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ELIANA GIORLI LA ROSA, CITTADINA BENEMERITA

ELIANA GIORLI CON SINDACOLA CERIMONIA NELL’AULA CONSILIARE NELLA RICORRENZA DELL’8 MARZO

Il Comune di Milazzo, nel corso di una cerimonia promossa dall’Assessorato al Turismo, martedì 8 marzo, giorno della festa della donna, ha insignito della benemerenza civica la signora Elena Giorli La Rosa, moglie e compagna di una vita di lotte politiche del compianto Tindaro La Rosa, quest’ultimo consigliere comunale per il PCI nella nostra città ininterrottamente dal 1946 al 1989. Il riconoscimento è arrivato dopo la proposta formulata lo scorso dicembre a Palazzo D’Amico dalla prof.ssa Graziella Giorgianni, ribadita in quella sede dal prof. Giuseppe Anania e dal giornalista Fabrizio Scibilia, durante la presentazione della raccolta di poesie di Eliana Giorli dal titolo “Il senso sognante della vita” (Edizioni Lombardo), a cura della stessa prof.ssa Giorgianni. Il registro dei cittadini benemeriti conta adesso un altro nominativo, il secondo dopo quello del prof. Gigi Billè. In un’Aula consiliare gremita di amici e parenti, che hanno voluto tributare il loro affetto e la vicinanza ma anche la dovuta riconoscenza ad una persona che rappresenta la Storia non solo della comunità milazzese, ma dell’Italia intera, alla presenza dei figli Santì e Rosa Elisa con le rispettive famiglie, dopo i saluti di rito del presidente del Consiglio Gianfranco Nastasi, il prof. Filippo Russo ha reso omaggio alla figura di Eliana Giorli ricordando il suo impegno in difesa dei diritti dei più deboli: “Il conferimento della benemerenza cittadina in questo 8 marzo ci riporta al significato originario della festa. La signora Eliana Giorli La Rosa è una milazzese d’adozione, la sua presenza vivifica e arricchisce il nostro tessuto cittadino, rappresentando la macro-storia che si intreccia con la micro-storia: le lotte sindacali e quelle per la Costituzione. Una persona alla quale – ha aggiunto il docente, già sindaco di Milazzo – noi milazzesi doc dobbiamo guardare con molto rispetto”. Dopo il racconto dell’emozionante vicenda relativa al salvataggio del fratello di Eliana Giorli, rapito dai tedeschi nel ’44, e un accenno alle battaglie in difesa dei diritti delle gelsominaie ma anche all’impegno e sacrificio delle lavoratrici della Tonnara del Tono, figure femminili esemplari di cui v’è poca traccia nella memoria collettiva, il prof. Russo ha sottolineato l’importanza e la centralità del valore degli affetti familiari, che hanno sempre ispirato e accompagnato la condotta della signora Giorli come donna e come politica: “Il valore della famiglia ha fatto sì che la scelta di Eliana fosse consequenziale. Ella fece parte del Gruppo di Difesa delle Donne legato al PCI, con il compito di ascoltare le notizie di Radio Londra e riferirle ai combattenti. Dopo la Resistenza inizia la sua attività militante, un percorso nel quale ha mantenuto sempre la fede, la limpidezza e la correttezza di un’idea”. “Il futuro deve avere sempre un cuore antico”, ha auspicato il prof. Russo in conclusione d’intervento, dopo aver recitato a memoria alcuni versi di Eliana Giorli che esprimono lo stesso messaggio di speranza: “una società umana sostenuta da pensieri saggi”. E’ stata poi la volta della consigliera Carmen Manna, seduta sullo scranno un tempo occupato da Tindaro La Rosa, che ha scelto di omaggiare la signora Eliana dapprima dedicandole una lettera che ripercorre i loro trascorsi e testimonia l’esempio virtuoso da lei ricevuto, in seguito con una poesia composta dalla stessa Manna e intitolata “Lu mari di Milazzu”, recitata per l’occasione da Jimmy Coppolino con sottofondo musicale eseguito alla chitarra da Orazio Carnazzo. “Conferire una benemerenza vuol dire richiamare una città all’attenzione verso l’impegno civile e politico – le parole del sindaco Formica – e riflettere ciascuno sul proprio impegno, soprattutto i più giovani. La testimonianza dell’impegno di Eliana è uno stimolo per i giovani ad intraprendere una nuova battaglia per il diritto al lavoro, facendo squadra e rappresentando ciascuno un pezzo della catena”. Prima dell’assegnazione della pergamena e della firma sul registro delle benemerenze, Eliana Giorli, con voce rotta dall’emozione, ha rivolto un affettuoso saluto ai presenti: “Grazie a tutti, non solo agli intervenuti. Sono onorata e commossa per la presenza di così tante persone. Avendo vissuto per sessantadue anni in via Acqueviole, mi sono sempre sentita in mezzo a questa brava gente. E’ un grande privilegio per me trovarmi in questa casa, il Municipio, orgogliosa di essere iscritta in questo registro, la prima donna, dopo il compianto prof. Billè”. Il pensiero è poi andato al marito, consigliere per quarantacinque anni e “strenuo difensore dei diritti dei meno abbienti”. Soffermandosi poi sull’avvenimento storico da cui origina la festa, Eliana Giorli La Rosa ha infine letto un proprio componimento sulla giornata dell’8 marzo.

Francesco D’Amico

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