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TINDARO ULLO E’ ARRIVATO! COMPLIMENTI, ANCHE SE NON C’E’ STATO IL RECORD!

ABBIAMO SEGUITO DA VICINO IL SUO TENTATIVO DI AVVICINARSI AL PRIMATO DI PIPPO NICOSIA, ma ci siamo resi conto che sarebbe stato difficile quando la media tenuta nei primi quattro chilometri e mezzo, coperti in un’ora, ha avuto una flessione. Ordinaria amministrazione, un calo preventivato dopo una partenza bruciante e un ritmo di ben 73 bracciate al minuto! Alla pausa per la prima alimentazione, in acqua, ne ha fatto seguito una seconda sosta, per bere, e integrare i liquidi che con il passare del tempo venivano eliminati. Dopo due ore la distanza percorsa era stata di 7.5 km; in media un chilometro ogni venti minuti, mentre quella generale si attesta a 16 minuti al chilometro, dai poco più di 13 del primo chilometro. Dai frequenti collegamenti con le barche SHARK e PREDATOR, che seguono il nuotatore milazzese e a bordo della quali ci sono le cronometriste Irene Ridolfo e Angela Mangraviti, assieme al nostro dott. Attilio Andriolo, medico della prova, veniamo a sapere che Tindaro Ullo sta incontrando qualche difficoltà. Le soste per alimentarsi indicano una non perfetta condizione fisica, e questo fatto pregiudica un risultato finale esaltante, sul quale avevamo puntato al momento della partenza avvenuta stamattina alle ore 6.50 da Vulcano. Si spera nel gioco delle correnti per recuperare il tempo perduto, e per confidare in un’agevolazione della nuotata del nostro campione. Nulla di tutto questo: le tre ore registrano un responso che non lascia spazio ad alcuna speranza di avvicinarsi al primato dell’altro milazzese, suo maestro ed allenatore: solo poco più di due chilometri. Se dovessero mutare le correnti, rimane l’obiettivo di un tempo di tutto rispetto, fortemente atteso da chi lo segue anche da casa e sapeva di questa sua impresa, ma non da parte dei nostri lettori che, fermi al nostro primo articolo, quello della mattinata, speravano anche loro nel ritocco alla migliore prestazione di sempre, vecchia di ben 31 anni! Ma questo non accade, e i minuti scorrono inesorabili, vanificando le bracciate vigorose che Tindaro imprime. Avanzamento fortemente contrastato, anche se la costa milazzese è lì, di fronte… Obiettivo, scendere sotto le otto ore. Nemmeno quello viene raggiunto, e a nulla valgono le incitazioni di Cristina Faranda, che vede il suo compagno di società lottare strenuamente ma invano, e procedere solo di poco sprecando tutte le sue energie. Al limite delle forze, arriva esausto a Milazzo, distrutto dalla fatica ma soprattutto da correnti contrarie che hanno reso impossibile il suo tentativo. Avrebbe potuto benissimo rinunciare, ma proprio nei momenti di maggiore difficoltà, durati per ore ed ore, Tindaro Ullo ha lottato stoicamente senza tuttavia coronare il suo sogno: l’obiettivo di portare a termine la traversata è riuscito, anche se il tempo, 9 ore e 55 minuti, lo penalizza fortemente! Avevamo detto che qualunque fosse stato il risultato, sarebbe stato meritevole dei nostri applausi e di tutti coloro che amano lo sport; come avevamo detto anche che a stabilire un record concorrono delle condizioni che possono favorire l’impresa. Oggi le correnti non hanno consentito al nostro nuotatore di scrivere il suo nome fra i primatisti. Ma ci hanno restituito un campione di altri tempi, che non ha voluto fermarsi nonostante le difficoltà incontrate, per non tradire la fiducia del suo allenatore, dei suoi compagni, di quanti speravano in lui… Bravo, Tindaro, sei forte lo stesso… sarà per un’altra volta! 

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