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UDC: PERCHE’ NON SI INCENTIVA LA DIFFERENZIATA?

come-disdire-il-pagamento-della-tassa-rifiuti-in-caso-di-trasferimento_58df64f15fb1fd1003861ecb93103e9cPRESENTATA UNA MOZIONE IN CUI SI FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE E SI CHIEDONO INTERVENTI CONCRETI.

Il gruppo dell’UDC (Maria Magliarditi e Rosario Piraino) presente in consiglio comunale ha indirizzato al Presidente del Consiglio Comunale di Milazzo, al Sindaco e ai consiglieri una mozione avente per oggetto “Adozione di strategie atte ad incentivare la raccolta differenziata“. L’UDC premette che “il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti costituisce un po’ per tutti i comuni una nota dolente sia per la gestione amministrativa che per le problematiche operative dello smaltimento“, ma nota anche l’inspiegabile abbandono del servizio di raccolta “porta a porta” per motivi tecnici, e non più riattivato. Cita anche la risoluzione approvata dal parlamento Europeo ricordando che tra le linee guida del “settimo programma sull’ambiente è previsto…. un divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati” entro il 2020, con chiaro riferimento a qualsiasi intenzione di volersi servire dell’inceneritore. E riportando altre direttive europee, richiama l’attenzione sulla possibilità di promuovere e incentivare le ”società di recupero e di riciclaggiofavorendo altresì la produzione di risorse scaturite dalla lavorazione dei rifiuti stessi. Nella mozione viene citato anche l’obiettivo della TARES, che è quello “di dare impulso alla commisurazione del servizio relativamente all’effettiva quantità  di rifiuti prodotta.” La mozione richiama anche la delibera di Giunta Municipale n.94 del 27/07/2015 con cui è stato adottato il Piano Finanziario Gestione Rifiuti TARI anno 2015, m sottolinea che la percentuale di raccolta differenziata era al 4.77% al 2014, e si prefiggeva di raggiungere il 15% al 31 dicembre 2015, commisurando i costi in € 7.070.000,00; ricordando che una sentenza della CORTE DEI CONTI SEZIONE GIURISDIZIONALE PER LA REGIONE LIGURIA ha condannato al risarcimento in solido gli amministratori pro tempore del Comune di RECCO (GE) per la loro “negligenza nel non perseguire gli obiettivi stabiliti dalla legge” , arrecando danno alla collettività da loro amministrata. Magliarditi e Piraino si soffermano a sottolineare i punti che permetterebbero di raggiungere livelli ottimali, quali l’ampliamento della raccolta differenziata presso strutture turistico ricettive e di ristorazione, durante il mercato settimanale, all’interno del cimitero per l’umido; nelle scuole, con la creazione di isole ecologiche, concertando la raccolta con le associazioni dei consumatori e di categoria; applicare tariffe più vantaggiose per chi effettivamente effettua la differenziata; stipulare apposita convenzione con la città di Barcellona P.G. che già dispone di un impianto CCR in località S. Andrea. 

Sollecitano la fornitura a “tutte le famiglie di contenitori riutilizzabili e di appositi manuali d’uso relativi ai giorni di conferimento e ai colori dei  contenitori da utilizzare” e convengono sul fatto che “la raccolta dei rifiuti…deve avere come obiettivo principale la diminuzione della tassazione a carico dei cittadini e allo stato non c’è altro modo migliore che puntare sulla differenziazione“… per evitare la sfiducia nelle istituzioni che porta ad una marea di ricorsi quando, a fronte di un aumento non superiore al 60% (a causa del trasporto momentaneo in altra discarica) sono state recapitate bollette con incrementi superiori al 100%.  I Consiglieri Magliarditi e Piraino CHIEDONO “che il Consiglio Comunale nell’esercizio delle sue funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo, impegni  il Sindaco e la Giunta ad attuare, in maniera decisiva, una strategia che porti in poco tempo questo comune ad allinearsi agli altri comuni che già effettuano la raccolta differenziata, adottando, quindi, tutti i correttivi necessari per un avvio rapido e deciso della raccolta differenziata, unico mezzo attualmente in grado di abbattere notevolmente i costi per questo Ente e contribuire ad avere una città più “EUROPEA” e pulita”.

