CI UCCIDERANNO TUTTI! E NESSUNO FARA’ NIENTE PER IMPEDIRLO…

TROVARE IL CORAGGIO DI OPPORCI, TROVARE IL CORAGGIO DI PUNTARE L’INDICE ED ACCUSARE.
Anche Tanino è andato via… E prima di lui tanti altri. Più o meno giovani, poco importa. E’ uno dei nostri fratelli, uno dei nostri figli, uno dei nostri amici, e non basteranno lacrime e singhiozzi per restituirlo a chi gli ha voluto bene… Lo piangiamo noi, in questa città che ci priva dei nostri figli migliori e nella quale la morte non guarda l’età della sua vittima.
Vogliamo gridare forte il nostro dolore: non è giusto che nel fiore degli anni, quando si ha tanto da chiedere e da dare, per la famiglia, per i genitori, per la moglie, per i figli, si debba partire per un viaggio dal quale non tornare più. Non ci riusciamo, ci stiamo abituando… E’ come se ci avessero tolto le forze, la speranza, il coraggio di opporci a chi ha deciso per noi. Dobbiamo invece trovarlo questo coraggio, per fare uscire forte quella voce che non abbiamo più, e gridare più forte ancora la nostra rabbia. Tutti siamo consapevoli di dover morire, ma fingiamo di non sapere che siamo stati condannati a morte. E’ vero: forse non ci facciamo più caso, per questo non facciamo nulla, diventando complici di chi, giorno dopo giorno, ha decretato questa condanna. E l’urlo di rabbia deve salire alto verso il cielo, accusa implacabile contro chi ci avvelena. Forse sul banco degli imputati ognuno di noi metterà le industrie, le automobili, i pesticidi, le sofisticazioni alimentari. Forse Milazzo e l’intera Valle del Mela verranno segnate da un altro bollino rosso, macabro riconoscimento di una lotta inesistente contro l’inquinamento, fatta solo di parole. Perché nessuno ha mai contestato i dati sulle cause di mortalità? Perchè ancora una volta si vuole condannare a morte la nostra terra, la nostra Sicilia, con la complicità di una classe politica che non ama la sua gente? Ma non saranno solo i nostri figli a morire… Tutti siamo stati condannati a morte, tutti prima o poi partiremo per l’ultimo viaggio, come Tanino, come tanti altri amici prima di lui, e dopo di lui. Sì, non sappiamo chi sarà il prossimo. Ma sappiamo che ogni tre morti, uno sarà per tumore…
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