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SEI UN INGEGNERE? TI ASSUMO PER 600 EURO AL MESE.

IL COMMENTO ALLA NOTIZIA E’ STATO PUBBLICATO DA ILFATTOQUOTIDIANO.IT. NOI DI TERMINAL AGGIUNGIAMO QUALCOSA SULLA QUALE IL QUOTIDIANO NON SI SOFFERMA…

” Cercasi ingegnere civile laureato a pieni voti, che parli tedesco e inglese, capace di interagire con i progettisti e i clienti e disponibile a lavorare all’estero. Compenso: 600 euro al mese più i ticket restaurant. È l’annuncio pubblicato dal Gruppo Dimensione di Grugliasco, in provincia di Torino. Un’azienda con un fatturato di 50 milioni l’anno specializzata in servizi ospedalieri. La foto dell’inserzione, postata in rete, ha scatenato un’ondata di proteste sui social network, ma la società si difende: “E’ uno stage d’ingresso di sei mesi, che può essere convertito poi in apprendistato”. Particolare che nell’annuncio non era specificato. Il gruppo, che collabora con istituzioni internazionali come il Cern, per quest’anno prevede 15 assunzioni.

Su Facebook il post è stato condiviso più di mille volte, con relativi commenti degli utenti irritati dalla mancanza di rispetto nei confronti un lavoro di responsabilità retribuito con “600 euro netti al mese e ticket restaurant per ogni giorno lavorato. Mauro Gatti, consigliere di amministrazione del gruppo, ha fatto sapere che “l’azienda ha 160 dipendenti, oltre il 90% ha un contratto a tempo indeterminato”. E ha aggiunto anche che le modalità dell’annuncio erano nel “pieno rispetto della normativa di legge nazionale e regionale”: quello che si offriva era infatti uno stage. Ma la parola “stage” non veniva mai menzionata.

Ora la pagina web della sezione “Lavora con noi” è stata aggiornata, ma le foto dell’annuncio su carta restano. Fra l’altro, sul sito web vengono forniti ulteriori dettagli circa le competenze richieste: “Background tecnico e predisposizione al lavoro di gruppo”, quindi una certa esperienza e la “capacità di interagire con autonomia nei confronti dei progettisti, dei capi-tecnici e di clienti e fornitori”. “. 

Fin qui il commento del Fatto! Ma noi abbiamo da aggiungere qualcosa, che ci porta, inevitabilmente, nel politico. E’ di qualche giorno fa la diffusione dei dati sull’occupazione, che l’ISTAT dà in crescita rispetto al mese scorso e allo stesso mese dell’anno precedente. Naturalmente i dati ISTAT, rilevati tramite l’indagine sulle forze lavoro, tengono conto solo delle risposte fornite dal campione estratto. I nominativi vengono contattati dai rilevatori e devono sottoporsi alla compilazione di un questionario. Nel questionario non compare la domanda “Quanto percepisci al mese” o l’altra, sicuramente più concreta “Riesci a vivere (proprio vivere, non SOPRAVVIVERE) con la cifra che percepisci mensilmente?“. Ce ne potrebbe essere un’altra, ma l’ISTAT non la pone: “L’importo che percepisci è lo stesso di quello dichiarato in busta paga?“. Ma siccome si andrebbero a toccare tasti dolenti, perchè sappiamo benissimo che milioni di persone sono costrette ad accettare cifre inferiori rispetto a quelle dichiarate, meglio chiudere prima l’intervista e fornire al Governo i dati che si aspetta, dopo anni di impegno e di fatica: in Italia lavorano sempre più persone, la disoccupazione la stiamo debellando, il lavoro è il futuro. Se poi queste persone vengano sfruttate, o percepiscano stipendi da miseria, e accettino di far qualcosa per non sentirsi inutili, non è dato saperlo! Ogni tanto però spuntano proposte di assunzione in cui le cifre vengono rese pubbliche. E assieme alle cifre, anche le competenze che un giovane deve possedere. Ed allora ci rendiamo conto che qualcosa proprio non va… In ogni caso, che fare? Prendere o lasciare? Sì, ci sono stati migliaia di commenti irritati e disgustati. Ma voi pensate che non si trovino ingegneri disposti ad accettare per quella cifra? E così facendo le aziende (ormai è la logica del profitto a favore degli imprenditori che comanda…) offriranno sempre cifre più basse, perchè sanno che se tu non accetti, ci sarà un altro disposto a prendere il tuo posto, per necessità! Anche se continuerà ad essere mantenuto dai genitori (ma per quanto?). Per i lavori meno specialistici, si ricorrerà ai cittadini stranieri, che si accontentano di qualsiasi cifra, pur di vivere! Chiaro il concetto? E piano piano si arriverà alla sostituzione della mano d’opera locale con quella IMPORTATA!!! E il governo sarà contento perchè, fra qualche anno, non ci sarà più disoccupazione. Ma sarà sempre più difficile che i giovani possano formare famiglia, se non ci sarà una sicurezza occupazionale: altro che bonus bebè! 

NB: TERMINAL è l’organo di informazione dell’Associazione Provinciale Statistici di Messina, e queste nostre “previsioni” hanno dato sempre fastidio ai politici, proprio perchè facilmente verificabili nel medio termine! 

Commenti

1 Commento

  1. schifato e deluso

    Mi chiedo come mai questo tipo di lavoro non lo accettino personaggi come i figli dei nostri ministri e deputati, ai quali “spetta” il posto fisso,magari pagato dai soliti cristi o crasti di contribuenti italiani.Ora mi spiego come mai il portaborse giuslavorista Martone della ministra Fornero,(che ancora oggi viene invitato come esperto in famose trasmissioni televisive), ancora oggi si permetta di definire schizzinosi tutti quei laureati che “si schifiano” delle offerte di lavoro proposte nel nostro beneamato Paese! Lui e quelli come lui,però parlano dal pulpito di lavori che gli sono piovuti dal cielo o perché fanno parte di una casta di prediletti da qualche dio che li ha premiati per fottere il prossimo! Scusate ma mi incazzo facilmente quando penso che ho mandato inutilmente i miei figli all”università, sacrificandoli ad anni di studio, di sacrifici e anche di improperi che ho loro rivolto ogni volta che gli passava per la mente di cedere le armi,e cercando di educarli al senso della cultura,del rispetto delle leggi e della morale civile. Mi mordo le mani se penso che potevo educarli al culto della politica cialtrona, dei miti televisivi, della delinquenza che tutti i giorni vediamo premiata in ogni manifestazione di questa bastarda società che costringe i nostri figli migliori ad espatriare per avere lavori dignitosi e giustamente retribuiti! Bene,continuiamo così, teniamoci il peggio che questa società sta attirando sempre di più e così come tanti lemming che in massa si suicidano,diamo il colpo di grazia a questa nazione che si merita solo il disprezzo che giustamente offrono coloro che rifiutano offerte di lavoro offensive e degradanti come quelle dell’annuncio di cui si parla nell’articolo.Mi piacerebbe vedere l’alba del giorno in cui,stanchi delle mascalzonate che subiamo quotidianamente,saremo finalmente artefici del nostro destino,facendo sì che una vera rivoluzione culturale punisca con veri “campi di rieducazione” di maoista memoria, tutti coloro che mirano ad impoverire la società, anche con offerte di schiavismo ed elemosine da terzo mondo.

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