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ALBUM DEI RICORDI… LA GUERRA DI PIERO

di Nello PRINCIPATO

Vi volevo raccontare la storia di un amico, un milazzese, costretto ad emigrare all’età di 14 anni e che dopo tanto tribolare si è conquistato una posizione di prestigio nel milanese. Pietro (Piero per gli amici) Lo Presti, secondogenito di una famiglia di 5 persone.

Il padre Francesco (Ciccio) Lo Presti, aveva negli anni 60 e 70 un avviato commercio di frutta e verdura all’ingrosso esportando principalmente nelle isole Eolie, insieme al fratello Giacomo titolare di un’attività analoga. La mamma, la signora Antonina Martino, era di origine eoliana, di Lipari precisamente, discendente da una famiglia dedita per lo più alla panificazione. I fratelli Lo Presti, Luciano il maggiore e Piero, dopo la scuola aiutavano il padre nell’attività, ritagliandosi anche del tempo per lo sport, Luciano nella pallavolo e Piero, mio compagno di scuola, nel basket, e con lui abbiamo dapprima iniziato con il GS Sacro Cuore di Don Peppino Cutropia, per passare in blocco successivamente alla Libertas Ferrara, e partecipando ai campionati giovanili; e Piero, ottimo cestista e buon tiratore, aveva sicuramente un futuro davanti.

Una famiglia tranquilla, agiata, con casa di proprietà, e con l’ultimogenita, Mariella, a chiudere il quadro familiare. Nel 1972 improvvisamente il patatrac. Con il crollo finanziario forse dovuto a cattiva gestione, e con i debitori che si sono appropriati sia della casa che l’azienda, la famiglia Lo Presti fu costretta ad emigrare a Cologno Monzese. Un inizio terribile, con la mamma e i due figli maggiori a lavorare in varie fabbriche, per poi passare alla Motta lavorandovi per molti anni. Il legame con la città natale per Piero era troppo forte: ancora oggi ci teniamo in contatto, e viene costantemente informato di ciò che succede da queste parti. Alla morte del padre, Luciano diventa un abile idraulico, mentre Piero entra nel settore pubblicitario, scalando rapidamente i gradini della carriera divenendo Ispettore Pubblicitario offrendo spazi a ditte e marchi nazionali. La sorella, appassionata di basket, entra nei ranghi della federazione e diventa giudice di campo per gare di serie A e internazionali.

Ad ogni occasione Piero scappa a Milazzo per trovare gli amici, ritornando con la macchina carica di olio, pomodori, limoni, melenzane, ricotta infornata e di tutto quello che poteva portarsi dietro. E quanti viaggi ho fatto con lui! Nel corso della sua carriera di pubblicitario sempre in crescita, conosce una ragazza, convola a nozze, compra casa trasferendosi a Trezzano sul Naviglio, ma il matrimonio non ha fortuna e Piero si trasferisce nella casa della mamma. Apre un’agenzia in proprio con sede sui Navigli divenendo socio di una ditta (la Target) che produceva gonfaloni pubblicitari in stoffa. Ma la sua passione rimaneva il settore alimentare, ed il desiderio di far conoscere ed apprezzare la cucina siciliana al nord: apre quindi una trattoria a conduzione quasi familiare, affidandosi ad una famiglia eoliana, e successivamente un bar. Ma la società non funziona, la fiducia non viene ripagata e Piero liquida tutto per ricominciare daccapo. Rileva una piccola azienda pasticcera, fonda il marchio Eoliana, confeziona prodotti siciliani per grosse catene alimentari, la Metro e la Esselunga. Le sue cassatine alla ricotta e agli agrumi e i suoi cannolicchi hanno successo e lo incoraggiano ad aprire un punto vendita al dettaglio cambiando denominazione alla sua azienda chiamandola Mylae Dulcis, ulteriore dimostrazione del suo attaccamento al paese natio. Colpito dalla tragica morte del fratello Luciano, persa qualche anno dopo anche l’adorata mamma, Piero si ritrova improvvisamente solo a lottare e a quasi 67 anni non vede l’ora di vendere l’attività per tornare al suo paese e godere una meritata pensione e il giusto riposo.

Ha sempre lavorato sin da piccolo, e come lui tanti altri suoi coetanei! Non ha  perso ancora la voglia di ritrovare il tempo e la serenità per andare a pescare, come faceva da ragazzo, il figlio di Ciccio Lo Presti!

Ti aspetto, Piero: anche io ho la stessa voglia… ed abbiamo l’età giusta per ripartire nuovamente e dare vita ai nostri sogni di bambini… La guerra sta per finire… 

 
 
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