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SI PROTESTA CONTRO L’INCENERITORE… MA VIENE ESCLUSO IL PCI!

LA DELEGAZIONE DEL PCI SEZIONE “VENTUNOUNOVENTUNO” DI MILAZZO INVITATA A TOGLIERE LE BANDIERE: “NON E’ UNA MANIFESTAZIONE POLITICA, MA DI CITTADINI”. CHE DALLA FOTO SEMBRANO BEN POCHI… CHE STIA SUBENTRANDO LA RASSEGNAZIONE? 

COMUNICATO STAMPA

Milazzo, 13/12/2017

Il 13 Dicembre 2017 una delegazione della sezione “ventunounoventuno” del Partito Comunista Italiano di Milazzo si è recata a Messina per partecipare alla manifestazione contro la costruzione dell’inceneritore di San Filippo Del Mela, organizzata dal Movimento “No Inceneritore”.
Purtroppo, si è dovuto constatare come, appena entrati in piazza con le bandiere di partito, siamo stati avvicinati dagli organizzatori della manifestazione (ed anche da partecipanti) i quali ci  hanno chiesto di togliere le bandiere del partito poiché si trattava di una <<manifestazione di cittadini>>  ed in quanto tale <<apolitica>>. Stranamente, mentre la delegazione abbandonava la piazza, coloro che avevano avvicinato i compagni per far loro piegare le bandiere, stavano intorno al patron dell’ambientalismo nella Valle del Mela; più noto ai cittadini come padre Trifirò.

Noi giudichiamo questa presa di posizione:

  1. a) Non corretta. In nessuno dei manifesti promotori della manifestazione era stato scritto alcunché sulla presenza di simboli di partito e, per altro, un nostro iscritto qualche giorno prima della manifestazione aveva avvicinato un importante esponente del movimento “No Inceneritore” presso un banchetto informativo del suddetto gruppo, sito al centro di Milazzo, annunciando la presenza del partito alla manifestazione senza ricevere controindicazione o prescrizione alcuna.
  2. b) Politicamente miope. Riteniamo semplicemente assurdo che una manifestazione contro l’inceneritore si debba definire “apolitica” quando l’impianto da costruire è frutto di una scelta prettamente politica. Il Partito Comunista Italiano è un partito antiliberista e anticapitalista e si oppone con forza e con convinzione alla costruzione di un impianto che rappresenta la tipica espressione di politiche liberiste foraggiate da altri partiti politici che stanno al governo nazionale e regionale. Inoltre, i partiti sono parte integrante della Società, sono i mediatori tra popolazione ed organi Istituzionali. I partiti politici rappresentano una parte della cittadinanza e da questa ne raccolgono le esigenze, in base alle quali si scrivono i programmi.
  3. c) Strategicamente controproducente. La presenza dei partiti che appoggiano la lotta contro l’inceneritore avrebbe fatto risaltare l’assenza di quei partiti che invece ne propugnano la costruzione. In più, avrebbe dato alla manifestazione stessa una connotazione di chiarezza e coerenza politica che avrebbe impegnato i partiti presenti ad una forte assunzione di responsabilità per le azioni future.

Non accettando simboli di partito si è permesso che all’interno della manifestazione fossero presenti singoli individui che, vestiti da “liberi cittadini”, di fatto appartengono (ed alcuni di loro rivestono anche cariche istituzionali nei comuni della Valle del Mela) a partiti dell’estrema destra come Fratelli D’Italia e di governo, come il PD, che non sono contrari all’inceneritore. Troppo comodo fare i “cittadini” che protestano e poi dare il loro apporto a partiti che, per le loro posizioni sull’inceneritore, sono oggetto di quella protesta. I movimenti cosiddetti “dal basso” potranno vantare ipotesi di risultato solo se si spogliano da contraddizioni e confusioni.

