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VIABILITA’: IL LUPO PERDE IL PELO…

LUNGOMAREDUE FOTO SCATTATE DA UN LETTORE, CHE NON ESITA A MANDARCI ANCHE LE TARGHE DEI VEICOLI I CUI PROPRIETARI HANNO SFACCIATAMENTE FATTO A MENO DI OSSERVARE IL CODICE DELLA STRADA. MANDANDO A QUEL PAESE LO STESSO LETTORE – FOTOGRAFO! 

Siamo alle solite! Gli abituali, irriducibili indisciplinati, quelli che mettono a repentaglio la vita altrui, complice un “sistema” poco incisivo, continuano ad attraversare le strisce pedonali in Marina Garibaldi, per passare dalla corsia di monte a quella di mare, o viceversa. Ieri pomeriggio, in corrispondenza alla immissione della Via Matteo Nardi, l’ennesimo spavaldo attraversa le strisce e si ferma trovandosi la mia vettura che, incolonnata, procedeva nel normale senso di marcia impedendogli il completamento della bravata. Mi sono fermato, gli ho fatto cenno di recedere da quell’insano proposito; mi ha mandato al diavolo, senza vergogna alcuna, come sempre accade. Chi ha torto protesta; di scusarsi non se ne parla proprio.

Ho fatto marcia indietro quanto poteva bastare; l’ho lasciato passare e l’ho fotografato. Certo nella convulsione lo scatto non è dei migliori ma fa capire perfettamente che quella macchina proviene dalla corsia di monte. Cosa fare? Tutti sanno, tutti vedono, ma la situazione resta allo stato di sempre. I suggerimenti è come se fossero aria fritta perché non giustamente interpretati; perché non si vuole ammettere che la situazione impone i rimedi SUGGERITI, sicuramente condivisibili ed, ancor più, attuabilissimi con i fatidici “quattro soldi”.IMPALLOMENIù+

Torniamo, quindi a fare pressante appello a chi di dovere perché superi le proprie scelte ed accetti di condividere i suggerimenti. Sarebbe atto di vera umiltà e di condivisione democratica della gestione della “cosa” pubblica. “Pubblica” perché non appartiene ad alcuno in particolare ma a tutti noi (loro compresi). Ignorare non è un rimedio praticabile ancora per lungo tempo; come non giova abbandonare i punti nevralgici della Città alla mercè di chi ormai si è convinto di poter fare il proprio comodo. La seconda foto (scattata pochi minuti dopo la prima) ritrae gente parcheggiata al centro della corsia che da Piazza Roma porta verso Capo Milazzo. Il commento sta nella foto stessa; io ho dovuto scavalcare il cordolo per poter proseguire e come me quelli che mi seguivano. E tanto dovrebbe bastare, sperando che non abbia ragione Bobby Solo che urla – ma per amore –  “Non c’è più niente da fare”!

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