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15 luglio, ore 19, RIAPRONO I GIARDINI DI VILLA VACCARINO

PRESENTAZIONE DEI “GIARDINI DI VILLA VACCARINO” ALLA CITTA’ di Milazzo, questo dice l’invito che riproduce l’immagine della Villa liberty, con ai lati lo stemma della città di Milazzo ed il logo dello Studio Legale Isgrò. Un evento atteso che ha fatto scatenare comunque feroci critiche sull’operato del Comune, avanzando dubbi sul reale utilizzo dei Giardini da parte del privato che sta sobbarcandosi spese consistenti per la cura del verde; e agitando i sonni di quanti, per anni disattenti alle vicende di casa nostra e incapaci di formulare proposte sul futuro utilizzo della Villa, reclamano a gran voce la restituzione del bene ai cittadini! Vorremmo saperne di più anche noi, onestamente. E in attesa di conoscere le versioni ufficiali dell’operazione, ci soffermiamo per un istante a guardare a destra nell’invito: lo stemma dello studio legale, con la bilancia perfettamente in linea, quasi ci trovassimo a FORUM, e i cui piatti dovranno pendere PRO o CONTRO la decisione di affidare la cura del verde ad un privato.

Ma chi dovrà far pendere la bilancia? Non certo gli spettatori di FORUM, sempre per ricordare la celebre trasmissione televisiva che ancora oggi propone e propina fatti di vita quotidiana che possono avere riscontro nella realtà.

Secondo noi, i risultati! E i risultati sono quelli che arrideranno, se positivi, alla città di Milazzo. Mentre, se dovessero essere negativi in termini di riscontri, sarà solo il privato a fare i conti con un investimento sbagliato. Non vogliamo avventurarci nel campo dell’avvocato Vincenzo Isgrò, patron della scommessa di adottare un verde che è sembrato scomodo a tutti, quasi fosse una maglietta della Lega! Dal punto legale, intendiamo! Quindi non siamo in grado di dare un giudizio, se non vediamo i fatti e se non valuteremo la loro evoluzione! Conosciamo da decenni l’avvocato Isgrò, e vi possiamo assicurare che il fatto stesso di avere puntato su un pezzo di storia della città per valorizzare la stessa città ci trova d’accordo!

Quanti come lui a Milazzo? Pochi, credeteci: anche la nostra “avventura” nella chiesa di S. Rocco viene giornalmente apprezzata, ma all’inizio nessuno avrebbe scommesso un solo centesimo. E lo stesso Massimo Tricamo, che con la sua passione ha restituito alla città ed alla cultura un vecchio carcere facendolo diventare un museo potrebbe essere scomodo. Così come scomoda è Siciliantica, che punta alla valorizzazione del patrimonio archeologico. E scomodi sono tutti gli altri che, puntando sulla loro passione e sulla voglia di fare qualcosa di concreto in una città che da secoli è immersa nel letargo, propongono o si attivano per il bene comune. In fin dei conti, nessuno si sognò di criticare l’operato del magnate indiano “Comeminkiasikiama” che avrebbe voluto la villa per farne una sua residenza in cambio di un aeroporto esistito forse nella sua mente.

Il nostro timore è che il vecchio giardino, che sorgeva proprio sotto il quartiere degli Spagnoli, adibito fra l’altro a “luogo dei supplizi per criminali comuni e militari” (come scrive il Micale) possa essere utilizzato come scenario per film degli orrori. E sapete perchè? Perchè al suo interno, secondo una credenza popolare che si va sempre più dissolvendo, vagavano ombre e voci dei giustiziati. Un luogo pieno di spiriti, insomma! Al punto che in passato si facevano le “scute“, ossia dei riti quasi pagani riferiti (sempre secondo il Micale) al futuro di eventi e di persone!

Magari qualcuno tra i più accaniti oppositori alla gestione del verde (non salviniano, ripetiamo) della Villa crede che lo studio Isgrò possa conoscere il futuro, proprio di tutti, senza avere la palla di vetro? E se da quelle scute o dal suo futuro rapporto con spiriti, fantasmini e ombre vaganti, monache e preti, vecchi pirati e mariuoli con le teste mozzate il nostro amico avvocato possa ottenere, in confidenza, la mappa del tesoro, nascosto nella villa?

Buon per lui, diciamo noi!

Il tesoro la città lo ha trovato già, grazie all’impegno dello studio legale Isgrò, che si è sobbarcato oneri economici consistenti per far tornare agli antichi splendori il giardino.

Che non sarà mai come i giardini pensili di Babilonia, fra le meraviglie del mondo dell’antichità, o come quelli fiorentini di Boboli, nè tanto meno come la reggia di Versailles. Ma sarà un angolo di verde stupendo in una città soffocata dall’inquinamento e dal cemento, e solo grazie alla costanza ed all’impegno dei collaboratori dello studio legale potrà essere visibile e visitabile.

Solo dopo sarà lecito esprimere un giudizio, onesto e obiettivo.

Ma se lo aveste avuto voi cosa avreste fatto? NO, NON RISPONDETE SUBITO: prima di conoscere la risposta, un’altra domanda: MA VOI LO AVRESTE MAI RICHIESTO? Certamente no. Però criticare chi lo ha richiesto, quello sì, è lo sport migliore che ci riempie di medaglie se ci fossero dei campionati appositi! 

(la foto in alto non è riferita ai giardini di Villa Vaccarino, ma ad un parco in Olanda… eppure, quasi quasi…)

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