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ECCO L’INTERVISTA ALLA NONNINA DI MILAZZO. AUGURI PER I 109 ANNI!

velardi 1PENSAVO DI DISTURBARLA, FISSANDO L’INCONTRO ALLE 14.40… INVECE NON VEDEVA L’ORA CHE ARRIVASSI: AVEVA UN SECOLO INTERO DA RACCONTARMI!

Suono; il portone si apre, senza che nessuno chieda chi è. Evidentemente mi aspettano… Salgo, e mi viene incontro la titolare del negozio GIOIA Giocattoli di via col. Bertè… “Si accomodi, l’aspettavamo!“. Con lei, la mamma, la signora Gloria Merrina, che conoscevo da tantissimi anni. “E allora la signora Velardi è sua mamma? E la suocera di Pippo Campagna, uno dei primi autisti della Central?“. Lo penso, ma non lo dico… Persone che già conosco! E’ come se giocassi in casa! Mi fanno accomodare, chiedo scusa per il disturbo… ma quando si presenterà più l’occasione di scambiare qualche chiacchiera con una signora di 109 anni? “Sta riposando? Non vorrei aver disturbato…?“. “No, la stava aspettando… Arriva subito…” e rivolgendosi alla figlia “Dici alla nonna di passare“. Il tempo di uscire dalla stanza, dove stava guardando la televisione, e mi si presenta una signora sorridente, forse un po’ emozionata. Mi stringe la mano, fa gli onori di casa, mi invita a stare comodo. “Non le faccio perdere tempo, signora, ho disturbato… magari stava riposando… “. “No, l’aspettavo… mi dica…” esordisce con un accento palermitano che tradisce le sue origini… Infatti la signora Carmela Velardi è nata a Palermo, nel 1906. “Quindi il 22 saranno 109 anni! Ci pensa?“. Certo che ci pensa, la signora Carmela, e mi confida che si sente… vecchia. “No, signora, diciamo che è grande. Lei lo sa che un’amica mi ha detto che nella sua città, a Verbania, vive una signora che di anni ne ha 115?“. Sobbalza, meravigliata. “115 anni? E come sta?” chiede preoccupandosi della salute della più vecchia d’Italia. “Mi hanno detto che sta bene…Lei non pensa di raggiungerla?“. Tentenna, scuote il capo e riprende “Ma per fare cosa? Arrivare anche io a 115 anni? Non lo so…“. Già, per fare cosa? Mi dice che non esce, nemmeno in auto. Non è per via dell’età, ma perchè soffre l’auto. La soffriva da giovane, e preferisce non salire. “Meglio la carrozza” aggiunge candidamente. Le faccio osservare che anche io, da ragazzo, avevo il mal d’auto, ma non cede: preferisce la carrozza. “Quindi rimane in casa? E come passa il suo tempo?“. “C’è mia figlia, c’è mio genero, ci sono i miei nipoti. Io adoro i miei nipoti, quelli sono la mia vita” dice stringendosi le mani, per la gioia. E poi, interviene la figlia, c’è la televisione. “Vero, mamma?“. Sì, certo: la televisione, con il suo programma preferito, una telenovela. “Segreti” sussurra la signora Carmela, aguzzando i suoi occhi vispi e sorridendo. Anche mia madre, che di anni ne ha 20 in meno, aspetta questa stessa telenovela, che non avrà mai fine: ma è contenta… Probabilmente sono gli anziani a tenere costante l’audience. “Signora, ma lei cosa ricorda della sua vita?” chiedo provocatorio. Muovendo la mano, e facendola ruotare, mi fa capire che i suoi ricordi sono tantissimi. “Il matrimonio, ad esempio… quando si è sposata?“. Comincia a raccontare e gli occhi si illuminano: “Avevo 21 anni“. Il volto si distende in un sorriso, che non è mancato per tutta la durata del nostro incontro, e parla della sua famiglia. Sette figli, una morta ad appena un anno, aggiunge con tristezza. E indicando Gloria, quella che vive con lei: “Quando è nata lei, c’era la guerra. Mio marito mi ha fatto scappare con lei in fasce dopo un paio di giorni, per andare nel rifugio. Quando siamo rientrati a casa, ho trovato la camera da letto crivellata di proiettili e schegge, proprio nel lato dove dormivamo noi…“. Ricorda l’episodio con commozione. Sa di dovere la vita a sua figlia, e forse questo particolare la lega di più a lei! Parla con rispetto e ammirazione del marito, funzionario della società elettrica del tempo. E proprio per il suo lavoro, è arrivata a Milazzo, dopo essere stati per tanti anni a Cefalù! “Quindi giovedì festa grande” la interrompo, ricordando l’evento unico per la nostra città. “La torta, non mangio più tanto… Lo scorso anno è venuto Carmelo, ma ora non c’è più. Lei ci sarà, vero?” estendendo l’invito. Mi meraviglia questa sua intraprendenza nel chiamare per nome il Sindaco Pino, come se fosse uno di famiglia! Lei imperterrita aggiunge: “Verrà mia figlia, ha 84 anni. Ci sarà il nuovo Sindaco. Io ancora non lo conosco. Lei viene con il Sindaco?” E’ in attesa di una risposta, e la rassicuro. “Farò di tutto, signora. Ma la torta la prepara lei?