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CHIESE RESTAURATE E MAI APERTE: E’ SPRECO DI DENARO?

ss salvatore 2E’ IL CASO DELLA CHIESA DEL SS SALVATORE AL BORGO. MA ALLORA, PERCHE’ SONO STATI SPESI TANTI SOLDI? 

Ecco quanto riporta il sito www.prefettura.it a proposito della Chiesa del SS. Salvatore costruita a Milazzo, al Borgo. “La chiesa del SS. Salvatore venne iniziata nel 1616 e rimodernata nella facciata nel 1755. Per la morte, avvenuta nel 1768 nel monastero benedettino adiacente, l’edificio è stato in più occasioni attribuito all’architetto palermitano Giovan Battista Vaccarini ma, recentemente, l’appartenenza del progetto a tale architetto è stata rimessa in discussione. Entro una nicchia sul prospetto principale vi è la statua di San Benedetto, fondatore dell’Ordine Benedettino cui appartenevano le monache del vicino monastero e la cui area oggi è occupata dalla Casa delle Fanciulle “Regina Margherita”. Al suo interno, articolato in una grande e luminosa aula con volta a tutto centro lunettata, sono visibili affreschi di Scipio Manni eseguiti nel 1755 che rappresentano: la Maddalena che lava i piedi a Gesù e Giuditta ed Oloferne; sono andati perduti nel maggio del 1954 due grandi brani di pittura murale, rappresentati uno l’Assunzione della Madonna, e l’altro Rachele. Sull’altare maggiore vi è un grande quadro raffigurante la Trasfigurazione di Cristo di autore ignoto del secolo XVIII. Due dipinti su tela raffiguranti l’Adorazione dei Magi e Madonna pastorella, dopo essere stati sottoposti a restauri, sono stati concessi in custodia permanente dal 1997 al Duomo per motivi di sicurezza. Altri dipinti sono conservati presso l’ufficio comunale. Le decorazioni a stucco conferiscono una plastica eleganza e vivace architettura e costituiscono il risultato dei lavori raffinati del milazzese Giuseppe Facciolà (sec. XVIII metà). Sulla parete destra un pulpito ligneo. Nel 1902 il Fondo per il Culto cedette al Comune il Convento e la chiesa; nel 1922 il Comune donò il convento e la chiesa all’Orfanotrofio adiacente. Dal 2006 la chiesa del SS. Salvatore è stata riscoperta come chiesa del Fondo Edifici di Culto”.

Un magnifica descrizione. Ammirando le foto che riproducono l’interno, si ha anche l’impressione di averla visitata, questa chiesa. Ma mi domando: se a suo tempo sono stati spesi tanti soldi (evidentemente c’erano, al punto da sprecarli…) per quale motivo la chiesa non viene aperta al pubblico per una semplice visita, guidata? Siamo di fronte ad un nuovo caso di spreco di denaro pubblico, visto che da oltre venti anni i lavori sono stati ultimati e un’opera d’arte è visitabile solo sul sito della Prefettura?

Commenti

2 commenti

  1. E’ prassi comune in questa città,ma non solo,restaurare i monumenti per poi farli ripiombare nel degrado come in un diabolico circolo vizioso dove a volte i finanziamenti arrivano a pioggia e dove i soliti squali si scatenano in un delirio di famelicità che arricchisce le tasche dei soliti palazzinari avidi. In questi giorni si discute del restauro di un altro rudere cittadino che, al punto in cui è arrivato, è solo da demolire viste le condizioni di criticità statica in cui versa.Il riferimento è all’ex asilo Calcagno di cui si propone il restauro per creare un altro fantomatico museo dei tric e trac che nessuno visiterà perché anche stavolta,o non ci sarà personale per tenerlo fruibile,non ci saranno soldi per gestirlo,oppure si pensa di proteggerlo da” sguardi indiscreti di ipotetici turisti” che verrebbero abbagliati dal nulla esposto nelle sue sale.Ecco perché sarebbe più saggio demolirlo,farne un parcheggio e con i resti della sua vecchia architettura proporre un’esposizione attraverso un’apposita installazione curata che ne mostri il ricordo.Ancora purtroppo non abbiamo capito la differenza che intercorre tra l’antico reperto ed il vecchiume insanabile e questo è dovuto soprattutto all’ignoranza che pervade le classi dirigenti che pensano di dare un contentino ad una popolazione ancor più ignorante.

  2. La domanda ai più, forse anche bigotti, apparirà blasfema. Ma i soldi che son serviti al recupero della chiesa son pubblici? Provengono dal maledetto 8 per mille che spesso viene sperperato per mantenere il carrozzone della chiesa e non quella di Cristo?
    Perché se cosi fosse ci potremmo fare un pensierino a chiedere oneri alla chiesa che ha beneficiato dei nostri soldi. Questa sorta di servilismo di accatto sporca letteralmente la questione di fede, abbassandola ad un mero mercato.

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