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I GABBIANI INVADONO MILAZZO, MA CI LIBERANO DAI TOPI!

GABBIANO MANGIA TOPONON SAPPIAMO ANCORA QUANTI SIANO, MA IL LORO NUMERO E’ IN COSTANTE AUMENTO. E POTREBBERO COSTITUIRE UN PERICOLO FINO AD OGGI SOTTOVALUTATO…

Un tempo il gabbiano si nutriva di pesce. Il mare ne offriva in abbondanza, fino a quando… fino a quando qualcosa è cambiato, anche nei comportamenti di questi uccelli che sempre più numerosi invadono le città costiere. Ma non solo: qualche anno fa a Roma ne sono stati stimati almeno 20 mila! E Roma non è sul mare, e dista una trentina di chilometri. E’ un fenomeno in espansione, che potrebbe portare a problemi più seri, superiori a quelli causati da altri uccelli, su tutti i piccioni, il cui numero è drasticamente ridotto, specie a Milazzo, per una mortalità precoce che ha posto interrogativi ai quali nessuno è riuscito a dare una risposta. I gabbiani hanno cominciato ad invadere il centro di Milazzo, e ormai è una consuetudine vederli nei pressi delle pescherie cittadine, dove sanno che possono nutrirsi di pesci o dei resti che i commercianti lasciano in cassette, a loro disposizione: un pasto quotidiano che spesso è insufficiente, visto che il loro numero è in aumento! E allora si nutrono di altro: i rifiuti, ad esempio, ma anche colombi, che attaccano precludendo vie di scampo, o addirittura di topi, come quello che mostra la foto, scattata nei pressi di una pescheria cittadina e trasmessa al nostro giornale. E di topi che ne sono in abbondanza, e i gatti difficilmente riescono ad avere la meglio in quella lotta che va avanti dalla notte dei tempi: quindi meglio i gabbiani… Questi uccelli nidificano sopra i tetti delle vecchie abitazioni, dove, per la conformazione delle tegole e la presenza di vegetazione spontanea, è più facile proteggere le uova. E dopo una ventina di giorni vengono alla luce i piccoli gabbiani: che spesso cadono dal nido, ma i genitori sono pronti a proteggerli, roteando su chi osa avvicinarsi. E emettendo i loro suoni, richiamano anche altri gabbiani, che si uniscono al “raid” aereo, e potrebbero anche “bombardare” chi si trova sotto, con escrementi puzzolenti che difficilmente non vanno a segno!

Milazzo ha quindi questi nuovi inquilini: che aumentano, e costituiscono un pericolo dal punto di vista del degrado ambientale. Fino ad oggi nessuno si è mai posto il problema di ridurre (cosa impossibile) il loro numero. Ma non è pensabile che costoro si sostituiscano ai colombi: se questi hanno sempre temuto l’uomo, lo stesso non si potrà dire per i gabbiani, che dall’uomo vengono nutriti ed incoraggiati a rimanere. Tramite la sporcizia prodotta, il cibo che viene dato, la novità che costituiscono… Ci auguriamo solo di non dover rivivere le scene del classico di Alfred Hitchcock, GLI UCCELLI. 

Commenti

1 Commento

  1. Anche questo è il sintomo inequivocabile della decadenza dei costumi e dell’inciviltà che si manifesta sotto forma di un mal compreso rispetto per gli animali. Questa è una società abbrutita, dove le cose sensate sembrano persecutorie e dove chiunque si sente autorizzato a sporcare, divertendosi a “proteggere” degli animali che con il loro aumento esponenziale in ambienti non consoni, diventeranno presto o tardi pericolosi perché diffonderanno malattie da cui difficilmente potremo difenderci. Se si invoca un controllo delle nascite o un’eliminazione mirata, si viene tacciati di crudeltà ed insensibilità,invece è proprio il non agire che porta con sé pericoli per la pubblica incolumità.

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