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RINA CATANZARO, la prima milazzese morta per Covid.

UNA MESSA IN SUFFRAGIO VERRA’ CELEBRATA VENERDI’ 14 AGOSTO, ALLE 19.30, NELLA CHIESA DI SANTA MARINA.

E’ tornato a Milazzo Renato, come ogni anno. Era con il cognato Massimo.

L’ho incontrato: ero in macchina, dietro di me una fila di veicoli. Il tempo di abbassare il finestrino, allungare la mano chiusa verso di lui, il gesto di un pugno per trasmettergli un messaggio: forza!

Un paio di secondi, e ci siamo detti tutto! Forza: quella che lui, Renato Guareschi, che  conosciamo per le sue partecipazioni ai dialoghi su Facebook, con interventi ironici, appassionati, a volte dissacranti, a volte sanguigni, ha avuto per riprendersi, dopo che Rina Catanzaro, la moglie, al suo fianco per cinquant’anni, lo aveva lasciato per sempre! Renato è tornato a Milazzo, come ogni anno. Anche se “continentale”, è milazzese acquisito: aveva sposato Rina Catanzaro, la figlia di Vico Catanzaro, il terzo dei fratelli (Ciccio e Nino erano gli altri due). Avevamo saputo, durante il lungo periodo di forzata clausura nelle nostre case, nelle nostre città, che Rina non c’era più.

Era il giorno di Pasqua, e mai giornata fu più amara per noi intenti a scambiarci, da lontano e tramite messaggi, gli auguri. Rina si era spenta il venerdì Santo, a Milano, in ospedale: il suo ultimo messaggio al marito fu “Ciao, Renato, mi stanno intubando…”.

Poi, il silenzio. Un lungo silenzio.

Rina alcuni giorni prima si era sentita male, aveva accusato dei disturbi ed avevano predisposto il ricovero in terapia intensiva, a Milano. Renato era rimasto incredulo: non sapeva cosa pensare.

Pregava. Sperava. Attendeva il ritorno della sua Rina… Una lunga e vana attesa.

Poi, la notizia, traumatica. Rina non c’era più. Ormai faceva parte di quei numeri snocciolati quotidianamente nei bollettini della Protezione Civile. Numeri anonimi, ai quai nessuno dei telespettatori associava un nome, un volto, un semplice ricordo!

C’è voluta la forza di Renato per rispondere su Facebook ai messaggi che man mano che la notizia si diffondeva gli arrivavano.

Avevo scritto, pubblicando una foto di Rina: 

RINA, terribile apprendere che sei andata via per sempre, senza nemmeno un abbraccio, un saluto. Terribile sapere che Renato
è rimasto solo. Ci mancherai. Gli amici di Milazzo, e sono tanti, pregano per te, Rina Catanzaro. Che Dio ti accolga nel Suo regno.

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E Renato mi aveva risposto: “Grazie Santino: era orgogliosa di essere milazzese!“.

Una milazzese che da anni viveva al Nord, una milazzese che quando le si presentava l’occasione tornava, per rivedere i luoghi della sua fanciullezza, dei suoi cari, e per riabbracciare spensierata parenti, amici, persone care… Una milazzese che amava la sua terra.

E’ la prima estate senza Rina, e tutto sembra irreale. Renato è tornato a Milazzo, lo ha fatto anche per lei… Lo continueremo ad incontrare, ci saluteremo, gli sorrideremo, ma non possiamo fingere che nulla sia successo. La grande forza dimostrata nei giorni del terrore è la sua unica compagna a fargli coraggio. Sarà quella forza a fargli vincere la solitudine, a fargli sentire, in casa, la vicinanza della sua Rina, orgogliosa di essere milazzese, per lui unico grande amore della sua vita, andata via per sempre, vittima inconsapevole di una tragedia.

In memoria di RINA CATANZARO verrà celebrata una messa alle ore 19.30 di VENERDI’ 14 AGOSTO, nella chiesa di Santa Marina.

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