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“QUEL BACCANO INFERNALE DAVANTI AL DUOMO…”

skateboardSEGNALAZIONI CHE NESSUNO PRENDE IN CONSIDERAZIONE: IN FIN DEI CONTI SI TRATTA DI RAGAZZI CHE GIOCANO. MA SARA’ VERAMENTE COSI’?

Non vogliamo inimicarci i ragazzi che passano ore giocando con i pattini, o con gli skateboard, nè perorare la causa chi si reca in chiesa al duomo e prima di entrare deve assistere alle evoluzioni di giovanissimi pattinatori equilibristi, o ascoltare, durante l’omelia, non il sacerdote ma i rumori che provengono dal sagrato; se pubblichiamo la notizia che ci è pervenuta lo facciamo per ricordare (e non tutti lo sanno…) che quei semplici giochi, così come quello strano veicolo a due ruote, il cosiddetto SEGWAY, che vediamo riprodotto in foto, Custom-Fabricated-Segway-i2-Red-Anodized1ed è definito anche “acceleratore di andatura”, non sono altro che oggetti per il quale il Codice della Strada, all’art. 190, stabilisce le seguenti norme: Comma 8. La circolazione mediante tavole, pattini od altri acceleratori di andatura è vietata sulla carreggiata delle strade.

Comma 9. È vietato effettuare sulle carreggiate giochi, allenamenti e manifestazioni sportive non autorizzate. Sugli spazi riservati ai pedoni è vietato usare tavole, pattini od altri acceleratori di andatura che possano creare situazioni di pericolo per gli altri utenti.divieto

Ecco! Tutto qui! Ma allora ci viene da chiedere: per quale motivo in giro, oltre che davanti al sagrato del Duomo, e quindi non solo nella nostra città, si vedono pattinatori (grandi e piccoli) rincorrersi facendo anche gimkana fra le auto in marcia? Probabilmente non tutti sanno che nella rotatoria del porto si fanno gare di pattinaggio, ma nulla è successo visto che i ragazzini – specialmente – scorrazzano indisturbati per le vie della città. Ci sono comportamenti vietati che sono ben tollerati, e con il passare del tempo diventano consuetudini: ricordate le corse d’auto che si svolgevano all’interno della zona industriale? Tutti ad urlare quando in un bruttissimo incidente ci furono vittime innocenti. E le corse di cavalli a Messina o a Palermo. Non davano fastidio a nessuno, tutto era tenuto sotto controllo. Nemmeno la guida senza cinture dà fastidio, a condizione di non restare coinvolto in un incidente, perchè i danni sarebbero tanti! Ebbene, si potrebbe essere sempre in tempo per prevenire, e chi deve vigilare per evitare che si debbano poi piangere le conseguenze lo può fare assegnando a questi giovani delle aree chiuse al traffico, se non addirittura PRIVATE. Lo abbiamo detto più volte a chiare lettere: siamo per la libertà più assoluta; ognuno si muova a proprio piacimento; pratichi tutti gli sport che più gradisce; si muova dove e come vuole; circoli in auto, a piedi con velocipedi, con qualunque mezzo di locomozione … MA ha l’obbligo, al pari del diritto alla libertà, di fare ogni cosa  misurandosi con le norme che ci governano, che vanno categoricamente osservate. A conclusione non resta che fare la solita osservazione alla quale per dovere di cronaca siamo tenuti (IN QUESTO CASO PER LA SICUREZZA DI TUTTI), allo scopo di portare acqua al mulino comune e vogare di concerto sulla nostra “barca” e MAI contro corrente. Qualcuno direbbe in modo sinergico e ci sta pure bene. Però dobbiamo osservare che questi “giocattoli” non sono affatto invisibili ed allora qualche tiratina d’orecchi ai più piccoli e qualcosa in più ai più grandicelli, andrebbe fatta ad opera dei preposti all’ORDINE PUBBLICO. Noi ci abbiamo provato, a modo nostro, mettendo le mani avanti: abbiamo infatti detto che tutto ciò che è vietato, viene tollerato, al punto da diventare CONSUETUDINE! 

