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ASSESSORE MAISANO, L’AVVISO PRIMA: IO NON VOGLIO PAGARE I VOSTRI DEBITI!

Damiano MaisanoSINGOLARE ESTERNAZIONE DI UN CITTADINO, CHE DA ANNI EFFETTUA LA DIFFERENZIATA… MA LEGGETE COSA HA DETTO AD UN NOSTRO REDATTORE, PER POTERLO PUBBLICARE SU TERMINAL…

Affido a TERMINAL la mia protesta, sicuro che verrà pubblicata! E non sono il solo a lamentarmi. Altri lo fanno, protestano, minacciano, ma cane che abbaia non morde, per cui tutto passa in cavalleria. Mi rivolgo all’Assessore Maisano, che mi ha deluso in pieno. Lui, figlio del popolo, nato e cresciuto in un rione popolare, che gusto ci prova a prendere in giro i suoi compaesani? Da mesi promette e non mantiene, rimanda al giorno dopo quel che dovrebbe fare oggi, e non riesce a farlo neanche a distanza di settimane, di mesi, e nemmeno di anni, se volete scommettere. Da quando si è insediato, le bollette sono aumentate, vertiginosamente, e con la mia pensione non posso permettermi di rinunciare a mangiare per pagare i debiti del comune. Se tutti la pensassero come me, forse chi si è fatto i conti sulle nostre spalle rivedrebbe i suoi piani! A me non interessa se la domenica non viene raccolta la spazzatura, se viene trasportata a Catania piuttosto che a Mazzarrà, e nemmeno se le strade sono sporche e non c’è nessuno che fa rispettare le leggi. Ma una cosa sola mi interessa: da decenni, anzi fin dal primo giorno in cui se ne è parlato, ho differenziato carta, cartone, vetro, plastica, e tutto ciò che ci è stato suggerito di non buttare nei cassonetti. Un lavoro quotidiano, che pensavo potesse servire a far di Milazzo una città diversa dalle altre, e in linea con tante altre! Assieme a me, altri cittadini che stavano acquisendo un modo diverso di smaltire i rifiuti. Poi si sparge la voce che la differenziata viene caricata assieme all’altra, che è tutta una presa in giro, una perdita di tempo, che occorre fare peso per portare in discarica più spazzatura possibile altrimenti quelli non ci fanno più entrare! E allora noto le prime defezioni, che con il passare dei mesi diventano rinunce sempre più numerose. In una parola, caro Assessore, sono rimasto da solo, a Milazzo, a fare la differenziata. Scommetto che nemmeno al Comune si fa, nemmeno nelle scuole, negli uffici, e forse nemmeno a casa dei politici che sedete in consiglio comunale. Con me, qualche amico che conosco, e quelle poche persone che ogni tanto vedo utilizzare i cassonetti colorati per separare i rifiuti! Ora qualcuno dice che la Regione dovrebbe tassare i comuni che NON HANNO RAGGIUNTO IL 65% nella differenziata! E voi da me cosa volete? Io la faccio, se mi dite che la devo portare al Municipio o in qualche deposito da voi stesso gestito lo farò. Ma in cambio vorrò una ricevuta, con data e firma di un incaricato, e con il peso di quel che ho depositato. Caro Assessore, se lei ancora non l’avesse capito, io quell’aumento non lo voglio proprio pagare. La Regione tasserà i comuni? Bene, che il comune di Milazzo si rivalga sui cittadini che non effettuano la differenziata! Io non ne voglio proprio sapere. Per questo sto protestando, e lo dirò anche ad altri amici che la differenziata la fanno da anni, di protestare anche loro! Se poi questa è una scusa per imporci l’inceneritore, non sta a me valutare. Ma, le ripeto, mi dica dove devo buttare, da ora in poi, la differenziata e mi faccia rilasciare una ricevuta! Non ho nessuna intenzione di pagare le multe che il signor Crocetta ci deve fare per vostra negligenza o perchè qualcuno trova più comodo portare tutta la spazzatura, indistintamente, alla discarica… chissà perchè. E mi verrebbe da pensare male. E a pensare male, diceva un vecchio politico, si azzecca sempre!

