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VENDITORI DI SOGNI IN UNA CITTA’ CHE NON SI SVEGLIA!

milazzo-castelloIN AUMENTO I SOSTENITORI DEL “FRONTE DEL NO”, INDISPENSABILI PER NON FARE DECOLLARE QUALSIASI CITTA’

di CARLO BONANZINGA

Non ci sono soltanto i predicatori del fondamentalismo islamico che assicurano il paradiso (popolato da giovani e belle verginelle) ai musulmani sunniti purché si facciano esplodere sulle pubbliche piazze; ci sono anche quelli cristiani e nostrani che, sfogliando il libro dei sogni, vogliono convincerci che esistono situazioni paradisiache alla nostra portata. Trattasi di esperti operatori turistici che ci parlano di progetti di sviluppo, di crocerismo, di riqualificazione del castello, di spiagge caraibiche ma anche di predicatori che, avendo “il pallino” per la politica, per guadagnare prestigio e visibilità, esordiscono (casualmente nel periodo elettorale) col dire che “amano perdutamente la loro città” col vano intento di far scappare qualche lacrimuccia alla sempre più sparuta schiera di uditori. Trucchi del mestiere ormai demodé che insieme al continuo ricorso alle metafore (ora di moda) dimostrano, qualora ce ne fosse bisogno, la loro totale inconcludenza. Inconcludenza e sterile retorica che rappresentano un buon terreno fertile per l’ironia, la satira ed il sarcasmo, soprattutto quando, dopo aver dormito e sognato, suona l’odiata sveglia mattutina che ci riporta alla realtà. E la realtà è che tutte le amministrazioni comunali delle varie colorazioni politiche che si sono succedute da circa 20 anni hanno fatto, senza ombra di dubbio, poco o nulla per il territorio. La città è sempre più degradata, sporca e desolante e non induce il forestiero a soggiornarvi se non lo stretto necessario. La presenza del turista è percepita spesso come un problema o un fastidio , manca quel tipo di accoglienza che i romagnoli o i liguri riservano ai loro ospiti ; non c’è alcun rispetto ed in piena stagione balneare si vedono gironzolare sulle spiagge cani e padroni. Il traffico caotico ed indisciplinato , l’assenza di controlli e di sanzioni, una stazione ferroviaria tipo far west e tutte le altre “criticità” della zona ben notiziate dalla Gazzetta del Sud,  non destano dunque molto entusiasmo  nel turista pur in presenza di una natura di incomparabile bellezza. Questi sono i fatti, ciò che si vede, ma non solo, si assiste al paradosso che tra i precitati predicatori  si è creato un solido “Fronte del No” a tutto, ci si oppone alla creazione della Riserva Marina in quanto non prioritaria ad altre urgenze, ci si oppone ai prospettati collegamenti marittimi con il continente per non congestionare il traffico cittadino, ci si oppone alla costruzione di una bretella di collegamento porto-asse viario per non cementificare ulteriormente le zone agricole circostanti, si dice no al termovalorizzatore (ce ne sono tanti nel nord Italia e non inquinano, l’inceneritore di Vienna è dietro la cattedrale, questi impianti funzionano se preceduti da un efficiente sistema di raccolta differenziata!), ci si lamenta dei Centri Commerciali che portano lavoro e stimolano la concorrenza, si dice no a quella vecchia idea (vecchia ormai da 50 anni!) di costruire un aeroporto nel comprensorio mamertino in quanto considerato “zona ad alto rischio ambientale”, si dice no a tutto . Si cerca di riesumare il progetto di riqualificazione del Ponente con l’accortezza di “evitare gli errori del passato” (ci vorrebbe Crozza !!!) che tradotto dal politichese vuol dire altri Tavoli rotondi, altre concertazioni, altri incarichi di collaborazione ad architetti, ingegneri, geometri, esperti vari e dunque altro spreco di danaro pubblico ( i Fondi europei sono denaro pubblico!!) quando la soluzione più semplice e veloce sarebbe quella suggerita dai nostri nipotini che frequentano la 5 elementare, cioè  “copiare” il modello di Calderà  con l’aggiunta della piantumazione di specie arboree compatibile con l’ambiente marino. Non chiacchiere dunque ma fatti. E’ vero che “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, ma attraversiamolo questo mare, mettiamo da parte il Libro dei Sogni, accendiamo i motori a questa nave, mettiamola in condizione di attraversare il mare e di raggiungere il resto della flotta! 

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