(Antonio Vento)

COMMENTO della REDAZIONE: E’ stato dato spazio, come sempre facciamo in questo giornale, all’opinione di un lettore. Abbiamo fatto una premessa, certi che ci saremmo attirati le proteste e gli insulti (in privato ne giungono a non finire, probabilmente chi HA LETTO non ha compreso il significato dell’articolo e ha fatto di ogni erba un fascio…) e altrettanto certi che ci saremmo attirati le simpatie dei fedeli! Abbiamo ospitato i commenti di altri lettori: abbiamo evitato quelli che scadono nella volgarità, nella blasfemia, negli insulti gratuiti, nelle bestemmie nei confronti di chi va in chiesa! No… non va! Abbiamo visto che i ragazzi chiedono spazi per loro, e NOI SIAMO CON LORO, a richiedere spazi e impianti sportivi. E non possiamo dimenticare che analoghe richieste le abbiamo fatte ai nostri tempi e che, oggi, a distanza di anni (tantissimi…) le riformuliamo per i nostri figli, i nostri, i nostri giovani, non solo di Milazzo. Sarebbe opportuno invece che tutti questi ragazzi, sportivi, e non, comincino a propagandare questa loro passione, e ritenere se sia il caso di organizzare eventi che possano divertire ed al tempo stesso appassionare. Senza però perdere di vista lo spirito del commento: la pericolosità o i danni che potrebbero derivare da un uso improprio … 

(G. Nastasi) 

Commenti

18 commenti

  1. Con rispetto di chi la pensa diversamente da me..desidero postare la mia osservazione sul tema:
    “I ragazzi devono giocare, non si può vietare di farlo…!!Naturalmente chi è responsabile per loro, gli deve far capire che certe acrobazie in determinati luoghi non si possono fare sia per il “decoro” del luogo sia per la loro sicurezza…..sia per il rispetto altrui….e non bisogna puntare il dito sul tipo di gioco..: pattini, skateboard, segway….I tempi sono cambiati, il gioco si è evoluto, non si gioca più a pallone o con la bici!!!, come si faceva negli anni ’70…Quindi bisogna adeguarsi ai nuovi giochi all’aperto…..I giochi in piazza si sono sempre fatti..ed i ragazzi hanno sempre sfruttato questi spazi pubblici, per il divertimento all’aperto. Inoltre, a Milazzo determinati luoghi sono rinati, sono belli da vedere, anche grazie, a questi ragazzi che con la loro voglia di giocare, hanno ridato vitalità e bellezza…cambiandone l’immagine statica ed un pò triste…Quindi non vietiamo a questi ragazzi il loro divertimento all’aperto….gioia anche per gli occhi di noi adulti….che è molto più salutare di stare rinchiusi in casa davanti ad un computer. ..Anche perchè i giochi all’aperto si sono sempre fatti!!!!….”Grazie.

    • Dario Cinquerrui

      Pienamente d’accordo con al signora. A Milazzo le persone si sanno solo lamentare per qualsiasi cosa. Non gli va mai bene niente a nessuno. Ora perchè a qualche persona,CHE VA IN CHIESA, dà fastidio lo scorrazzare dei bambini che giocano fuori la piazza si devono spostare in altre aree?? vi spostate voi in altre chiese per quante ne abbiamo a Milazzo e dintorni!!! La sicurezza di cosa?? Sono in una piazza e non in mezzo alla strada! Sono pattini o skate e non motori o roba del genere!!! In tutte le città ormai si usano skate e pattini in tutte le ore, perchè dovere rompere le scatole a quei poveri ragazzi? Già i giovani d’oggi tra tablet, cellulare e videogiochi sembrano tanti zombie, voi quel poco di movimento che fanno glielo volete vietare, finiamola per favore!!! Lamentatevi delle cose serie se lo volete fare! Già scrivere un articolo su un giornale per questa fesseria mi sembra assurdo!!! E poi con tutte le porte che ci sono per entrare al duomo, se hanno difficoltà ad entrare dalle porte centrali (che già mi sembra difficile) entrano da quella laterale. Comunque, il fatto è che se non si lamentano pure per le sciocchezze non sono in pace con se stessi!!

      • A furia di giustificare qualunque comportamento incivile, definendolo ragazzata o monelleria, ci ritroviamo una società allo sbando dove non esistono regole e dove vige la totale, assoluta anarchia. Mi chiedo: se qualcuno in regolare transito “asfalta” questi “monelli” su una rotatoria dove non dovrebbero circolare, diventa pirata della strada od omicida stradale? E subendo le conseguenze di legge? Ci paga i danni arrecati da simili “monelli”?

