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Elezioni a Milazzo: il parere di chi non andrà a votare

OSPITIAMO L’ATTENTA RIFLESSIONE DI UN LETTORE, GIA’ PUBBLICATA SU FACEBOOK, ALLA QUALE SONO SEGUITI COMMENTI E INVITI A NON PERDERE LA SPERANZA. NON METTIAMO IL NOME PER EVITARE PRESSIONI ANCHE DA VICINO. RISPETTIAMO LA SUA OPINIONE, RICORDANDO CHE ANCHE TERMINAL QUALCHE ANNO ADDIETRO HA INVITATO ALL’ASTENSIONE. E SE I NUMERI SONO IN AUMENTO, SIGNIFICA CHE CI SONO MOTIVAZIONI VALIDISSIME.

PIUTTOSTO CHE PROMESSE, SAREBBE MEGLIO, PER I CANDIDATI, RIFLETTERE ED EVITARE DI COMMETTERE ERRORI VECCHI E SEMPRE RIPETUTI.

” Sono vicine le elezioni comunali di Milazzo. Te ne accorgi dal fermento sui social. E questa è la parte più bella, perché in campagna elettorale scopri quanto questi politici, nuovi e vecchi, abbiano a cuore la nostra città. Gente molta attenta che sa bene quali corde toccare. Il castello, l’inquinamento, i rifiuti, il rilancio turistico e commerciale. La viabilità, il recupero delle aree abbandonate, lo sfruttamento del Capo e della fondazione Lucifero (vabbè questo forse non l’hanno detto ed è un mio sogno). E’ veramente bello e commovente vedere con quale vigore associazioni, partiti, aggregazioni esprimono sdegno verso il vecchio e propongono le idee per il miglioramento. Poi ti fermi un attimo a riflettere e scopri che di nuovo c’è ben poco, ma soprattutto non capisci perché da quando ne hai memoria, le promesse, sempre le stesse, poi non vengano mantenute.
E così credi che questa sia la volta buona. E’ impensabile che chi si presenta dopo tanti fallimenti e delusioni, si permetta di sbagliare e di non onorare le promesse.
Ma inevitabilmente ti accorgi che ancora una volta le tue aspettative sono state deluse. Il nuovo è uguale, se non peggio del vecchio.
Diciamolo, Milazzo è una piazza difficile da amministrare. E’ per questo che non capirò mai chi, una volta trovandosi ad affrontare problematiche che non riesce a risolvere, continua ad amministrare facendo finta di nulla invece di avere la dignità di lasciare spiegando anche il perché sia difficile governare la città.
E a chi dice che bisogna votare e anche secondo coscienza, dico che ogni volta ho votato con coscienza, pensando di fare bene per rimanere successivamente deluso. Ecco perché questa volta mi esimerò da esprimere il mio voto. Io credo che sia sbagliato votare il “male minore”. Credo che se nessuno è degno della tua fiducia, l’astensione sia non solo un atto dovuto, ma un segnale che dica chiaramente “resta a casa”.
Sarebbe bello se si smettesse di votare solo per fede calcistica a prescindere. Milazzo è in agonia ed è casa nostra, un bene comune che dovrebbe essere difeso con la ragione e l’amor proprio piuttosto che con i colori o per fini personali.
Non abbiate timore di dire no a chi pensate che non lo meriti.
Votare è un dovere non un obbligo. Non votare è una scelta e anche un diritto.”

Commenti

1 Commento

  1. Frattini Primarosa

    Chiunque tu sia, hai espresso abbastanza bene e correttamente il pensiero che molti di noi, nell’intimo, vorrebbero applicare. Ma se non votasse nessuno, cosa accadrebbe alla nostra città? Manderebbero un Commissario Straordinario?

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