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MILAZZO, aggrediti i vigli urbani. Ma di chi è la colpa?

QUEL CHE NON DOVEVA SUCCEDERE, ALLA FINE E’ SUCCESSO!

Abbiamo voluto ricorrere a quel titolo, con un interrogativo inquietante! DI CHI E’ LA COLPA? Non pretendiamo di processare, senza conoscere i fatti, gli aggressori o gli aggrediti: sapete benissimo che la domanda è mirata a fare un esame obiettivo di una situazione che si è andata deteriorando nel tempo. Non sta a noi giudicare nemmeno il Corpo di Polizia Municipale, fiore all’occhiello, un tempo, della città. Possiamo solo affermare che nel corso degli anni sono stati persi di vista gli obiettivi fondamentali che un Comando deve avere, in primo luogo il rispetto per una divisa da parte di chi, giorno dopo giorno, ha fatto leva sull’ineducazione, sull’arroganza, sulla prepotenza, sulla certezza che comunque l’avrebbe fatta franca se avesse utilizzato mezzi e comportamenti che in altri tempi sarebbero stati decisamente repressi. Senza se e senza ma, senza protezione e senza santi in paradiso, e chi scrive lo sa bene.

Chi scrive ha concordato questo pezzo con vecchi colleghi, ormai fuori dal Comando Vigili, ma comunque sempre attenti a ciò che avviene nella nostra Milazzo, e sempre disponibili e fornire suggerimenti che mai vengono ascoltati.

Quando viene a mancare il rispetto nei confronti di chi indossa una divisa si arriva anche questo: l’insulto. Dall’insulto all’aggressione il passo è breve, specialmente se certe decisioni sulla viabilità vengono ritenute esagerate, se determinati verbali vengono elevati una tantum, se le macchine in sosta vengono rimosse solo in occasione di particolari eventi, se si acquista la consapevolezza di poter fare e disfare a proprio piacimento, senza alcun rispetto per la legge. Meglio ancora se il vigile è lasciato solo, e mandato in una zona bollente, senza alcuna tutela se non quella di una divisa che troppo spesso è stata calpestata dai trasgressori, e proprio ieri abbiamo pubblicato le foto di ciò che accade in centro non certo per la mancanza di controllo da parte delle Forze dell’ordine, ma per la sicurezza dei trasgressori di farla franca e di far prevalere arroganza e presunzione! Siamo alla fine del mandato del Sindaco e della sua amministrazione. Questa ciliegina sulla torta ci mancava. Non chiediamo a lui di dichiarare lo stato d’assedio, di condurre una lotta senza quartiere contro l’illegalità. Lo avremmo fatto, anzi ci sarebbe stato chiesto in altri tempi. A noi di un’altra generazione, di un altro Comando Vigili, di un’amministrazione diversa.

Magari non ci sarebbe stato chiesto allora, in quegli anni, perchè non ci risulta che in passato, diciamo pure ai nostri tempi, si fossero verificati questi fatti incresciosi, e le intolleranze venivano subito represse, contrastate, punite severamente. Non dite che i tempi sono cambiati, che sulla strada si è indisciplinati. Non dite che gli automobilisti oggi sono maleducati, che gli avventori dei bar che lasciano la macchina in divieto sono criminali, delinquenti, ubriaconi. Non pensatelo nemmeno: offendereste loro e la nostra intelligenza. Diciamo piuttosto che loro sono sempre utenti della strada, capaci di reagire magari con invettive, di offendere o di superare determinati limiti. Ma spesso ci vuole poco a far precipitare gli eventi, se non si comprendono le rimostranze, giuste o sbagliate che siano.

Da stasera si cambia registro, al Tono come sul Lungomare: magari schierando l’esercito! Era questo che si voleva? Speriamo di no. Speriamo che a prevalere sia il buon senso, assieme alla legalità. Con l’applicazione di tutte le norme che regolano il Codice della Strada ed i comportamenti degli utenti. Senza se e senza ma. Perchè una pur lieve tolleranza scatena le contestazioni.

Ai Vigili coinvolti nello spiacevole episodio va la nostra solidarietà… serve a poco, ma di più non possiamo fare: lo dico a nome di chi, con me, ha preparato questo articolo! 

PS – La foto riproduce i Vigili Urbani in occasione della Festa del Corpo, nel 1989. 

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