      • Il Sig. Dario, considera serio ciò che a lui piace o gli fa comodo e ritiene una fesseria ciò che viene riportato in questo articolo. Pensa, inoltre, che a reclamare sia “qualche persona CHE VA IN CHIESA”, e lo descrive come se “quella persona” (forse perchè va in Chiesa) desse fastidio proprio a lui, che, suppongo non frequenta la Chiesa. Cerchi di guardare in faccia la realtà e si renda conto che quanto segnalato in questo articolo, non è da sottovalutare bensì deve essere un monito per gli organi preposti al controllo e al rispetto delle regole.

  2. Gentile Signora Gambino, Mamma o Nonna che Lei sia, mi sento di condividere il preambolo del suo commento all’articolo di Terminal che – tuttavia – non ha certo puntato un dito accusatore contro i ragazzini; anzi, nel condividere giochi, sport e quant’altro ha suggerito – correttamente -che non in tutti i luoghi si possono fare certi sport e che le regole, o norme di Legge che siano, devono essere rispettate. Solo per amor di precisione riporto qualche passaggio di quell’articolo, sintomatico di propensione veramente democratica: “Lo abbiamo detto più volte a chiare lettere: siamo per la libertà più assoluta; ognuno si muova a proprio piacimento; pratichi tutti gli sport che gradisce; si muova dove e come vuole; circoli in auto, a piedi, con velocipedi, con qualunque mezzo di locomozione…MA ha l’obbligo, al pari del diritto alla libertà, di fare ogni cosa misurandosi con le norme che ci governano, che vanno categoricamente osservate.”-
    Neanche nel monito conclusivo, vero incitamento ai doveri di cittadino, trovo nulla da ridire.
    Mi permetto di pensare che il Suo amore di Mamma o di Nonna (mi perdoni ma così io l’ho prefigurata nella mia mente) non Le ha permesso di cogliere appieno le irregolarità commesse (vere e non esasperate) che stanno alla base dell’articolo che voleva essere una segnalazione a chi ha il dovere di far rispettare le norme. Rammento, soprattutto a me stesso: Pattinare per strada è vietato; scorrazzare nel porto e sulle pubbliche vie col segway è vietatissimo; fare a gara con i pattini sulla rotatoria del porto non si può; inseguirsi con i pattini in Marina Garibaldi o in Via Umberto I° non è consentito; saltare volando con i pattini i sei gradini del Sagrato del Duomo fino ad atterrare poi sul pavimentato della piazza sbucciandosi le ginocchia è pericoloso; rullare con i pattini sempre sul sagrato del Duomo, su quel lastrone di vetro che copre i resti archeologici è altrettanto vietato con tendenza al suicidio. (NB: Il cosiddetto lastrone è già lesionato in più punti a dimostrazione della scarsa qualità o a causa degli atti vandalici ad opera di… di chi ???
    Ecco il perché di qualche rampogna che, ancora ripeto, ritengo doverosa al pari del manto della misericordia che Ella – bontà Sua – ha steso, ritengo, con troppa indulgenza.
    Il compito come Ella ha riportato è dei genitori propri, ma un genitore (uno qualunque come me che per caso si è trovato seduto davanti al Duomo qualche settimana addietro) che vede certe “MONELLERIE”, ritengo abbia l’obbligo civico di farlo sapere. Già son troppi quelli che vedono poco o niente… se ci mettiamo pure noi a fare le “tre scimmiette”…allora si che siamo in alto mare.
    Non sempre i genitori sono a conoscenza di certi comportamenti che, oltre a prevaricare qualunque forma di educazione, meritano la censura più sincera.
    Cordialmente
    Gianni Tricomi

    • Gent.mo Gianni Tricomi, concordo pienamente con quello che ha scritto…In tutto quello che si fa è necessaria una misura, una responsabilità, un limite..e soprattutto il rispetto di cose e persone….Sono pienamente d’accordo con lei quando sottolinea che è sbagliato saltare i sei scalini del sagrato del Duomo…scorrazzare velocemente facendo acrobazie pericolose…pattinare in mezzo alla strada mettendo in pericolo..non solo se stessi..ma anche chi guida…Premesso ciò, la responsabilità la riverso sempre sui genitori e sulle raccomandazioni che dovrebbero fare ai ragazzi….e sull’educazione civica che dovrebbe essere insita della loro vita quotidiana….Quindi se ciò non accade, perchè ormai le regole..non le segue più nessuno, o perchè alcuni ragazzi non sono abbastanza seguiti dalla famiglia…..,allora è giusto che qualcuno di competenza a livello pubblico attenzioni il problema e lo risolva…facendo capire a questi ragazzi che giocare è una cosa bella…ma nel rispetto degli spazi pubblici che non sono soltanto nostri ma di tutti e tutti ne devono godere come meglio desiderano senza nuocere a nessuno…..Inoltre come mamma, cerco di impartire ai miei figli la buona educazione, sia civica che morale ed il rispetto per cose e persone….Sottolineo anche che le acrobazie non servono a niente..solo a farsi male!..ma detto questo i ragazzi devono giocare, devono estrinsecare la loro vitalità all’aria aperta…come del resto facevamo noi..negli anni ’70. Grazie.