Commenti

3 commenti

  1. Bravissimo, condivido in pieno. Ormai gli incapaci concorrono alle cariche pubbliche e ci si radicano per generazioni. Credo che la nomea di persona del popolo sia la solita fiaba che serva a giustificare il mare di consensi per evitare di dire chiaramente che si tratta di amicizie parentele interessi ma mai, purtroppo ne abbiamo statistiche, di incapaci seduti in comune e li rimasti per anni se non decenni, per capacità o spirito di servizio. Cosa abbiamo recuperato dalla raccolta differenziata a Milazzo? Nulla, una beneamata cippa di nulla. Mi ritrovo in casa 4 contenitori e cerco sempre di ovviare al disagio (non posseggo una casa di 150 mq, né, purtroppo balconi o garage dove lasciare il tutto), pensando di fare il mio dovere. Per lavoro ho anche vissuto fuori e per parecchio tempo. In tutti i posti nei quali mi son ritrovato, l’organizzazione era volta all’orgoglio civico e cittadino di avere le proprie vie pulite e con una raccolta differenziata che facesse effettivamente la differenza, anche nelle proprie tasche. Isole ecologiche dove con un tesserino ti venivano accreditati punti per tutto il materiale portato. Tasse legate al numero di abitanti per abitazione ( e non ad cazzum sulle dimensioni della casa, ecc.ecc). Milazzo sta facendo di tutto, tramite una morbosa e profonda politica fatta di interessi, ad avviarci ad un territorio morto, fatto di brucia tutto raffinerie ed industrie pesanti. Un territorio morente, avvelenato e che, soprattutto, riesca a generare profitto. Tasse su tasse per servizi inesistenti, ridicoli e soprattutto portati avanti senza capacità o ritegno. Questa è la città, ed il fatto che nessuno in città, se non a parole, decida di protestare (salvo casi sparuti), la dice lunga sull’aggrovigliamento di interessi personali che ci stanno accompagnando, mano nella mano, al disastro. Una amministrazione cosi, però, è solo figlia delle abitudini cittadine. Se un sindaco viene eletto è perché ha trovato terreno fertile nel quale far crescere il proprio consenso; e se non riesce a mantenere le promesse….qualche regalino strada facendo aiuta a dimenticare le incapacità e tutto il resto. Abbiamo esempi luminosi recenti per poterlo dire. Auguri a questa città maltrattata e snobbata.

  2. U cosu ca manu

    ma picchì i lamentele parunu scritti du stessu cristianu (o mussummanu)? non è chi cacchidunu voli pigghiari pu culu a scattrizza di lettori?

    • SINGOLARE ESTERNAZIONE DI UN CITTADINO, CHE DA ANNI EFFETTUA LA DIFFERENZIATA… MA LEGGETE COSA HA DETTO AD UN NOSTRO REDATTORE, PER POTERLO PUBBLICARE SU TERMINAL… Questa è la presentazione. HA DETTO, non HA SCRITTO, quindi il REDATTORE ha elaborato il pensiero del cittadino con il proprio lessico, magari ELIMINANDO FRASI O VOLGARITA’ (sicuramente c’erano anche quelle…) per renderlo leggibile. Non è escluso che abbia sottoposto la stessa trascrizione al lettore per avere una conferma che il suo pensiero sia stato interpretato correttamente. In ogni caso, TERMINAL garantisce l’autenticità delle mail, delle lettere, delle telefonate o delle proteste, molte delle quali verificabili e riscontrabili anche sui siti internet, e da SEMPRE, NONOSTANTE TUTTO, TUTELA L’ANONIMATO DEI LETTORI. Siccome noi siamo per nostra natura SOSPETTOSI, siamo portati a pensare che l’ANONIMO LETTORE autore del simpatico quanto colorito commento, trincerandosi lui, questa volta, dietro uno pseudonimo, voglia conoscere il NOME del pensionato che si è sfogato a tutela dei propri interessi! E siccome altri si sono uniti a lui in quella sacrosanta protesta, non ci pare che ci sia qualcuno che voglia PRENDERE PER IL CULO LA SCALTREZZA DEI LETTORI, quanto piuttosto far valere il diritto per il riconoscimento di una riduzione della bolletta o della esenzione di una tassa che non dovrebbe competere a chi effettua la raccolta differenziata.

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