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CON LA SIGNORA RITA VA VIA UN PEZZO DELLA NOSTRA GIOVENTU’

Se n’è andata RITA GENTILE, vedova ROMANGOLI. 

Per noi era RITA “CAMPANELLA”, ma non era un soprannome il suo; piuttosto un cognome tramite il quale l’individuava il Ten. Spoto, suo cugino, quando andavamo a prestare servizio nell’incrocio che era stato battezzato “Campanella” – Migliavacca: così trovavamo scritto quotidianamente sul foglio di servizio!

Erano i primi anni 80, con noi più giovani e ai primi anni di servizio. Con la signora RITA, la quale più volte aveva precisato che CAMPANELLA non era il suo cognome, è andato via un pezzo della nostra giovinezza. 

Abbiamo imparato a conoscerla, sapevamo di chi era sorella, di chi era moglie, quali erano i suoi figli… Sapevamo persino dove abitava. All’epoca gestiva la bottega di generi alimentari fra la via Migliavacca e la De Gasperi, poi passata ai fratelli Foti e alla loro pescheria. 

Ci riposavamo, di tanto in tanto, da lei quando ci trovavamo segnati in quell’incrocio per espletare il nostro servizio, e sapevamo che le ore sarebbero passate velocemente perché lei ci avrebbe fatto compagnia.

Erano gli anni della semaforizzazione a tutti i costi: semafori che limitavano l’accesso dei veicoli formando file chilometriche; semafori installati persino al passaggio a livello che il più delle volte davano il ROSSO e fermavano i veicoli sui binari quando le barre del passaggio a livello erano alzate! Corsie di canalizzazione che non venivano rispettate e con il traffico che si svolgeva, in uscita, lungo la via Alcide De Gasperi. Poi, con la creazione della via Nino Bixio e del suo prolungamento fino alla Sivanetta, anche i sensi di marcia sarebbero mutati; così lasciammo quell’incrocio…

La signora Rita, che vedevamo di tanto in tanto, ci salutava e ci sorrideva. Erano altri tempi quelli in cui la sua presenza ci rassicurava, ma non potevano durare in eterno. Dopo l’alternativa ai sensi di marcia, sarebbe stata anche la volta del passaggio a livello, dell’abolizione delle barriere; dello spostamento della stazione ferroviaria! Abbiamo vissuto con quelle modifiche, ed abbiamo imparato a cambiare anche le nostre abitudini, mentre cambiavano anche le abitudini dei milazzesi… 

RITA GENTILE, la signora Rita, con il passare del tempo avrebbe lasciato la sua bottega, occupazione quotidiana che ha accompagnato la nostra gioventù…  Anche lei cresceva, il tempo è impietoso per tutti noi… Ma non ci siamo dimenticati di lei, poiché ci era stata vicina con la sua presenza quotidiana, nella nostra giovinezza … anzi eravamo soli quando in quell’incrocio ci toccava prestare servizio sabato sera o domenica… Tutto chiuso, e non potevamo scambiare qualche parola con nessuno… 

Il necrologio che annuncia la sua scomparsa ci restituisce intatti gli anni della nostra gioventù, e ci assalgono i ricordi: RITA GENTILE, ved. ROMAGNOLI, con una foto ed un soprannome “a Putiara”! Una novità per noi ragazzi di ieri: noi l’abbiamo sempre chiamata la SIGNORA RITA… semmai ci avevano insegnato che era RITA CAMPANELLA… ma lei ci correggeva, non era il suo cognome… E sorrideva! 

ADDIO SIGNORA RITA, in questo momento di particolare dolore siamo vicini ai suoi figli ed a tutti i suoi cari… 

I FUNERALI DELLA SIGNORA RITA GENTILE VEDOVA ROMAGNOLI SARANNO CELEBRATI NELLA CHIESA DEL SACRO CUORE NELLA GIORNATA DI VENERDI’ 7 FEBBRAIO ALLE ORE 15.30.

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