  3. Skater anonimo

    Ma i ‘ragazzini’ dove dovrebbero andare a fare determinate ‘acrobazie’ se in qualsiasi posto vengono cacciati o richiamati e invitati ad andarsene?
    P.S. Dal duomo non ci sposteremo never.

  4. E allora? Non è certo colpa di qualcuno se non hanno un posto adatto dove poter fare “certe cose”
    Io prenderei tutti i figli di queste persone che sono contro questi ragazzi e li farei stare con me e con loro, li farei divertire…
    Meglio i riders, skaters e altri tipi di ragazzi con discipline sulla street che avere magari un figlio che sta ogni giorno con il telefono e computer, o nello scherzo, meglio un figlio come quelli che impennano sulla tavoletta o uno che pensa magari a bere, fumare e fare cose magari più disastrose rispetto a farsi un giro sui pattini bici e skate.
    IMPARATE A DARE SPAZIO AI GIOVANI, DATE UNA MANO VOI GRANDI A RISOLVERE LE SITUAZIONI VISTO CHE SIETE “INTELLIGENTI” MA SOPRATTUTTO, DOCUMENTATEVI SUI GIOVANI E LE LORO PASSIONI PERCHE’ I GIOVANI SONO IL FUTURO… VOLETE UN FUTURO MIGLIORE? BENE DATE UNA MANO AI GIOVANI NEL FAR AVVERARE I PROPRI SOGNI.
    -SHONY.

  5. Milazzo è un luogo stupendo e non è sfruttato per niente.. sul lungo mare di Milazzo potremmo costruire infinite strutture tra cui uno “skatepark” ovvero un luogo fatto per svolgere questo tipo di sport. (Non é nemmeno costoso farlo) ma anche campetti da calcio o qualsiasi altra cosa perchè lo spazio che abbiamo a dispozione è abbastanza. E poi voi parlate e vi lamentate sempre..di tutto e di tutti, se salite a Milano o a Roma é pienissimo di skate, e nessuno si lamenta come voi perchè è una cosa praticata e ripraticata, anche negli anni 80 era praticata!!! Milazzo è un luogo all’antica dove qualunque novitá è quasi sempre vista in modo negativo, lo skate è una cosa che piace ai ragazzi e se piace deve essere svolta come qualunque altra attività sportiva e se non abbiamo un luogo dove svolgerle le svolgiamo dove è più appropriato e meno pericoloso, sicuramente non si smetterá di andarci. Al calcio, basket, tennis e pallavolo diciamo SÌ e la fascia degli skater la scartate? Noi vogliamo solo un posto dove fare determinati sport, come magari avreste voluto voi nella fase della gioventù, quando giocavate a calcio o qualsiasi altro sport.

  6. Megghiu'O'Buggu

    Lavoro in un negozio di skateboard in Barcellona (Spagna), ogni giorno sono infinite le persone che amano sport come questo, che a parte creare un economia in questo settore, attirano turismo e voglia di divertirsi. Per la città, giovani e anche adulti, si muovono con queste “tavolette” evitando di usare mezzi ed avendo la massima educazione per i pedoni. Il problema sta nell’italiano, nella sua mentalità chiusissima e ignorante. Proibiamo proibiamo e proibiamo, pensate ad avere meno problemi con voi stessi che leggere cose simili li da a chi vuole lasciare spazio a tutti, sopratutto ai ragazzini che in Sicilia a parte lo schifo non hanno niente! Inoltre non capisco come faccia a disturbare di più uno skate che una messa fatta all’aperto o le campane di domenica mattina.