  

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1 Commento

  1. Carissima Redazione, un plauso ai due consiglieri per la proposta relativa alla raccolta differenziata ma, c’è sempre un ma in questa nostra terra martoriata, volevo fare una semplice domanda. Chi si ricorda il film con Bill Murray (grandioso comico americano), “Ricomincio da capo”?
    La domanda potrà sembrare stupida, sul momento, ma ha un filo logico. La trama, brevemente, narra di un soggetto che si sveglia per giorni, lo stesso giorno, ripetutamente alla stessa ora. Un deja vu continuo. Bene la politica a Milazzo è la stessa cosa, un ripetersi di frasi dette e ridette e trite e ritrite da anni, con interpreti diversi a volte, ma che non portano a nulla, al contrario del film, nel quale il personaggio ha una sorta di catarsi e migliora come essere umano, sotto tutti i punti di vista. Ricordo gli editti dell’assessore Gitto prima e Maisano poi sul futuro della raccolta a Milazzo. Sembravamo con un piede nel futuro responsabile ed ecologicamente corretto. Son passati alcuni anni, almeno 3 (se ricordo bene) ed ancora oggi siamo nella palta (stavo usando il termine merda, ma avevo paura di offendere la sensibilità di qualcuno). Ora che dei consiglieri si muovano in questo senso fa solo piacere, ma io, da cittadino che opera in prima persona nel tenermi bidoni e bidoncini per la divisione seria della mia spazzatura, mi sento preso per i fondelli ogni volta che qualcuno, dal palazzo, butta in pasto alla pubblica opinione questa idea luminosa che in ogni parte di Italia si fa con percentuali a volte bulgare e da noi è solo una rottura di palle. Potrei dire che a Milazzo non esiste una visione imprenditoriale della spazzatura perché altrimenti i nostri amministratori capirebbero che la plastica il vetro e la carta se opportunamente selezionate possono fruttare soldi; non sanno che l’umido o biodegradabile potrebbero diventare compost o addirittura metano? Siamo ancora all’età della pietra purtroppo, le stesse che verrebbe voglia di tirare a chi penso io ogni volta che guardandomi intorno, con lattine e bottiglie di plastica in ogni dove, pensano di farci vivere in una porcilaia anziché nella nostra amata, a parole, città. A Milazzo abbiamo la proiezione politica del futuro di una farfalla, che vive mediamente un paio di giorni, ma senza la stessa medesima “passione” per la vita che la farfalla, consapevole ha. Qui siamo al gioco delle sedie, parte la musica, i giocatori ballano intorno alle sedie ed al cessare del suono chi rimane in piedi resta fregato; ecco quelli fregati siamo sempre noi. Noi che ci sentiamo in dovere di non dire no ad amici, parenti conoscenti che ad ogni tornata politica si riscoprono paladini della democrazia e del diritto, ed appena ottenuto il favore, si dimenticano, nella media, il 70% di quello promesso. Io, personalmente, ho smesso da alcuni anni, almeno 15, di fare “favori” a chi mi chiedeva voti o consensi. Probabilmente non basta, probabilmente bisogna essere attivi anche sul territorio e “picchiare” come tanti Pasquino, i potenti di turno e ricordargli che se stanno li non è per diritto divino, ma per farci vivere meglio. Vediamo quando questa rivoluzione culturale prenderà corpo a Milazzo; conoscendo le tradizione da bradipo di razza dei milazzesi doc, credo che siamo ancora lontani, lontanissimi dal traguardo. In attesa, buona serata.

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