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MILAZZO, 10 APRILE 2022, CI LASCIAVA ERNESTO DALL’OGLIO

Il 10 aprile 2022 era domenica. Eravamo in tanti sul piazzale davanti al Santuario di San Francesco, in attesa del sacerdote per la tradizionale benedizione delle palme e dei ramoscelli di ulivo.

Ad un tratto, una notizia ha suscitato sconforto, incredulità, emozioni, dolore. ERNESTO DALL’OGLIO ci aveva lasciati! 

Ernesto Dall’Oglio, uno dei ragazzi più amati nella nostra città, nel mondo dello sport, nella società che lo aveva adottato giovanissimo, nella metà degli anni 70, quando arrivò a Milazzo con la sua famiglia. Papà Maurizio, capocantiere della Petrochemical, una delle ditte storiche dell’indotto della Raffineria, dopo il pensionamento rimase a Milazzo, dove i suoi figli nel frattempo erano cresciuti, avevano le loro amicizie, si erano formati una famiglia. Ernesto, uno dei quattro figli di “capo” Dall’Oglio e della signora Luciana, aveva poco meno di quattordici anni quando arrivò: Federica un anno in più, Franchino e Cristian erano più piccoli… non sarebbe stato difficile per loro inserirsi nella nuova città, trovare amici, essere amati e rispettati. Non avrebbero mai pensato, allora, ragazzi, che quella città avrebbe pianto alla triste, terribile notizia! Ecco cosa scrisse un suo amico, Ercole Bravi:

– Ernesto lo conoscevo da una vita; una vita fatta di incontri veloci, di chiacchiere e risate. Momenti nei quali ci scambiavamo ricordi, sempre più lontani, e speranze o progetti per il futuro. Era facile riconoscerlo, da lontano, lontanissimo; e se lui ti riconosceva, illuminava tutto con quel sorriso che era uno dei suoi personalissimi segnali di benvenuto. Aveva la capacità di ascoltarti e di raccontarti, gli bastava solo un po’ di confidenza e qualche argomento in comune, e con lui ne ho sempre trovati tantissimi. Amava la sua vita ed era sempre con la testa proiettata a cose da fare, avendo però, fortunatamente, acquisito una tranquilla serenità che la vita a volte riesce a regalarti. Milazzo ha perso un altro pezzo della sua “gioventù” che vivevano le strade negli anni ’80. E domandarsi come mai, oltre che perché, comincia a diventare un mantra. Sarà dura arrivare a casa e non incrociarti, per sbaglio o perché ci eravamo dati appuntamento. La lista di amici, amiche o parenti che mano a mano ci stanno lasciando, diventa sempre più corposa. Segno del tempo che passa, lo ammetto, ma spesso è figlia di improvvisi “scherzi” che, malgrado i miei quasi sessanta anni, non riesco ancora ad accettare. Addio amico mio, riposa in pace. Un forte abbraccio alla famiglia.

Oggi, 10 aprile 2023, siamo ancora in clima pasquale, come un anno fa; come dimenticare la notizia terribile della partenza di Ernesto, proprio un anno fa? Sapevo che avrei dovuto scrivere qualcosa, man mano che si avvicinava la data del triste anniversario: ci ho pensato nei giorni scorsi; ci ho pensato anche ieri, giorno di Pasqua, per tutta la giornata. Quanto ho scritto vuole essere una testimonianza di affetto nei confronti di quel ragazzo andato via all’improvviso, della sua famiglia, di Maria e dei suoi figli. Vuole essere un segno di stima nei confronti di “capo” Dall’Oglio, che accettò di fare da testimone alle mie nozze. Vuole essere un messaggio per quanti leggeranno, affinchè ricordino Ernesto, ragazzo buono e sorridente, amico di tutti, esempio per chi vuole fare sport in questa città.

 

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