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VIAGGIO SULL’ASSE VIARIO … 1^ puntata

8 nov, 2015 002

INIZIAMO UN VIAGGIO PARTENDO DA PIAZZA XXV APRILE… UNA VOLTA GIUNTI ALLA FINE, TORNEREMO INDIETRO… ECCO COSA ABBIAMO NOTATO.

Non siamo turisti che rientrano dalle vacanze e ripercorrono a ritroso la strada dell’andata. Anche perchè, mancando una indicazione, specie per chi dal centro deve immettersi sull’asse viario, verrebbe difficoltoso trovare la stessa strada una volta giunti a Milazzo. Diciamo subito che la cartellonistica è un po’ vecchiotta, come pure i navigatori satellitari che indirizzano l’automobilista in un dedalo di strade che nessuno percorre più per raggiungere l’autostrada. E allora partiamo dalla Piazza XXV Aprile, dopo aver percorso la via San Giovanni, provenienti dalla rotatoria del porto, superati altri due, anzi tre incroci, girato attorno alla stessa piazza / parcheggio che non è segnalato per chi arriva e deve raggiungere il porto, e  scansando il cassonetto giallo che si trova in piena curva, di fronte alla pescheria prima di accedere sull’asse viario. Una corsa fino al semaforo, attenti a non venire investiti dalle auto che provengono dal senso opposto, nonostante la doppia striscia continua, e che abbordano la curva come se fosse una parabolica! Semaforo… Ma funziona o no? Un lampeggio che avevamo anche trovato all’arrivo, quindi è malattia cronica se anche dal lato opposto è lo stesso: solidarietà tutta milazzese, che comunque serve solo a creare confusione e situazioni di pericolo. Non bastava il solito questuante in mezzo alla strada, che si destreggia  abilmente fra le auto incolonnate senza rimediare un solo centesimo! L’erba alta che arricchisce il verde pubblico che accompagnava i pedoni e gli automobilisti per tutto il marciapiede è stata tagliata, ma sta rispuntando. Evidentemente le piogge dei giorni scorsi hanno contribuito ad irrorare abbondantemente quella risparmiata dal tagliaerba degli operai, che in un paio di giorni hanno fatto un lavoro meticoloso e certosino. Tale operazione ha consentito di mettere a nudo e rendere visibile un tombino, poco prima del distributore carburanti, all’interno del quale ci sono i fili dell’illuminazione stradale. Manca il chiusino in ghisa, chissà che fine ha fatto. Scommettiamo che l’hanno asportato i soliti ignoti per tirare fuori i cavi di rame? Anche se qualcuno che dovrebbe provvedere a ripristinare la copertura dovesse temere un nuovo furto, può ricorrere sempre ad uno in cemento. O è meglio che qualcuno, distratto, cada lì dentro? Il pericolo è gravissimo… E abbiamo percorso solo un paio di centinaia di metri… chissà cosa viene dopo. Non perdetevi il seguito di questo spettacolare viaggio sull’asse viario. Altro che Odissea nello spazio!

(fine della prima puntata)

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