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SI E’ SPENTO IL RAG. NINO VITO…

I FUNERALI SI SVOLGERANNO LUNEDI’ 11 SETTEMBRE, ALLE ORE 16, NEL SANTUARIO DI SAN FRANCESCO DI PAOLA.

Anche lui, il vecchio e caro ragioniere Vito, uno della vecchia generazione, è andato via, per sempre. Il suo fisico non ha retto all’avanzare di un male ribelle che, giorno dopo giorno, non gli ha lasciato scampo. Ed oggi ne abbiamo appreso la notizia, leggendo uno dei tanti necrologi che tappezzano le mura della nostra città… Nino Vito, ragioniere di altri tempi, per anni dipendente del Mulino Lo Presti, è ricordato per la sua innata disponibilità, la sua cordialità, la generosità, la fiducia che ispirava in tutti coloro che lo conoscevano, ma soprattutto negli altri dipendenti, ai quali preparava gli stipendi. Franco, nostro vecchio amico e suo collega, ha detto che “…preparava conteggi e stipendi prima ancora dell’avvento dei computer, quando bisognava prendere carta e penna, scrivere ed elaborare. Ora imposti il programma, pigi su un tasto, e via!“. Già, proprio così… Molto più tempo dedicato a chi lavorava, una volta; in quel Mulino che per decenni fu la sua casa, assieme ai suoi amici, ai quali oggi non sembra vero che lui, il ragioniere Vito, se ne sia andato per sempre. Si erano salutati la prima volta, tutti i dipendenti, quando le scelte dei proprietari privarono Milazzo di un’istituzione, chiudendo il Mulino; ma tutti, fra di loro, avevano mantenuto i contatti… e speravano sempre che quella industria, una delle più prolifiche di Milazzo, potesse riaprire… Ma gli anni passarono impietosi. Nessuna notizia, la chiusura era definitiva. I giovani di ieri sono diventati grandi, e la vita riserva purtroppo gioie e dolori… Il ragionier Nino Vito lo scorso mese di giugno aveva compiuto 80 anni: ma da qualche tempo disertava i vecchi amici; e i ricoveri in ospedale si facevano più frequenti. Si temeva il peggio, purtroppo… anche se le telefonate che spesso venivano scambiate con chi non lo aveva mai dimenticato tendevano a sminuire lo stato di salute… Pietose bugie, purtroppo, per dare speranza a quell’uomo che si sentiva aggredito ogni giorno di più, ma non si rassegnava e voleva uscire vittorioso nell’ennesima battaglia…

E invece no, ed alla fine il ragioniere Vito non ce l’ha fatta. Si è spento sereno, lasciando la moglie, i figli, i nipoti; lasciando il fratello Vittorio, la sorella Rosellina. Tutti coloro che lo hanno conosciuto, lo hanno rispettato per il suo carattere buono e generoso, per la sua profonda umanità… TERMINAL, che lo ha avuto fra i primi attenti lettori, pronto con la sua arguzia e la sua ironia a pungolarci e a stimolarci, lo ricorda con affetto, e si stringe al dolore dei suoi familiari. Addio, ragioniere… Grazie di tutto… 

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