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RICORDO DEL SEN. PITRONE, A QUARANT’ANNI DALLA SUA SCOMPARSA

NON E’ VERO CHE MILAZZO NON HA MAI AVUTO UN ESPONENTE AL PARLAMENTO! NON E’ VERO CHE MILAZZO ha sempre amato dare i suoi voti ad altri candidati che vengono da fuori. Non è vero che la nostra città non ha mai espresso un parlamentare. Stiamo parlando di tempi recenti, che non reggono al confronto con anni non troppo lontani, con candidati che hanno rappresentato non solo la città, ma il territorio. E gli anni della Prima Repubblica, anche se sembrano lontani da noi, hanno esaltato la politica milazzese al punto da regalare non solo il deputato o il senatore, ma il rappresentante super partes che, forte dei consensi, ha degnamente rappresentato i suoi concittadini, i suoi elettori, la Sicilia.

Abbiamo esempi indiscutibili in tal senso, ed uno di questi è il senatore Pietro PITRONE, anche se è vero che negli ultimi anni si è preferito sempre scegliere un candidato estraneo alla nostra realtà, penalizzando Milazzo, privato di un rappresentante; ma favorendo quella cordata di elettori o capipopolo che, dall’elezione di un candidato “forestiero” hanno pensato solo di tutelare i loro interessi e di ricevere qualcosa in cambio!

Oggi, 21 marzo, è il quarantesimo anniversario della scomparsa di un galantuomo, il prof. Pietro Pitrone. Era nato a San Giovanni di Galermo (CT) il  ottobre 1918. Il padre Giuseppe, maresciallo maggiore dell’Arma, pluridecorato, era infatti al comando di quella caserma. Ma fu San Pier Niceto il luogo di residenza effettiva, fino al 1951.

Si laureò con il massimo dei voti e la lode in Medicina e Chirurgia all’Università di Messina, specializzandosi poi in Ostetricia e Ginecologia presso la prestigiosa clinica “Mangiagalli” di Milano, sempre con il più alto punteggio. Ritornato in Sicilia, iniziò la carriera presso il vecchio ospedale di Milazzo, in contrada Vaccarella. Ben presto divenne primario, realizzando una scuola di altissimo livello che, per lunghi anni, si distinse prima nel comprensorio, poi nella provincia, infine nella Nazione. La reputazione di chirurgo eccelso, le pubblicazioni scientifiche, le innovative tecniche operatorie e, soprattutto, la fama di uomo amorevole e di professionista dedito del tutto alla sua missione, gli fecero giungere  offerte di primariato da numerosi ospedali e cliniche d’Europa e di Paesi arabi. Legato, però, alla Sicilia, a Milazzo e a San Pier Niceto, rifiutò sempre, sacrificandosi notevolmente dal punto di vista economico. Ma non fu mai venale.

Divenuto direttore dell’Ospedale, si adoperò per consolidarne l’efficienza, riuscendo con il massimo successo. Soprattutto nel suo reparto, partorienti e donne affette da gravi patologie giungevano a Milazzo dalle più lontane regioni italiane ed estere.

Fin da giovane si occupò di politica, prima dirigente del Partito Liberale, poi di quello Repubblicano. Sincero democratico, tollerante e comprensivo, si fece strada anche in questo settore ricoprendo numerosi incarichi: consigliere comunale a San Pier Niceto, consigliere e assessore a Milazzo. Non consentì mai, però, alla politica di interferire o minimamente intralciare la missione di medico. Nemmeno quando, nel giugno del 1976, fu eletto, con voto plebiscitario, Senatore della Repubblica. Dedicava, infatti, le pause dell’attività parlamentare all’assistenza dei sofferenti. A Palazzo Madama, si distinse a tal punto da giungere ad un passo dalla nomina a ministro. Dopo meno di due anni dalla trionfale elezione, però, un male incurabile lo strappò per sempre all’amore dei suoi familiari e alla Medicina. Di lui è indicativo raccontare un solo, significativo aneddoto. Durante un’intervista al Corriere della Sera, in pieno periodo di contestazione studentesca, il giornalista, tra l’altro, gli chiese: “Senatore, per qual motivo lei non è mai oggetto di critica da parte dei giovani?” . “Presumo che, avendo contribuito a farne nascere diverse migliaia, mi considerino come un secondo padre. In realtà, li capisco bene e li apprezzo. I giovani hanno il dovere di contestare ciò che merita di essere contestato”.

