Come abbiamo già scritto, venerdì 31 gennaio alle 17.30, presso il salone del Carmine, sarà commentato il libro su Giovanni PASCOLI del prof. Rando. A tal proposito, visto che si parlerà di Pascoli, vi ricordate questi versi: «O cavallina, cavallina storna, tu che portavi colui chi non ritorna»?
Questa poesia ha emozionato milioni di persone perché qui c’è una delle cose più commoventi mai scritte. E non sto parlando della morte del padre.
La storia la conoscete tutti: è notte fonda, una mamma dorme tranquilla con i suoi bambini. Quando a un tratto il cancello si spalanca e irrompe una cavalla che corre e non ha più la forza per andare avanti, ma continua a correre e a nitrire fino a quando non sveglia l’intera casa. Sulla sua groppa c’è un uomo in fin di vita:
«lo riportavi tra il morir del sole, perché udissimo noi le sue parole»
Quell’uomo era Ruggero Pascoli, il padre del poeta, un uomo gentile, generoso, ammazzato a tradimento da chi voleva la sua terra!
«O cavallina, cavallina storna, che portavi colui che non ritorna; lo so, lo so, che tu l’amavi forte! Con lui c’eri tu sola e la sua morte.»
Perché l’amicizia è questo, l’amore è questo: restare insieme fino alla fine.
Commossa e straziata la madre di Pascoli abbraccia la cavalla. E la cavalla poggia il suo muso su di lei per consolarla!
«Tu l’hai veduto l’uomo che l’uccise» la supplica, «esso t’è qui nelle pupille fise. Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome. E tu fa cenno. Dio t’insegni, come. Mia madre alzò nel gran silenzio un dito: disse un nome… Sonò alto un nitrito.»
Ecco, questo è il momento più toccante di tutta la letteratura, è il momento più toccante di sempre! Non le parole d’amore o le lacrime appassionate della donna, ma il momento in cui la donna e la cavalla si guardano negli occhi. Semplicemente si guardano.
E in quel momento accade qualcosa di straordinario: la cavalla intende le parole della sua padrona! Perché l’amore è l’unica cosa in grado di unire due esseri tanto diversi.
Ecco cosa vi sta dicendo Pascoli! Si sente bene soltanto con il cuore.
Volete sapere cos’è l’amore? Vi basta guardare gli occhi di un cane per capirlo! O di un gatto. O di un cavallo.
Un animale ti sa ascoltare, e sa persino leggere. Non i libri, quelli sono capaci tutti. Sa leggere il cuore dell’uomo. E se gli dai il tuo cuore, lui ti darà il suo.
Di quante persone si può dire lo stesso?
Guendalina Middei
Commenti