GLI EX ALUNNI DELL’ANTONELLO HANNO FESTEGGIATO … OLTRE 60 ANNI!
Ci è stata data una foto per renderci conto… Ma anche noi siamo avanti negli anni, quindi non ci siamo meravigliati. Forse i giovanissimi sì, contando quelli che erano gli alunni dell’epoca! No, non è una sola classe, tranquilli. Quelli, fotografati di fronte all’inferriata dell’allora Cassa Mutua (proprio quella sulla “salita del Quartiere”, come si intendeva al tempo e come qualcuno continua a chiamarla) sono gli alunni del vecchio PROFESSIONALE ANTONELLO, nell’anno scolastico 61/62. Una foto, per chi riesce a riconoscersi, che accende tanti ricordi: e per chi riconosce i genitori o, addirittura, i nonni (la foto ha più di sessant’anni, è naturale che quei ragazzi di ieri siano nonni oggi…), tanti interrogativi o curiose domande che avranno delle risposte.
Come eravamo ieri, sembra volerci dire la foto. E quanti eravamo è l’altra domanda che sa darsi una risposta riconoscendo visi noti e amici che non ci sono più, purtroppo. Porterebbero volentieri la giustificazione, se ci fossero ancora; ed anche il rimprovero dei genitori, andati via per sempre anche loro!
Memore di molti anni passati da allora, nonchè di quelli trascorsi sui banchi di scuola, un gruppo di ex compagni di classe (sez. G, anni 61-63) si è riunito al Lido Sayonara di Milazzo. Pochi in verità, per tanti motivi, ma il gruppo ha voluto rafforzare il legame di amicizia che non ha mai conosciuto battute o soste: Saverio Sgrò, Francesco Gitto, Andrea Laquidara, Nino Calapristi, Stefania De Luca, Nino Patti, Giuseppe Russo, Saretta Russo, Rosario Raffa. C’erano i coniugi, che non hanno voluto perdere un’occasione che festeggiava la tanto agognata maturità ed il ritrovarsi ripensando a quegli anni.
Ma il tempo passa, e col tempo i “Tutto a posto, tutto bene” o “Al solito, non c’è male” diventano spesso delle pietose bugie per nascondere i problemi giornalieri che un tempo, da ragazzi, non si avvertivano! C’erano, ma i genitori lasciavano vivere nella spensieratezza quei ragazzi presi dalla voglia di conquistare il mondo, giorno dopo giorno, di vivere le avventure romantiche, di inseguire i sogni, le chimere, le illusioni che il mondo sarebbe cambiato, così come è cambiato in sessant’anni.
Ritorniamo a guardare le due foto e pensiamo a come eravamo e a come siamo. Sì, è vero, sono passati oltre sessant’anni, ma che importa? Quei ragazzi di ieri si sono cercati, si sono ritrovati, si sono riuniti, hanno passato assieme una magnifica serata. Hanno ripensato a tante cose, ammesso che ne abbiano avuto il tempo, ed avranno altre cose da dirsi. Sicuramente lo faranno in un successivo incontro… Ne siamo certi.
Auguri!
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