“. No, non cucina più la signora; ma era un portento, aggiunge la nipote! “Nonna, le tue ricette erano insuperabili, vero?” Si compiace con se stessa, passando in rassegna una sfilza di pietanze a base di pesce; e racconta che un giorno una signora, sapendo delle sue origini palermitane, mentre era in un negozio, prese carta e penna per farsi dettare la ricetta tradizionale di quella città, la pasta con le sarde. Ma non solo quella, aggiunge sorridendo, mentre la nipote conferma. Non c’è che dire, la nonnina ha tanta voglia di parlare, di raccontare, di incontrare una persona estranea! Allora capisco che anche io devo continuare, non posso alzarmi sul più bello. “Signora Carmela, io amo la musica, e sono un appassionato del Festival di Sanremo…Lei li ricorda i primi festival, vero? Nilla Pizzi, Claudio Villa, Domenico Modugno…?“. Mi interrompe: “Ah, Modugno! Lei lo sa che l’ho conosciuto a Cefalù? Giravano un film… lo sa che anche io ho partecipato a quel film? Ho conosciuto Modugno, e anche Delia Scala. Che era bella Delia Scala! Il titolo era… Vacanze d’amore!“. Non lo conosco, cercherò su internet… però glielo dico in maniera diversa “Sì, signora, vediamo se lo trovo…E vediamo se la riconosco!“. “Ah, allora ero più giovane. Ero anche più robusta… Lei non si ricorda di me? Non ero… così, come sono adesso…” e con le mani accompagna il suo corpo, come per mettere in mostra il suo fisico minuto ma proporzionato, nonostante l’età! No, non la ricordo, lo devo ammettere. Ma conosco il suo medico, che è anche il mio: Giovanni, sempre con il nome di battesimo; quello che si rallegra ogni volta che chiede come sta… “Grazie a Dio, dice la figlia, non ha problemi. La pressione gliela controlliamo spesso. Provi ad indovinare quanto ha di pressione?” Azzardo un numero: 120? “120 con 80!” conferma la figlia. Vorrei rimanere ancora, è così piacevole stare in sua compagnia e sentirla. Ma non voglio rubarle altro tempo: “Fra poco vado, lei andrà a dormire?” Mi guarda quasi risentita: “Dormire? No, mi siedo nella mia poltrona… davanti alla televisione…“. Proprio così, in poltrona. Davanti alla televisione. Le chiedo se posso scattare una foto ricordo, ma lei si schermisce. “Così? In vestaglia? Mi devo mettere qualcosa, meglio…“. Stavo per scoppiare a ridere, mentre la signora Carmela si passa una mano fra i capelli bianchi. Rubo la prima foto mentre si rivolge alla nipote, dalla quale vorrebbe conforto. Nella seconda assume un atteggiamento più sereno, e scatto la terza assieme alla nipote… Non ha esitazioni, e sfoggia una sicurezza invidiabile. “Brava, signora, a posto! Non dimentichiamo che ha fatto anche un film!“. “Sì, Vacanze d’amore, mi ripete. Lo guardi…“. Mi alzo per andare via, e le porgo la mano per salutarla. Scatta dalla sedia, senza bisogno di tenersi con nessuno! “Se ne va? Perchè non rimane un altro po’?“. No, non posso proprio. Ma verrò a trovarla, se vuole! Quindi mi abbraccia dicendomi: “Mi ha fatto una grande sorpresa…L’aspetto giovedì. Per mangiare la torta con noi!“. Saluto i suoi cari, anche loro con un abbraccio ed un bacio! Nel frattempo viene anche il vecchio amico Pippo Campagna, il genero. Mi ringraziano! Sono io a dovere ringraziare loro… l’incontro mi ha restituito tanta serenità, e mi ha arricchito di un’esperienza indimenticabile. Grazie, nonna Carmela, auguri! Che Dio la protegga sempre e la conservi lucida nella mente e nell’animo! 

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