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STAZIONE DI MILAZZO, MA PERCHE’ NESSUNO INTERVIENE?

stazione 7ANNO DOPO ANNO CON LA COMPLICITA’ DI UNA CLASSE POLITICA CHE HA AVUTO I SUOI LEGITTIMI INTERESSI A FARLA COSTRUIRE FUORI DAL CENTRO STORICO, E’ STATA LASCIATA NEL PIU’ COMPLETO ABBANDONO. E LA NUOVA CLASSE POLITICA COSA FA? PERCHE’ NON DICE LA SUA, CONTRO CHI PREVEDE SOLO TAGLI E RISPARMI E PENALIZZA LA CITTA’ DI MILAZZO?

Avete mai provato a scendere alla stazione della vostra città? Avete mai preso un treno, in un paese straniero, e scendendo alla stazione, vi siete sentiti persi ed alla mercé di chiunque, come se aveste scritto sulla fronte: “non sono del posto, potete farmi quello che volete”? Ecco, questa è la sensazione che ha provato un mio collega che, malgrado i miei tentativi di convincimento ad utilizzare l’aereo (sarei andato a recuperarlo io), ha deciso di scendere utilizzando il mezzo classico per eccellenza, il treno! Solo che lo sventurato non era a conoscenza effettiva, reale e fisica, di cosa fosse quell’ammasso di cemento e ferro che alcuni si ostinano ancora a chiamare stazione ferroviaria di Milazzo. L’ambientazione è da film western, binari morti o morenti che si slanciano senza utilizzo in direzioni che non verranno mai usate; assenza pressoché totale di personale di servizio (potremmo portarci senza problemi, traversine e altro, senza correre alcun rischio), ma il meglio ancora deve arrivare. Chissà perchè il primo binario non viene utilizzato da chi arriva o parte: con la conseguenza che il povero viaggiatore deve sobbarcarsi il carico di pesanti bagagli salendo e scendendo le scale, o viceversa, come se fosse dotato di muscoli erculei e al sicuro da strappi e probabili ernie! Vedi a che punto giunge l’imbecillità di chi ha deciso di fare fermare i treni in binari distanti dal primo! 

Usciti dalla stazione, la desolazione è totale. Poche le presenze, quelle dei pendolari che per convenienza economica utilizzano ancora il treno per lavoro o studio; e poi qualche turista che, malgrado la rete dia in questo senso ampia dimostrazione dello squallore e di cosa sia scendere alla stazione di Milazzo, per una sorta di nemesi per colpe passate, decidono comunque di affrontare la punizione. E questi poveri uomini vengono subito identificati perché, stupidamente, si avvicinano alla fermata degli autobus. Tralascio l’assalto alla diligenza degli NCC, aggressivi e intimidatori in alcuni casi, e passo alle colpe. Colpe che si dividono equamente tra Trenitalia che solo per aver abbandonato una stazione, sempre in zona strategica, meriterebbe di ripulirla da cima a fondo e ripristinare quella vecchia che ho visto solo da fuori e che mi dicono fosse bellissima (nella sua semplicità), ed il comune. Una amministrazione che lascia in totale degrado, direttamente o indirettamente, un centro di arrivo lavorativo o turistico in quelle condizioni e che lo abbia permesso negli anni centellinando le carenze ed i vuoti, è da condannare moralmente. Il mio collega, per la cronaca, è arrivato sano e salvo. Ho pensato di proteggerlo dagli ambulanti del trasporto privato, gli ho fornito acqua (mi ero dimenticato dello squallore anche riferito al punto ristoro), e trasporto a destinazione. Milazzo comincia a farmi pena per come viene trattata; credo che diventerò poco elastico quando “incontrerò” cose che non vanno e che meriterebbero attenzioni diverse da chi di dovere. Pensavo che alcune lacune fossero solo “colore”; invece scopro solo carenze, anche gravi, che nel 2016 non dovrebbero esistere, a questi livelli. Grazie per la disponibilità.

Commenti

2 commenti

  1. Chi ha spedito la lettera o la segnalazione ha fatto non bene, benissimo. La stazione di Milazzo è una vera trappola per turisti. Ormai non la utilizzo quasi più, sia perché fuori mano sia perché ormai, a parte chi la usa obbligatoriamente per prendere il treno, non è frequentata benissimo…..anche la vigilanza diretta ormai è scarsa, anzi inesistente. Ho paura che al comune abbiano scambiato la stazione come una pattumiera, ed abbiano deciso di lasciarla marcire lontana dagli occhi e dal cuore. Se elimini anche l’accesso alla città con i treni, certi lavori di raccordo con asse viario e soldi pubblici da gettare nel cesso, siano più appetibili e facili da ottenere

    • E’ una dettagliata segnalazione. La gente difficilmente trova il tempo per scrivere, e spesso si rivolge alla Redazione per proporre argomenti da trattare. Nella maggior parte dei casi sono problemi che tutti conoscono, ma ai quali non viene data una soluzione, anche dopo anni. E allora, come questa volta, l’ennesima, si spera che il giornale pubblicando cose risapute, tranne che per chi non vorrebbe che siano segnalate, possa contribuire a dare una risoluzione! Purtroppo questo porta a ritenere che siamo noi della Redazione a inventarci le notizie: nulla di più sbagliato. Lo abbiamo detto più volte: se la gente non scrive, almeno materialmente, una lettera con tanto di indirizzo, la affranchi e la spedisca al giornale, non è detto che NON PERCEPISCA I PROBLEMI E NON NE CHIEDA A GRAN VOCE (spesso solo a noi) DI PARLARNE! Stamattina, fra le tante segnalazioni, ne è arrivata una relativa ai cani che, come al solito, amano defecare sul marciapiede. Fin qui nulla di nuovo, ma spesso sotto lo sguardo compiaciuto dei padroni che solo se c’è qualcuno nelle vicinanze si sforzano di raccogliere ciò che i loro animali hanno fatto. Il posto? Uno vale l’altro, a Milazzo. Ma questo avviene in piazza Cesare Battisti, dietro l’ex Banco di Sicilia…

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