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AUGURI DI BUON COMPLEANNO AL PROF. GRANATA!

IL 10 AGOSTO ANTONIO GRANATA, per tutti noi Tonino, vecchio indimenticabile compagno di classe negli anni delle medie e del Liceo, arriva CON ORGOGLIO  – come lui stesso dice – A SETTANT’ANNI!

E’ l’ennesimo di quella generazione di alunni che taglia un traguardo che un tempo sembrava irraggiungibile! Altri della stessa generazione lo faranno, ed in tutti, a parte gli acciacchi e qualche malanno, lo spirito giovanile di quegli anni è ancora vivo!

Tonino Granata arrivò a Milazzo nel 1962, proveniente da Giardini Naxos. Il papà, graduato della Guardia di Finanza, fu trasferito nella nostra città, e quel ragazzo, di dodici anni appena, si ambientò benissimo. Nuovi compagni lo accolsero benevolmente, e nacquero nuove amicizie, anche se il riferimento a quelli che erano stati i suoi vecchi compagni tornava spesso, al punto che per noi diventarono familiari ragazzi come Tanino Cavarra, in seguito ostacolista della Polisportiva Messina con il prof. Vittorio Magazzù, quando frequentò il Maurolico, e successivamente angiologo; o il figlio del preside Cozzo, tanto per citarne qualcuno.

Cominciammo a frequentare la sua casa fin  dagli anni delle Medie, quelle dell’Atrio del Carmine. Una giovane signora Granata ci accoglieva come una seconda mamma; mentre suo papà si mostrava nei nostri confronti severo se dai nostri discorsi capiva che a scuola qualcosa non era andato per il verso giusto, e si sostituiva nei rimproveri e nelle raccomandazioni ai nostri genitori, ai quali, forse per timore, non confidavamo certi passi falsi.

Appena giunto a Milazzo, Tonino abitò in via Enrico Cosenz. In quella casa vedemmo crescere il fratello Gianni, anche lui oggi apprezzato medico, che conoscemmo quando aveva solo poco più di tre anni, e su di lui riversammo le nostre attenzioni per indottrinarlo ed… educarlo secondo le nostre consuetudini!

Poi, il trasferimento, negli anni del ginnasio, in un appartamento nuovo, in quella zona di una Milazzo che cresceva, dove prima c’erano orti e giardini, campagne ed acquitrini. La sua casa era sempre aperta, per noi; e lui era il nostro riferimento per tutte le materie. Ci ritrovavamo per I Promessi sposi, la Divina Commedia, i Classici greci e latini, le versioni o le traduzioni, per la filosofia, per la matematica, la fisica. Non c’era un orario, si cominciava appena finito il pranzo, si continuava per tutto il pomeriggio; e se era il caso, ci attardavamo anche dopo cena! Possiamo dire di essere cresciuti anche noi, in quella casa, a contatto con mamma Angela, con papà Peppino, con un piccolo Gianni ancora da svezzare e da istruire nelle monellerie, con le pentole sui fornelli ed i profumi della cena che ci inebriavano. Il tavolo della cucina ci ospitava per scrivere le versioni, i temi, le traduzioni, le formule di trigonometria, o anche per disputare qualche innocente partitella a carte, in attesa che lui, Tonino, uscendo dalla sua cameretta dove si rinchiudeva per non essere disturbato, dettava la versione che aveva tradotto!

Altri tempi, che ci riportano indietro di oltre cinquant’anni! Ricordi che non abbiamo mai cancellato, e che ci piace rivivere e ripassare, quando abbiamo la fortuna di riunirci per trascorrere una serata diversa, all’insegna della goliardia e della trasgressione!

Quella vitalità non è mai venuta meno, carissimo compagno di classe, carissimo amico, fratello, professore!

Già: professore! Un titolo che meritavi fin da quando ci rendevi partecipi del tuo sapere, ti prodigavi per ognuno di noi, per aiutarci durante certe battute di arresto, per superare ostacoli che ci sembravano insormontabili, per prepararci ad una interrogazione, forse più e meglio di un professore, ci accoglievi fin dalle cinque del mattino per l’ultimo ripasso. Lo hai fatto fin da quando sei arrivato a Milazzo, ed avevi appena 12 anni. Ti abbiamo ammirato ed apprezzato per questo, ti abbiamo voluto bene per questo, immediatamente! Non ti abbiamo mai invidiato per la tua bravura, per i tuoi voti, per la tua disinteressata disponibilità. Abbiamo fatto sempre il tifo per te, negli anni dell’Università. A te ci siamo rivolti per un consiglio, quando non potevamo essere da te visitati, e sempre ci hai dispensato suggerimenti andati a buon fine.

Abbiamo cercato di averti come esempio. Non tutti ci siamo riusciti, io per primo, che proprio oggi, a nome di tutti, sto facendo rivivere questi ricordi che non tornano in mente confusi, ma vivissimi.

Oggi, 10 agosto, data che mai dimenticheremo perchè immortalata da Giovanni Pascoli, sei arrivato a 70 anni. Qualcuno ti ha preceduto, altri ti seguiranno. Non ci sono a tagliare questo traguardo Letizia, Pino Imbesi, Dolores, che sono andati via per sempre, ma sono certo che anche loro vogliono condividere queste mie parole, che ormai mi viene facile scrivere, al contrario degli anni della scuola!

Diciamo che negli anni della scuola mi è piaciuto ascoltare, anche se non proprio in silenzio! No, quello lo osservavo durante le interrogazioni: più che silenzio, era una lunga… meditazione, e la risposta non arrivava, nemmeno a tempo scaduto! Diciamo che avevo altre propensioni, o se preferisci… un’altra testa… sì, proprio quella, ma non lo scriviamo, i nostri compagni lo sanno; i lettori lo hanno capito… ormai mi conoscono bene.

Tocca a me, da vecchio capoclasse, da vecchio e fraterno amico, formularti il buon compleanno, caro professore Granata. Settanta, e ci sembrano tanti; abbiamo superato i favolosi anni 60, in tutti i sensi, e adesso ci sono gli anni 70, quelli definiti DI PIOMBO.

Come il piombo PESANO, è vero; ma noi sappiamo come affrontarli. Guardando al futuro, che non sappiamo cosa ci riserva. Abbiamo tanto da dare ancora, e tanto da ricevere, in termini di disponibilità, di amicizia, di amore, di bontà, di affetto… 

Questo giorno felice lo trascorrerai con le persone che ami più di qualsiasi altra cosa, lontano da Milazzo, lontano da quella Messina nella quale vivi e che ti apprezza per il tuo lavoro.

Auguri di cuore, Tonino! A nome mio e di tutti gli altri. Proprio tutti: anche quelli che non conosci. Sono auguri sinceri, così come lo sei tu, e proprio per questo hai un posto nei nostri cuori!

 

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