  1. d) Offensiva. Perché se è vero che si è chiesto al PCI di togliere le bandiere, si sono lasciate in bella evidenza quella di alcune associazioni, anch’esse politiche, quali Zero Waste, Legambiente e ANPI. Ora, se le prime due hanno una connotazione meramente ambientalista, l’ANPI, verso la quale questo partito nutre sincera, incondizionata ed indubbia vicinanza, è dichiaratamente un’associazione politica pur non essendo un partito.

Oltre al resto, si apprende da organi di stampa (Oggi Milazzo) che una delegazione composta da Movimenti e “dai deputati 5 Stelle e Diventerà bellissima”  ha avuto accesso alla Soprintendenza per un colloquio.

I partiti calzano solo nelle delegazioni e non in piazza? Oppure è solo il PCI che deve lasciare le manifestazioni ammainando le proprie bandiere?

È questa la conseguenza  di  lotte  ambientaliste condotte dai pulpiti clericali?

La sezione “Ventunounoventuno” del Partito Comunista Italiano di Milazzo, malgrado questo spiacevole e incomprensibile atteggiamento degli organizzatori della manifestazione, continuerà la sua battaglia ferma e convinta contro l’inceneritore di San Filippo del Mela con tutte le sue forze e capacità e, tuttavia, non chiude la possibilità di un eventuale chiarimento con il movimento “No Inceneritore”, qualora questo movimento ne avesse interesse.                                            

                                                                     La Sezione Tirrenica del PCI di Milazzo

                                                                                            Il Segretario

                                                                                  Cristoforo Tramontana

Commenti

1 Commento

  1. inconcludenti,inutili e contraddittori

    Neppure vale la pena offendersi per il comportamento di quegli individui che fanno finta di protestare leccando il cu…al prete pseudo ambientalista.Quegli stessi soggetti sono poi quelli che a destra e a manca cercano favori e consensi politici e,grazie al loro populismo tentano di accaparrare voti raschiando il fondo di un barile pieno di melma putrida.Chiedete a quegli stessi elementi protestanti dove buttano i loro rifiuti,se li buttano per strada e come intendono arrivare a zero spazzatura,quando è scientificamente IMPOSSIBILE non produrre scarti per qualsiasi attività umana.Quegli stessi individui non vogliono inceneritori,non vogliono discariche,non vogliono autostrade,treni,macchine,gasdotti,rigassifigatori,pozzi petroliferi, ma non intendono proporre nulla di concreto e veramente efficace affinché si possa cambiare qualcosa: forse perché, a parte lievi aggiustamenti, nulla può cambiare il progresso. Qualsiasi attività comporta delle variazioni sul piano ambientale e non saranno certo quattro pazzi scalmanati con o senza stendardi e bandiere che potranno fermare il mondo.Piuttosto penso che questi, dovrebbero rinchiudersi in una ristretta ” valle dell’inconcludenza”, dove potrebbero attuare le loro stupide ideologie e magari spiegare al resto del mondo che cosa vogliono concretamente e a che cosa mirano, visto che per primi loro, non rinunciano alle inquinanti auto, telefonini,computer,energia elettrica,viaggi in nave ed aerei e a tutto ciò che si definisce CIVILTA’. Questi folli vorrebbero portare il mondo all’età della pietra. Provate a tagliar loro la luce, a disattivare il telefono o a toglier loro l’adorata macchina che amano più dei figli e con la quale vanno anche al cesso,e il cassonetto dei rifiuti davanti alla porta di qualcun altro ,vediamo come va a farsi benedire l’ambientalismo, con buona pace del pretucolo che anzichè incitare alla preghiera, fomenta odio e rivolte,lanciando strali ed anatemi da settario medioevale, come un novello “sandokan de noantri”. Se ciascuno di essi avesse il cervello per ragionare consapevolmente,capirebbe senza tanti giri di parole che in natura niente si crea,niente si distrugge e tutto si trasforma ! Peccato che siano così stolti da blaterare senza cognizione di causa, ma solo urlando inutilità sperando, per puro esibizionismo, che qualcuno si accorga di loro, visto che nessuno li prende in considerazione.

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