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“AL TONO QUEI DISSUASORI NON SERVONO A NIENTE, SOLO UNO SPRECO DI SOLDI! COME LE TELECAMERE!”

ORMAI QUALSIASI INIZIATIVA VIENE CONTESTATA, E I SOLITI INCIVILI IRRISPETTOSI DELLA SEGNALETICA SONO LASCIATI LIBERI DI FARE QUEL CHE RITENGONO OPPORTUNO. E’ IL CASO DEI DISSUASORI DI VELOCITA’ PIAZZATI AL TONO. IL BELLO CHE ANCHE NOI DI TERMINAL DOBBIAMO PRENDERCI LA NOSTRA DOSE DI RIMPROVERO, PER AVERE AVVISATO CHE “AL TONO SI FA SUL SERIO!”. MA QUALE SERIO… QUEI DISSUASORI NON SERVONO A NIENTE! ECCO UNA LETTERA FIRMATA ARRIVATA IN DIREZIONE…

Egr. Signor Direttore di Terminal

Ho letto piacevolmente l’articolo da Voi pubblicato il 7 marzo scorso a proposito della installazione dei dossi artificiali lungo la Via Tono, per i quali avete speso fiumi di inchiostro (si sarebbe detto in altri tempi), ma ritengo si sia messa troppa enfasi già nel titolo. “MILAZZO, AL TONO SI FA SUL SERIO !”.

E’ proprio l’aggettivo “serio” che mi sembra eccessivo a giudicare da quella che è la realtà dei fatti obiettivamente riscontrabile su quella strada della quale ben conosciamo la pericolosità. E se ciò che è dato vedere a cantiere dismesso vuole essere il risultato del progetto di messa in sicurezza della Via Tono. Le assicuro che abbiamo proprio fatto la figura dei miserabili. Su quasi due chilometri di strada sono stati installati SOLO DUE dissuasori di velocità.Ma a chi vogliamo far ridere o a chi vogliono prendere per i fondelli in un  ambito di tutto rispetto che attiene alla sicurezza di tutti. Innanzi tutto il cartello che presegnala la presenza di dossi artificiali, installato in corrispondenza alla Grotta Polifemo è un cartello fuori norma, installato ad arte in epoche assai antecedenti alla vera installazione dei dissuasori; è fatiscente, arrugginito ed è un cartello di “pericolo generico”con fondo nero  con una prescrizione sottostante illeggibile. Dissimile in tutto rispetto ai nuovi cartelli  installati contestualmente a dossi. In ogni caso per i tempi passati fu un cartello “fasullo” che indicava dossi che, di fatto, mai sono esistiti in tutta la Via Tono. In buona sostanza una presa in giro vera e propria ed una sorta di fac-simile delle tante telecamere finte installate un po’ dappertutto. Da questa furbata assurda ed inconcepibile e dalla foto di apertura di questo commento, si intuisce con quanto interesse sia stata realizzata l’attuale installazione dei dissuasori, fino a lesinare un nuovo cartello premonitore invece di sfruttarne uno assolutamente atipico per lo scopo. Manca anche il cartello “attenzione serie di dossi”, dovuto quando i dissuasori sono in sequenza uno dopo l’altro.

Ma più importante è la visione assai limitata e restrittiva di ritenere che solo due di questi “salva-vita”, posizionati a distanze abissali l’uno dall’altro, possano essere esaustivi per evitare gli eccessi di velocità. Intanto, a mio parere, il primo di essi doveva essere posizionato – quale presidio monitorio – proprio all’inizio della Via Tono  (al civico n. 2) per fare significativamente comprendere che da quel punto in avanti si accedeva ad una zona “protetta” perché con particolari caratteristiche di traffico veicolare e pedonale.

Ora chiarisco le mie perplessità con alcune precisazioni: la via Tono a partire dalla biglietteria del Campo Sportivo è lunga complessivamente circa 1600 metri; il primo dosso è a mt 500 dal primo tratto veloce che parte dall’inizio del campo di calcio; il secondo è a mt 400; e da quest’ultimo,fino all’ingresso della Piazza della ‘Ngonia, non vi sono altri dossi e la distanza è di 700 mt.

Ne deriva che: il lungo tratto di rettilineo precedente il primo dosso (a partire dalla biglietteria del Campo Sportivo); il tratto compreso fra il primo ed il secondo dosso ed il tratto finale  fino alla Piazza,  sono tratti talmente lunghi da consentire la ripresa di velocità anche elevatissime a chi si cimenta come fosse in formula 1 (scriveva Terminal). Un abitante del luogo al quale ho chiesto se fosse contendo dei dossi mi rispose adirato: “Ma chi va dicennu, non cunchiudemmu nenti cu sti ddu cosi misi a testa di cavulu, i machini ‘ccà passunu ‘u stissu comu a prima e si ndi futtunu. Ndi visti du suli e c’ann’affari? Ci nni vulissuru centu. Bbì salutu.”

Ecco quindi vanificato lo scopo che era quello di “costringere” a tutti i costi a mantenere velocità moderate. Censurabile, inoltre, che davanti o a ridosso del complesso edilizio La Tonnara, laddove in estate stazionano “grappoli” di ragazzi moto-dotati, villeggianti, nuotatori abituali e quant’altro (un vero caos), non si sia ravvisata la necessità di obbligare al rallentamento tutti i maleducati che dei due miseri dossi se ne impipano alla grande.

Ecco un’altra opera mal realizzata e quindi inutile perché non risponde alle aspettative e consente –comunque- le alte velocità perpetuando i rischi. Si è cercato, dopo lunghe estenuanti attese ed articoli giornalistici, di tamponare una “falla” ma gli esiti non sembrano quelli sperati e facciamo ancora acqua da tutte le parti.

