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NOZZE CAMBRIA – MIDILI, 50 anni fa…

Di anni ne sono passati 50: quei due giovani di ieri non è che siano poi tanto cambiati… Anzi no… hanno cinque figli; per il resto, a parte qualche ruga o qualche capello bianco, sono rimasti gli stessi!

Una fra le più sincere storie d’amore di quella Milazzo di fine anni 60! Una delle tante, vissute con gioia e con tanta naturalezza, con l’inesperienza tipica del tempo, con il desiderio di coronare quel sogno che, giorno dopo giorno, si andava realizzando. Una storia fra due ragazzi semplici e onesti, figli di buone famiglie dove a prevalere erano gli insegnamenti trasmessi da generazioni, dove alto era il senso del rispetto e dell’amicizia, dove le promesse si suggellavano con una stretta di mano, dove la parola data non aveva bisogno di testimoni.

In quegli anni, in fin dei conti, poteva essere solo una storia fra due ragazzi, e finire lì. Ma questa è differente, e per me che li conosco da sempre Pippo Cambria era uno fra i giovanotti di Milazzo che aveva le idee chiare. Le ebbe quando da qualche tempo si faceva vedere spesso davanti alla scuola che lei, Antonia Rosa Midili, mia compagna di classe, frequentava! Non era il solo in quegli anni che era in attesa di una delle tante ragazze del Classico. Mi sembra di rivedere le scene vissute anche da me in prima persona: mentre tanti alunni, che al suono della campana si disperdevano riguadagnando la strada verso casa o il centro per i soliti quattro passi, c’erano gruppetti meno numerosi, che si attardavano. Dall’altro lato della strada, davanti ai villini che furono sacrificati per dare spazio a palazzi a sei elevazioni, stavano quelli venuti “da fuori”, ragazzi più grandi, in cerca di quelle studentesse che lanciavano occhiate galeotte. Ragazze semplici, che stavano vivendo i primi innamoramenti, ed attendevano con un sorriso pudico che quei giovanotti si avvicinassero con la scusa di accompagnarle verso il centro, per scambiare qualche parola, parlare del più e del meno. Storie che si ripetevano giorno dopo giorno, davanti al Liceo così come davanti ad altre scuole di Milazzo.

Pippo era diventato un assiduo frequentatore di quella ragazza: evidentemente erano rose che con il tempo sarebbero fiorite! Si sposarono, innamoratissimi ieri come oggi, a distanza di mezzo secolo, ed ebbero cinque figli, due maschi, arrivati per primi, e tre femmine. Da allora sono passati cinquant’anni, un tempo lunghissimo per chi lo aspetta, ma volato via come se si fosse sempre al punto di partenza!

Una lunga storia, come tante altre nate in quegli anni, destinata a durare nel tempo e che oggi ci ripropone una foto, scattata ieri, giorno di S. Stefano, nella chiesa di S. Maria Maggiore, in occasione del 50° anniverario, di quelle nozze d’oro, metallo prezioso come il loro amore, dove quei due ragazzi di ieri sono sempre gli stessi. E poi una seconda foto, mandata per fare vedere che in effetti ci sono stati dei cambiamenti; Pippo e Rosetta sono quelli di ieri, non c’è dubbio: però ci sono degli intrusi, così come avveniva un tempo, quando alla foto dei due innamorati facevano da cornice persone estranee, solo per il gusto di farsi notare! Dov’è la differenza? Non sono estranei quelli che affollano la foto dei due protagonisti della lunga storia d’amore: sono Francesco, Alfio, Annamaria, Angela e Samanta! Sono le promesse fatte un tempo lontano. Sono le rose fiorite. Sono i boccioli di quella lunga storia d’amore fra due ragazzi come noi, come tanti… che sono ancora innamorati e sono un esempio che merita di essere ricordato.

Auguri, ragazzi, vogliatevi sempre bene, e siate la testimonianza di un amore che ha messo solide radici, diventando un albero che dà buoni frutti!

 

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