Tanti gli amici che in questi ultimi giorni ci hanno lasciato per sempre. Tante volte il salutarli con un pensiero e qualche frase, dettata dal cuore e mai di circostanza, ci espone a battute ingenerose da parte di lettori non abituali di TERMINAL. E dare loro una risposta cercando di spiegare che purtroppo nella nostra zona esiste un alto tasso di mortalità, invitando a non leggere se la cosa dà fastidio, mi rendo conto che è solo una perdita di tempo.
Per il mio lavoro svolto in tanti anni, per il mio ruolo nella società milazzese e non solo, per tutti i miei trascorsi, conosco personalmente quelli che, sempre più numerosi. ci lasciano. Sono compagni di giochi, di scuola, di lavoro, amici degli anni dell’infanzia, dell’adolescenza, della nostra giovinezza. Amici conosciuti nella vita di ogni giorno. Scrivere per loro è un modo per dare un conforto anche ai familiari, informare quelli che abitano lontani da questa città, oltre che un segno di vicinanza all’amico che ci ha lasciati: e di amici, siete liberi di credere o meno, ho il compito di salutarne tanti piuttosto che fingere di non sapere nulla.
Dovrei fingere di non sapere che ANTONIO GIUNTA ci ha lasciati? Non sarei in pace con la mia coscienza, credetemi!
Quanti anni son passati da quando ci siamo conosciuti, Antonio? Quasi 60, se non di più: entrambi giovanissimi, ma io più piccolo anche se questo non mi ha impedito di stringere con te una di quelle amicizie che durano nel tempo, si solidificano, si rafforzano, sono destinate a durare in eterno. Ho letto il tuo necrologio, e sai cosa mi ha colpito? L’età, mio caro Antonio. Ci siamo fatti grandi, e quegli anni non te li davo; poi faccio il conto dei miei, e mi accorgo che ci sono tutti. Anche se ne avvertiamo di meno, anche se non ci sembrano veri, anche se ci sono i nostri tesori quaggiù dai quali ci dobbiamo necessariamente separare.
E tu sai benissimo a cosa mi riferisco, Antonio: alla moglie, ai figli, ai nipoti. Ti verrò a cercare, caro amico mio… Mi pare di averti dato i libri che un giorno mi hai detto di metterti da parte, per arricchire la tua cultura. Devi perdonarmi, ma non lo ricordo più… e lo sai perchè: anche io mi sono fatto grande. E’ un difetto il nostro? Forse… ma non lo sapremo mai…
Ora ti lascio, augurandoti di fare un buon viaggio, ma di non dimenticare una cosa fondamentale: proteggi i tuoi cari che rimangono quaggiù, mi raccomando. Ciao, caro ANTONIO, che Iddio ti accolga tra le Sue braccia. Addio.
SIAMO VICINI IN QUESTO TRISTE MOMENTO ALLA MOGLIE, AI FIGLI E A TUTTI I CONGIUNTI DI ANTONIO GIUNTA. I SUOI FUNERALI SARANNO CELEBRATI ALLA ORE 18 DI MERCOLEDI’ 30 APRILE NELLA CHIESA DI SAN MARCO.
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