Mi si può dire che  si tratta di cattiva educazione stradale e posso convenirne ma che ci siano i maleducati incancreniti ed irrecuperabili non è novità, anzi è routine per cui sarebbe stata scelta saggia quella di procedere in modo diverso predisponendo un sistema di dissuasione idoneo e non ridotto ai minimi termini, anche  attingendo a quel buon senso che in questo caso è proprio venuto meno. E sono venuti meno anche quei controlli, che di norma vanno introdotti proprio per saggiare la bontà dell’opera realizzata,  al fine di trarre feedback per i correttivi eventuali. Ma chi dovrebbe farlo questo feedback….?

Un vigile non si è mai visto ed ancora, fra un dosso e l’altro, si vedono sfrecciare veicoli a velocità sostenuta. Così installati non sono dossi “riparatori” ma “liberatori” visto che nulla è cambiato. Peccato, alla fin fine si potevano risparmiare questi soldi!

La segnaletica non si elargisce col contagocce o sotto la spinta

giornalistica; non è una facoltà ma un obbligo e deve essere  installata secondo le regole dettate dal Codice della Strada che addirittura su tale argomento suggerisce: ”laddove necessario eventualmente rinforzata”, appellandosi proprio al buon senso appena evocato che qui, a Milazzo, pare non sia molto familiare.

Questo è il mio personale parere sulla installazione che ritengo lacunosa e, al momento, incompleta. Se altri dossi sono in pectore non mi è dato sapere e se del caso farò ammenda per non avere avuto la pazienza di attendere un completamento che, se non è stato realizzato contestualmente alla prima installazione, non vedo perché si dovrebbe realizzarlo successivamente. Sperare, comunque, non nuoce !

Grazie per lo spazio e cordialità.

LETTERA FIRMATA

RISPOSTA IMMEDIATA: Caro amico lettore, anche noi siamo dello stesso avviso. Avevamo esultato forse con anticipo, appena abbiamo ricevuto la foto che mostrava un operaio addetto alla segnaletica che stava installando dei dissuasori, i cosiddetti DOSSI. Abbiamo avuto lo scoop in tempo reale, gli altri si sono accodati, ma abbiamo anche avuto la prima presa di posizione e una contestazione in diretta, sull’illegalità di quei dossi.

Lei mi dice che due sembrano pochi; e sono stati definiti illegali, perchè il Codice non li prevede in quanto limitativi dei servizi di emergenza.

Provi ad immaginare se ne avessero messi di più… Apriti cielo!

Ed allora? Non facciamo nulla in questa città. dove c’è chi la vuole cruda e chi la vuole cotta? Dove da anni abbiamo le telecamere che non servono a nulla, perchè non funzionano? Dove qualsiasi iniziativa viene contestata perchè quello è l’unico modo per contestare l’operato di un’Amministrazione che non vediamo l’ora che vada a casa?

Ma, da giornale libero e non di parte, e quel che abbiamo scritto in più di dieci anni è la prova lampante che siamo con i cittadini e non con il potere (ammesso che chi sieda nel palazzo gestisca il potere…), credete veramente che sia facile amministrare una città come questa, dove ognuno fa quel che crede opportuno? Dove nell’occhio del ciclone ci sono sempre i soliti Vigili il cui numero si affievolisce ogni giorno di più, e non si trovano rincalzi per motivi che tutti conoscono e che nessuno osa dire apertamente? Dove l’Assessore all’Ambiente deve lottare con gli incivili che vanificano il lavoro di ditte che costano milioni di euro l’anno? Dove … dove… dove…?

Avevamo una soluzione, fin dal 2009: L’ESERCITO!

Chiamate l’esercito, con due militari in giro per le strade ad affiancare un vigile, per riportare l’ordine e il rispetto delle leggi. Inutile mettere una macchina del Comando di Polizia Municipale con TRE PERSONE A BORDO a sorvegliare che in piazza XXV Aprile non venga il solito MARIANO a vendere i suoi prodotti, tanto lo sapete benissimo che appena i vigili vanno via, lui arriva. In fin dei conti, non sta ammazzando nessuno, e le persone che lo aspettano per fare la spesa fanno il tifo per lui.

Come? Viola le leggi?

Non è il solo, e lo sapete benissimo, ma nei confronti degli altri trasgressori delle leggi vigenti, almeno in questa città, non ci sono nè posti di blocco nè tanto meno semplici richiami… In via Crispi, ad esempio, non si riesce a circolare perchè le auto parcheggiano a spina di pesce, e impediscono il transito ai mezzi pesanti che devono immettersi sul lungomare e che urtano con i rami degli alberi. Ed in via Giorgio Rizzo? E le ordinanze alle quali non è dato seguito, come la via col. Bertè che da tre anni attende l’inversione del senso di marcia? E la via Nino Ryolo, nella quale i pedoni devono litigare con le auto per potere transitare…

Avrei voluto dare una risposta breve, caro amico lettore, ma come vede l’appetito vien mangiando, e così mi son lasciato prendere la mano. Non pensi che abbia in mente di candidarmi, come da più parti qualcuno mi suggerisce. Lasciamolo fare ad altri, a chi la politica la fa per professione e non per passione: io la faccio da oltre cinquant’anni per passione, cercando di usare la massima obiettività, e questo giornale è la prova evidente che siamo aperti a tutti e ospitiamo tutti.

Tornando alla mia risposta ed alla sua lettera, nè io nè lei risolveremo nulla, e non è detto che fra un anno avremo un’amministrazione migliore. Mi auguro solo che sia più competente, e non si lasci vincere dall’improvvisazione. Una cosa è certa: noi non faremo sconti a nessuno. Se ci segue da anni sa benissimo che il nostro pregio (o difetto) è quello di rompere i coglioni!

La saluto cordialmente!   

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