ONOFRIO MIGLIORINO, anzi più semplicemente Signor Migliorino. Proprio lui, quello che ai tempi della Milazzo del benessere attivò un negozio in via Piraino, il celeberrimo MA BOUTIQUE. Alto, sorridente, garbato con l’innumerevole clientela, era uno dei commercianti che a quel tempo ci sapeva fare. In poche parole, uno dei commercianti di cui Milazzo aveva bisogno per continuare nel solco di un’economia tracciato da tanti altri negozianti che si erano imposti sul mercato prima di lui. Il suo punto vendita era all’avanguardia, i suoi vicini erano i vari Leto calzature, Mimmo Castelli con la profumeria Mida, il tabacchino Di Bella, e poi don Ciccio Padalino, i coniugi Bertè, le calzature di Basile, Ragusi elettricità, il signor Picciolo e, all’estremo di via Piraino, ad angolo con la via Umberto I, Ciccino Gitto.
Curiosamente, ricordo la sua data di nascita e la targa della sua auto, che tutti noi imparammo a memoria perché in quella Milazzo ci conoscevamo un po’ tutti; ed ancora oggi, commentando la notizia, riaffiorano i ricordi di una Milazzo in cui noi eravamo spensierati, come tutti quelli della nostra generazione, con rigidi orari da rispettare, rigide imposizioni, rigida educazione! In compenso non avevamo alcuna preoccupazione.
Era quella la Milazzo che ci aveva regalato il benessere: una città nella quale la vita quotidiana veniva scandita in maniera semplice e per nulla monotona, con pochi riferimenti e tanti sogni. Avevamo vissuto l’improvvisa ventata di benessere, fatta di automobili, di frigoriferi, di lavatrici, di scaldabagni, di televisori, addirittura di comodi appartamenti che ci fecero lasciare le vecchie abitazioni del centro storico, le vecchie amicizie, gli affetti. Era la città che tutti volevamo e che cambiava aspetto! Nuove richieste al passo con i tempi per una moltitudine di persone che affollavano la città nel fine settimana. Nuovi negozi per soddisfare le nuove esigenze. Nuove abitudini con le quali la città avrebbe dovuto fare i conti, e stare al passo.
Era la Milazzo che i giovani di oggi non hanno vissuto e non possono rimpiangere. Era la Milazzo dei nuovi negozi, delle attività commerciali che dovevano necessariamente reggere il passo con la concorrenza: spesso con il capoluogo, Messina, dove ancora, dopo un viaggio avventuroso sulla 113 parecchi andavano con l’auto, o molti la raggiungevano più comodamente a bordo di un treno che fermava nella vecchia stazione a due passi dal centro!
Era la Milazzo di Onofrio MIGLIORINO, di origini barcellonesi, che contribuì assieme ad altri a rendere grande questa città e che ci ha lasciati ma che rimarrà per sempre nei nostri ricordi.
Addio, signor MIGLIORINO, buon viaggio…
ALLA MOGLIE ED A TUTTI I CONGIUNTI DI ONOFRIO MIGLIORINO PORGIAMO LE SENTITE CONDOGLIANZE DEL NOSTRO GIORNALE E LE MIE IN PARTICOLARE. I SUOI FUNERALI SARANNO CELEBRATI LUNEDÌ 28 APRILE ALLE ORE 10 NEL DUOMO DI MILAZZO.
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