che fin qui ne è derivato: discariche stracolme, vere bombe ecologiche, rifiuti respinti al mittente, tariffe alle stelle: l’anticamera dell’ingovernabilità del servizio.

Questa la nostra proposta:

– a –  Raccolta differenziata porta a porta spinta, con premialità sulla tariffa per i comportamenti virtuosi identificabili con chip personalizzati per ogni utenza.

Per dare davvero un segno di cambiamento e di apertura alla partecipazione da parte dei cittadini e recuperare sul gap accumulato, si dovrebbero urgentemente attivare a nostro avviso le forme di democrazia partecipata che sono state fin qui così mortificate, ma che consentono l’attivismo della comunità :

– b – Consulta Comunale per l’Ambiente in rappresentanza delle istituzioni ambientali e degli Enti e/o Associazioni ecologiste, ambientaliste, animaliste, e tecnico-professionali ambientali, nonché comitati di cittadini stabilmente costituiti a tutela di interessi diffusi di rilevanza ambientale, operanti nel territorio del Comune di Milazzo. La Consulta dovrà svolgere funzioni consultive e di orientamento rispetto all’attività dell’Amministrazione Comunale in tema di tutela Ambientale. Dovrebbero costituire compiti specifici della Consulta:

essere luogo di confronto e collaborazione tra Associazioni, Enti, gruppi e cittadini per sviluppare la capacità di comprendere i valori dell’ambiente come bene comune, anche mediante la discussione dei programmi di intervento sulla natura, sul territorio e sul patrimonio, di studio ed osservazione; a tal fine la Consulta potrà predisporre relazioni su progetti, iniziative, programmi e problematiche di carattere ambientale, che siano trattate dall’amministrazione comunale o sottoposte all’esame ed attenzione della stessa, e proposte operative intese a sollecitare il Comune ad adottare atti o iniziative o interventi su problemi ambientali, o ad invitare il Comune a stanziare appositi fondi nel bilancio preventivo annuale o nel piano pluriennale degli investimenti; promuovere la reale partecipazione della cittadinanza al governo dell’ambiente, organizzando incontri, dibattiti, convegni; segnalare problemi ed emergenze ambientali;

istituire Gruppi di lavoro (Tavoli tematici) su questioni di particolare rilevanza ambientale.

– c – Osservatorio Comunale Rifiuti .

L’Osservatorio Comunale Rifiuti, sarà il soggetto principalmente impegnato nella verifica della programmazione, organizzazione e gestione della raccolta differenziata

L’Osservatorio dovrebbe essere composto dai seguenti membri scelti dalla Giunta Comunale:

Sindaco, o Assessore delegato; da soggetti di comprovata esperienza scientifica nominati dalla Giunta ed esterni all’Amministrazione comunale; un esperto indicato dal Gestore del servizio di raccolta rifiuti.

L’Osservatorio avrà il compito di “monitorare continuamente il percorso verso il raggiungimento delle percentuali prefissate come obiettivo, indicando le criticità e le possibili soluzioni al fine di rendere il suddetto percorso verificabile, partecipato e costantemente in grado di aggiornarsi, alla luce dell’evolversi del quadro normativo di riferimento regionale, nazionale ed internazionale”, e avrà i seguenti compiti:

Monitorare la produzione dei rifiuti e la gestione dei flussi, l’andamento della raccolta, del recupero e smaltimento delle varie tipologie di rifiuti, i costi relativi, attraverso l’acquisizione, l’elaborazione e la pubblicazione dei dati relativi alla produzione qualitativa e quantitativa dei rifiuti urbani, risultati delle raccolte differenziate, modalità organizzative dei servizi, costi, destino dei materiali;

l’analisi tecnico-economica delle iniziative in atto sul territorio e la valutazione finale degli obiettivi prefissati;

Organizzare attività di sensibilizzazione, informazione, formazione, consulenza tecnica sulle problematiche relative alla prevenzione e gestione dei rifiuti urbani, rivolta alle aziende artigiane, commerciali, industriali, agricole e ai cittadini (organizzazione di incontri tematici, invio di comunicazioni informative periodiche, stampa di pubblicazioni divulgative, iniziative varie);

promuovere iniziative di riduzione, raccolta differenziata e recupero dei rifiuti;

monitorare in continuo il percorso verso la riduzione ottimale dei Rifiuti, indicando criticità e soluzioni per rendere il suddetto percorso verificabile, partecipato, e costantemente in grado di aggiornarsi anche alla luce dell’evolversi del quadro nazionale e internazionale;

pubblicare un Rapporto periodico sulla gestione dei rifiuti, con elaborazioni periodiche e tabelle dei dati;

informare i cittadini e le imprese sulle norme che regolano la gestione dei rifiuti, sul regolamento comunale gestioni rifiuti sul regolamento Tari e sulle iniziative e campagne di sensibilizzazione.

Anche se sono evidenti e rimbalzano sulla stampa locale la gravità dell’inquinamento globale e l’inadeguatezza delle misure volte alla protezione della salute dei cittadini, il nostro specifico intervento nel dibattito sul “chi farà cosa” si rivolge quindi all’ultimo anello della catena del benessere dei cittadini, quello da cui invece parte il buon governo della città, la Raccolta differenziata. Che è il primo passo di un percorso virtuoso che non si è ancora intrapreso correttamente, e che darebbe senso ad una volontà di ordine, pulizia, riconquista della dignità di un territorio. C’è ancora inoltre tanto da dire, e lo diremo, sugli OBIETTIVI STRATEGICI di un NUOVO PORTA A PORTA.

Ma la raccolta differenziata non ha senso, se a recuperare i materiali non ci sono le strutture giuste, le piattaforme di smistamento, gli impianti di compostaggio pronti ad accogliere e trasformare l’umido, le piccole aziende che utilizzano e riciclano i materiali, come la plastica il vetro il cartone, ma soprattutto se la raccolta non viene fatta a dovere.  Crediamo che i cittadini abbiano maturato una certa sensibilità, se non abitudine, a differenziare; che ci sia una sovrabbondanza di umido, è logico in una cittadina ancora in gran parte a trazione agricola e vivaistica come la nostra, che vanta anche un ottimo utilizzo della dieta mediterranea.

Ci vuole dunque la volontà politica di spingere su tutti i livelli per recuperare la funzionalità della filiera, partendo dal basso, la RD, Raccolta Differenziata domiciliare a tariffazione puntuale. Svolta in house, per specializzare gli addetti e non disperdere le competenze E’ tempo davvero di cambiare registro, noi siamo disponibili.  Distinti Saluti e che vinca il Migliore.

                                 Per ZeroWaste Milazzo                                                                                                                               Elena Caragliano – Aldo Lenzo                                                    

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