Riteniamo di fare cosa gradita ai nostri lettori ricordando un Uomo che ha tenuto alto il nome di Milazzo, eccelso rappresentante della nostra città in Parlamento, pur nella sua breve presenza fra i banchi di Palazzo Madama! 

 

Pietro PITRONE

VII Legislatura (dal 5 luglio 1976 al 19 giugno 1979)

Dati anagrafici e incarichi: Nato il 4 ottobre 1918 a San Giovanni Di Galermo (Catania)
Professione: Primario Ospedale di Milazzo
Membro dell’esecutivo del Nucleo di industrializzazione di Messina, componente del Consiglio d’amministrazione delle acciaierie Tirreno (Milazzo), assessore all’igiene e all’ecologia di Milazzo

Elezione: 20 giugno 1976 – Deceduto il 21 marzo 1978 (sostituito da Giuseppe CIRESI)

Mandati: VII Legislatura Senato  –  Incarichi e uffici ricoperti nella Legislatura:

Gruppo Misto: Membro dal 5 luglio 1976 al 31 gennaio 1977
Gruppo Repubblicano: Membro dal 1 febbraio 1977 al 21 marzo 1978            

8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni): Membro dal 27 luglio 1976 al 21 marzo 1978
9ª Commissione permanente (Agricoltura): Membro dal 15 febbraio 1977 al 21 marzo 1978
Commissione speciale terremoto Friuli-Venezia Giulia: Membro dal 28 settembre 1976 al 19 giugno 1979
Commissione speciale ricostruzione Friuli e Veneto: Membro dal 12 luglio 1977 al 19 giugno 1979                                                                                                        

Commissione parlamentare per il parere al Governo sulla destinazione dei fondi per la ricostruzione del Belice: Membro dall’11 agosto 1976 al 21 marzo 1978
Commissione parlamentare d’inchiesta su condizioni e livelli dei trattamenti retributivi e normativi: Membro dal 5 agosto 1976 al 19 giugno 1979

 

Commenti

4 commenti

  1. Un signore, un uomo come ce ne sono stati pochi. Grazie per averlo ricordato

  2. Il post di SANTINO SMEDILI sul ricordo del Sen PIETRO PITRONE mi ha riportato indietro di tanti tanti anni facendomi rivivere avvenimenti che sono scolpiti nella mia memoria; primo fra tutti la nascita della mia primogenita Olga e con tutte le preoccupazioni dei primi giorni di vita.
    Con Pietro abbiamo lavorato nello stesso Ospedale sia quello di “Vaccarella” sia al nuovo e nonostante il divario d’età abbiamo immediatamente fraternizzato avendo una visione comune di come poteva organizzarsi un ospedale proiettato nel 2000 senza campanilismi, aperti alle esigenze del territorio.
    Con Pietro siamo stati per anni anche Colleghi nel consiglio di amministrazione dell’Area di Sviluppo Industriale (/ASI) ed anche in quella sede progettammo alcune proiezioni sul territorio in parte realizzate in parte bloccate da interessi lontani dalla nostra educazione.
    Pietro Senatore mi ha visto impegnato in prima linea. Fu l’unica volta che per amore di un amico e della città mi disimpegnai, rimanendo in silenzio in una campagna elettorale per me difficilissima:Democratico Cristiano da sempre, Dirigente, Amministratore, elettoralmente presente in tutto il collegio, mi feci da parte affinchè il collega e amico, nella lista del partito Repubblicano, potesse inserirsi e raggiungere lo scranno senatoriale e finalmente dire che anche Milazzo avesse un proprio rappresentante.
    Certamente non rimasi nell’ortodossia partitica e fui aspramente criticato. Ma non mi preoccupai perché convinto dei valori umani, culturali, etici dell’Amico Pietro e ben conoscendo come nelle aule parlamentari (di allora) al di là delle appartenenze le situazioni relative al territorio di provenienza venivano risolte con l’apporto di tutti.
    Ma è stato l’unico momento di sintesi operativa. Mai più in altre occasioni elettorali, presenti altri Milazzesi che perdettero per pochissimi voti si ebbe il coraggio e la forza di affermare la volontà di essere rappresentati nei vari consessi Regionali o Nazionali.
    Ma Pietro non è più fra noi e il primo giorno di primavera accompagna il Suo ricordo.

    VINCENZO FOGLIANI

  3. E non era doveroso intitolargli, come minimo, l’ospedale?

  4. Nautilus56@tin.it

    Complimenti al l’amministrazione comunale di Milazzo che tanto ha fatto per tributargli il giusto merito….. A rattatibbi a facci

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