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NUOVE PROSPETTIVE DI SVILUPPO PER IL PORTO DI MILAZZO

La prossima legislatura sarà cruciale per il rilancio del nostro porto perché dopo decenni di stallo opere strategiche di fondamentale importanza saranno completate dopo aver superato iter istituzionali a volte faticosi.

Sarà completata la banchina XX Luglio attualmente ultimata al 75%. Lunga 350 mt con sporgenza di 80 mt potrà essere a disposizione di alcuni armatori privati (Pan Med, Bluferries, Grimaldi  Lines) che l’hanno richiesta per effettuare con navi ro ro collegamenti tra il nostro porto ed i principali porti del continente.

È di qualche giorno l’ennesima richiesta dell’agenzia Lisciotto in rappresentanza di armatori stranieri per chiedere il collegamento giornaliero tra Milazzo e Napoli. Ciò comporterà un aumento dei traffici e occupazione risolvendo il problema dei lavoratori portuali della Cooperativa Garibaldi alla ricerca disperata di un posto di lavoro.

Nel giro di un paio di mesi devono essere ultimati i lavori del pontile di Giammoro. L’opera permetterà alle acciaierie Duferdofin un risparmio economico che le permetterà di effettuare altri investimenti per ampliare la capacità di produzione.

Fra giorni sarà espletata la gara d’appalto per l’ampliamento della parte terminale del molo Marullo.

Una banchina lunga 300 mt con una profondità di 10 mt che permetterà l’attracco di navi russe da crociera con le quali è già stabilito un accordo per utilizzare il porto di Milazzo; saranno navi di medio tonnellaggio con una clientela medio alta.

Il progetto riguardante l’ecoporto galleggiante dopo aver percorso l’iter istituzionale giace da parecchi mesi nei cassetti del comune di Milazzo per la definitiva approvazione da parte del consiglio comunale. Si tratta di un opera che, se avrà il parere favorevole, potrà impiegare tra il personale diretto e quello indotto non meno di 500 unità lavorative. L’amministratore delegato della World Area Holding segue con interesse la vicenda , avendo dichiarato varie volte che l’opera è fattibile sia strutturalmente che economicamente in quanto sostenuta da un capitale di 150 milioni di euro messi a disposizione da due banche cinesi e da un fondo di investimenti inglese.

I mulini Lo Presti acquistati dal comune di Milazzo dopo il fallimento dell’opificio per destinarli a stazione marittima in grado di contenere tutto quanto occorre per il collegamento con le Isole Eolie sono, secondo quanto dichiarato dal sindaco uscente, in dirittura d’arrivo essendoci un finanziamento di 18 milioni di euro, di cui 10 da parte di imprenditori privati e 8 da parte della camera di commercio di Messina.

Collegamento porto – asse viario: un’assurdità da eliminare perché è inconcepibile che un porto non abbia un collegamento indipendente con il mondo esterno. Il progetto elaborato dall’Autorità Portuale giace nei cassetti del comune di Milazzo in attesa di essere approvato; il finanziamento è pronto da anni ed è stato bloccato dal Sindaco uscente senza capirne il motivo della bocciatura.

Dragaggio del porto: la dichiarazione del porto di Milazzo SIN obbliga l’Autorità Portuale a smaltire il materiale di risulta in apposite località facendone lievitare enormemente i costi. Si resta in attesa di risolvere il problema essendoci in itinere un provvedimento del ministero dell’ambiente per revocare la dichiarazione SIN. Pertanto a breve il dragaggio del porto inizierà essendo già stanziata la somma necessaria, per un importo pari a 7 milioni di euro.

A fine anno scadrà la concessione ai privati del molo Marullo e del molo Luigi Rizzo; è giunto il momento che i milazzesi ritornino in possesso di una struttura pubblica che sfiorando i limiti dell’illegalità è stata data in concessione ai privati, facendo subire alla città un torto che non meritava perché è usufruendo dei ricavi provenienti dal porto di Milazzo che l’ Autorità portuale di Messina viene tenuta in vita.

Noi del comitato Grande Porto ci batteremo con tutte le nostre forze ed in tal senso abbiamo già inviato una lettera alle autorità competenti chiedendo alla scadenza di non rinnovare la concessione.

Crediamo che il primo compito che la nuova amministrazione dovrà affrontare sarà un impegno per risolvere questa anomalia che esiste solo a Milazzo

Dopo quanto sopra esposto riteniamo che, nel breve e nel medio termine, il porto di Milazzo sarà soggetto ad un incremento delle sue attività in grado di sopperire ad un eventuale e non auspicabile chiusura della Ram.

Milazzo, 16.09.2020                                                     Com.te Sciotto Mario n.q.

 

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