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MILAZZO, CARNEVALE SUL WEB!

“A Carnevale ogni scherzo vale”. Anche il Carnevale del 2021, inno all’assembramento per definizione, per i milazzesi avrà un sapore diverso dal solito.

Non è uno scherzo! Purtroppo la pandemia, nonostante l’attuale zona gialla, ha cambiato il senso di tradizioni antichissime, portando ad un sostanziale ripensamento degli eventi per adeguarli alle misure anti Covid-19, in attesa che la campagna vaccinale ci porti più vicino alla fine del tunnel. Appuntamenti in maschera e storiche sfilate del comprensorio, organizzate solo sui social network grazie all’impegno e alla dedizione di valorose associazioni e gruppi locali coordinati dai loro responsabili che con il cuore provano gratuitamente a regalare concorsi di beneficenza e spazi di gioia ai più piccoli per una festa puramente virtuale davanti allo schermo on line. Giovedì grasso in archivio, resta la giornata conclusiva odierna del Martedì grasso, quando un tempo era un giorno di festa: si “sparava a scuola” quando non veniva concesso il giorno di vacanza “per la disinfestazione” e gli adolescenti di allora, quelli nati a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, si ritrovavano in centro per passare la mattinata insieme, in allegria,con travestimenti caserecci.

Erano gli anni in cui ci si divertiva anche senza i social, non c’erano i selfie e Instagram, ma i ricordi sono rimasti indelebili lo stesso. Le mamme, all’epoca, cucivano i costumi, dopo aver comprato metri e metri di panno, quel feltro sintetico che con poca spesa dava tanta resa, non bisognava spendere grandi cifre come oggi per il personaggio del momento. C’è chi riusciva a trovare il modo di partecipare in party improvvisati in locali di fortuna o nei saloni parrocchiali divenute per una giornata discoteche: siamo già negli anni 90, ma un po’ prima della mezzanotte il prete mandava tutti via per l’arrivo della solennità de “Le Sacre Ceneri”.

Il termine Carnevale deriva dal latino carnem levare, ossia “eliminare la carne”, dopo le abbuffate dalle macellerie e anche dalle pasticcerie con le golosità tipiche. Si tratta di un esplicito riferimento agli obblighi religiosi imposti dalla Quaresima, il periodo di quaranta giorni di digiuno e preghiera che conduce appunto alla Santa Pasqua. In questi giorni desolanti in città è rimasto solo qualche toccata e fuga sul lungomare Garibaldi, complici il gelo e le restrizioni, off-limits pure le lodevoli iniziative dei centri commerciali, non restano solo che gli scatti dal fotografo di fiducia o con gli smartphone dell’ultima generazione. La kermesse più popolare del mondo ha cambiato volto indossando una maschera digitale e si è così trasferita sul web. E non è detto che dal web ognuno, con maschera ma senza mascherina, non mostri in diretta le immagini registrate di qualche sfilata di Viareggio, di Acireale, di Cento, di Putignano, persino di Rio. In quest’ultimo caso facendo bene attenzione a non essere colpito dalla variante brasiliana del Covid. Ma se per variante brasiliana si intende una bella mulatta che si agita e si dimena a ritmo di samba… ben venga il contagio!   

 
 
 
 
 
 
 
 
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