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SAN GIOVANNI, LA PAVIMENTAZIONE E’ DA RIFARE

REALIZZATA NEL 2010, E’ STATA OGGETTO DI INTERVENTI DI MANUTENZIONE… MA NON BASTA…

E’ stato il fiore all’occhiello dell’amministrazione Italiano, che nella sua San Giovanni ha voluto realizzare un’opera della quale andare fieri. Quella che fino a poco prima era solo una strada, che si allargava davanti alla chiesa e fino agli ultimi palazzi, subì una trasformazione gradevolissima: l’asfalto fu sostituito da piastrelle di marmo bianco e nero, con disegni geometrici. Persino gli attraversamenti pedonali furono realizzati con le piastrelle di marmo bianco, e anche le delimitazioni di sosta. Una progettazione esterna, pagata con i soldi dei contribuenti che nessuno avrebbe dovuto rimpiangere! Ma qualcosa non andò per il giusto verso, fin dalla sua inaugurazione. Si temeva che il passaggio dei veicoli la rendesse vulnerabile, che le piastrelle avrebbero potuto cedere sotto il peso, che le manovre degli stessi potessero influire sulla stabilità, e spezzarle! Quindi si rese inevitabile collocare, su via Orsa Maggiore, un segnale che vietasse il transito ai mezzi pesanti e l’obbligo di svoltare a destra sulla Matteotti. Non vogliamo addebitare la colpa al supermercato esistente nella piazza se gli autocarri continuano ad entrare, provocando quel che è visibile nelle foto, ma soprattutto percorrendo quella strada che accompagna la marcia dei veicoli a suon di … musica! Errore di progettazione, diremmo: perchè non si tenne conto che un supermercato deve essere rifornito di merce da un autocarro, non certo da una moto Ape, nè si può imporne la chiusura. E anche se il passaggio avviene un paio di volte la settimana, i danni sarebbero stati evidenti, nel corso degli anni!

Ma ci permettiamo di dire che la colpa non è solo degli autocarri, bensì anche dei veicoli! Quindi, giungere alla conclusione è scontato: la pavimentazione non è adeguata a sopportare non solo il transito degli autocarri (che circolano in barba alla segnaletica… e non solo quelli del supermercato: ci sono i mezzi adibiti alla raccolta dei rifiuti) ma anche di qualsiasi altro automezzo! I danni sono evidentissimi, e non stiamo considerando quelli occorsi ai ciclisti, che spesso finiscono per terra; dei ciclomotori, e persino dei pedoni, spesso anziani, che con il loro incedere malfermo rischiano più degli altri. Siamo in attesa della festa per una pulizia radicale e per la riparazione delle mattonelle, ci dice qualcuno. Basterà a rendere sicura la circolazione? Crediamo proprio di no: il tutto sarebbe visto come un contentino… Perchè invece non chiamare la ditta che ha eseguito i lavori per rimediare? Difficile che abbia fatto di testa sua, ci dice un tizio; se il capitolato d’appalto prevedeva quei materiali, è inattaccabile! E allora perchè non citare chi ha progettato una strada nella quale si può circolare solo a piedi? Troppo tempo, non risolveremmo nulla! Rimane l’unica soluzione: smantellare le parti pericolose e procedere a metterle in sicurezza. Magari con l’asfalto.

Idea!!!! E se venisse riasfaltata tutta? tanto, ormai i soldi sono stati spesi… nessuno ci farà caso. Sarebbe la soluzione ideale, sempre meglio che subire danni fisici cadendo dalla bicicletta o dal motorino, o semplicemente a piedi! 

Commenti

1 Commento

  1. Solito schifo milazzoto. Dire che la zona potenzialmente carina, sembra una periferia della periferia, con una pavimentazione fatta con i piedi che fanno venire il dubbio che ci sia qualcosa di losco nella gestione dell’appalto e dei lavori. A pensare male……

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