Home / Sport / FRANCESCO LA ROSA E’ CAMPIONE EUROPEO DI KICKBOXING

FRANCESCO LA ROSA E’ CAMPIONE EUROPEO DI KICKBOXING

Si è svolta presso il PALACULTURA di Catania la competizione di arti marziali e sport da combattimento che ha visto la vittoria nella categoria K1C light di Francesco La Rosa, che ha avuto la meglio sull’atleta ucraino ed ha conquistato il titolo di campione europeo.

La Rosa, 14 anni, ha staccato di diritto il biglietto per i mondiali del prossimo ottobre in Galles.

Iscritto alla ASD Oshikawa di Torregrotta, è allenato dal maestro Bruno Capurro. Lo sport che il giovanissimo pratica, la kickboxing, ha origini molto antiche ed è divenuto popolare negli anni ’60 in Giappone e poi diffusosi negli USA. E’ un misto fra le tecniche di calcio tipiche delle arti marziali orientali, soprattutto sudcoreane, ai colpi di pugno propri del pugilato. Nonostante la kickboxing abbia origini molto antiche, la sua versione odierna da cui prende il nome è stata coniata in Giappone negli anni sessanta. I giapponesi iniziarono a organizzare gare di karate a contatto pieno (karate full contact). Questo genere di combattimenti stava acquisendo interesse sempre maggiore finché, negli anni ’70, alcuni maestri di arti marziali provarono a sperimentare una nuova formula unendo le tecniche di pugno del pugilato alle tecniche di calcio del karate e del taekwondo, nacque così il Full Contact Karate. In Giappone, nel 1993, venne organizzato un torneo chiamato K-1, in cui “K” sta per Karate, Kempo e Kickboxing. In questo torneo le regole sono quelle della kickboxing, ma sono valide anche le ginocchiate senza presa e i pugni saltati e girati. Lo scopo era mettere sullo stesso quadrato (ring) atleti di diverse arti marziali e sport da combattimento con un regolamento sportivo che permetteva loro di confrontarsi. Il termine “K-1” ha assunto attualmente l’accezione di uno sport da combattimento a se stante, benché vi partecipino atleti provenienti dal muay thai, dalla kickboxing o da altri sport simili; il regolamento del torneo è chiamato K-1 Style.

Il Light-contact, che letteralmente significa “contatto leggero”, ma è inteso anche come “contatto controllato”, è una formula della kickboxing che prevede un combattimento continuato a punti. Il contatto deve essere necessariamente limitato o controllato, e privilegia soprattutto le doti specifiche di esecuzione tecnica e di pulizia dei colpi che vanno eseguiti con scioltezza e velocità. I due atleti combattono su un tatami, ma a differenza del point fighting sono liberi di muoversi sul quadrato di gara a loro piacimento, e senza che l’arbitro interrompa il combattimento dopo l’esecuzione di una tecnica portata a segno. Il combattimento dura due o tre round da due minuti a seconda del tipo di competizione nazionale o internazionale e i due atleti, combattono in posizione di guardia frontale o semifrontale uno dall’altro, possono trovarsi anche a distanza molto stretta e colpirsi a vicenda con le varie tecniche di pugno e di calcio previste. L’arbitro di gara può fermare l’incontro solo in caso di “break”, quando cioè gli atleti si trovano in clinch e vanno distanziati, oppure in caso di richiamo per eccessivo contatto, scorrettezze o uscita dal quadrato di gara: le uscite comportano una sottrazione di un punto fino alla quarta uscita dal tatami dove l’atleta viene squalificato, stesso discorso con i richiami (il primo richiamo però non comporta decurtazione di punti).

Oltre all’arbitro centrale, vi sono tre giudici di gara che servendosi di un cartellino come nel contatto pieno sommano i punti totalizzati, e assegnano la vittoria. Da poco è stato inserito il sistema easy scoring, dei tabelloni elettronici dove i giudici assegnano i punti con un mouse dedicato, in questo modo si ha la visione effettiva sui monitor dell’andamento dell’incontro. Poiché nel light-contact non è previsto il K.O., la vittoria è perseguibile soltanto accumulando più punti dell’avversario e in caso di parità decidono si ha la decisione arbitrale di preferenza, nel caso si utilizzo del sistema easy scoring sarà direttamente il sistema a decretare il vincitore.

Abbiamo ritenuto opportuno fornirvi queste delucidazioni e non sappiamo se ci siamo riusciti: torneremo sull’argomento perché ci rendiamo conto che i nostri lettori vorranno saperne di più. La vittoria al CAMPIONATO EUROPEO di FRANCESCO LA ROSA stimolerà la curiosità di tanti non addetti ai lavori. Per costoro sarà difficile essere tutti contemporaneamente presenti alla palestra e agli allenamenti del Maestro Capurro. Anche se lo facessero, non è detto che costoro assimilino il regolamento; è più facile però che lo sport possa trovare proseliti, e di ciò saremmo contenti. Fin da ora facciamo i migliori auguri al giovanissimo FRANCESCO LA ROSA.

Commenti

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.