    • Paragonare Barcellona (di Spagna) con Milazzo…..dimostra che i problemi son altri. Quello che offre quella città è 10.000 volte di più rispetto a quello che offre Milazzo e soltanto pensare di paragonarla è un brutto vizio che si presenta tutte le volte. Sono anche io per attività sportive e spazi per i ragazzi per sfogarsi in maniera sana…..ma ci manca tutto dall’acqua al sale e certe cose sbattono con problemi di “sopravvivenza”

  7. Al di là dell’argomento di carattere sociologico, noto con “piacere” che i commenti si sprecano per le minchiate. Benvenuti a Milazzo

    • Fortunatamente c’è sempre il solito “saputello” che ……. non dice minchiate. Complimenti!

      • Non sono un saputello, constato che i mille argomenti trattati dalla testata vengono beatamente sorvolati. Nessun commento, nessun intervento, ma per le “cose fondamentali”…tutti a scazzottarsi verbalmente. Noi milazzesi siam cosi, ci scaldiamo per le scarpe di marca, per una partita a pallone, ma quando gli butti tra le gambe argomenti di interesse pubblico (leggasi lampioni cadenti asse viario mortalmente pericoloso….ed altre amenità simili), tralascia…i suoi neuroni hanno altro cui pensare. non condanno le scelte di vita, soprattutto quando si sprecano per fesserie. Egregio Nino, la lascio alla sua “leggerezza di vivere”.

        • Non è affatto vero che commentiamo articoli senza valore. Diciamo che commentiamo gli articoli così come sono. Non trascuriamo quello più importante per quello meno importante, li commentiamo entrambi. Non le pare che ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni? Però, come fa lei, Sig. Paolo, a stabilire per gli altri qual’è l’argomento più o meno importante? Come fa lei a dire che sono gli altri a non capire quali sono i veri argomenti da trattare? Non pensa che chi commenta questi articoli, potrebbe essere più interessato di lei per la soluzione dei problemi di Milazzo? Mi creda, Sig. Paolo, non ho mai sottovalutato il valore della vita e, per questo, non l’ho mai vissuta con leggerezza. Mi permetto ricordarle che i problemi sono TUTTI problemi, e ………. TUTTI vanno risolti.

          • Non ho parlato di argomenti senza valore, e lei, vedo, ama filosofeggiare. Una discussione cosi “accesa”, non l’ho vista per i lampioni, per il porto, per la spazzatura i porticcioli…e mi fermo qui. Noto con piacere, come sempre, che i milazzesi si spendono per le cose fondamentali, per loro, della visione pubblica non ne vedo traccia purtroppo; e non faccio filosofia, faccio valutazione sugli interventi. Se ha tempo e voglia, si vada a rileggere le decine di articoli di denuncia della testata e le risposte in calce, si contano sulle punte delle dita di una due o tre mani massimo. Mi spiace che Lei si sia sentito colpito, ma, purtroppo, amo questa città, e certe storture che credo siano genetiche, mi infastidiscono ancora oggi a 50 anni e più. Milazzo non si merita molti dei milazzesi che la vivono e la masticano quotidianamente, lamentandosene sempre più spesso, ma non rinunciando, se non in piccola parte, ai privilegi o le abitudini che negli anni si sono incancrenite, concausa di questo stato nel quale ci troviamo ed a ragione lamentiamo. E se non vuole credere a me, si faccia un giro per la città, e prenda nota delle “abitudini” malsane o maleducate che ne caratterizzano i suoi abitanti. Son certo che la maggioranza la ama, e molti di questi fanno di tutto per renderla sempre migliore o preservarla da comportamenti veramente da settimo mondo; ma spesso, le infrazioni, le abitudini di pochi (non tanto pochi, per me), rovinano il contesto. Prendere coscienza di questo sarebbe un passo fondamentale del recupero della città. L’educazione civica e l’amore per il proprio territorio sono fondamentali; senza di quelli, non andremo da nessuna parte. Saluti

  8. Sig. Paolo, in conclusione noto, con piacere, che i commenti o la critica che entrambi facciamo tende ad essere costruttiva per il bene di Milazzo. Se io mi sono sentito toccato (no colpito), è dovuto dal fatto che anch’io amo Milazzo e anch’io noto alcune storture nella nostra meravigliosa città. Insisto,però, nel dire che, nonostante i grossi problemi, non dobbiamo trascurare quelli piccoli. Capisco che Lei, nei suoi 50 anni, abbia una buona esperienza di Milazzo e dei milazzesi e, a tal proposito, mi permetta di dirle che io di anni ne ho 73. La saluto con simpatia.

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