Il fantasma di Mussolini aleggia a Villa Carpena, una dimora nel comune di Forlì in Emilia Romagna, a pochi chilometri da Predappio, ora trasformata nel museo “Casa dei Ricordi”.
I proprietari affermano che è infestata dai fantasmi della famiglia Mussolini, incluso il defunto leader fascista. E anche la gente del posto afferma di avere le prove….. Piena di tanti oggetti personali e opere d’arte appartenute alla famiglia, la residenza di campagna della famiglia Mussolini è una palazzina in stile Liberty di colore giallo, chiamato anche “Casa dei Ricordi”, attira appassionati di storia e ricercatori del paranormale.
Da quando la residenza è stata acquistata da un uomo d’affari nel 2000, i suoi nuovi proprietari e altri ospiti invitati affermano di aver vissuto intense attività paranormali e avvenimenti soprannaturali, alcuni dei quali documentati da una squadra di ghost hunters.
“Questo luogo è vivo della loro presenza, sono tutti ancora qui e li sentiamo, ci osservano costantemente”, racconta Domenico Morosini, attuale proprietario e gestore di Villa Carpena con la moglie Adele. “Sento che ci rispettano. Non abbiamo paura ma non vogliamo turbare questi spiriti, quindi evito di entrare in villa quando è notte”…
Dopo aver acquistato una delle divise storiche di Mussolini a un’asta negli Stati Uniti, Morosini racconta di averla riportata al palazzo, stendendola sul letto che Mussolini condivideva con sua moglie, Donna Rachele, lo stesso letto in cui è morta.
Anche i turisti in visita guidata alla villa sono interessati al fantasma di Mussolini. Morosini racconta di aver assistito anche ad altri eventi inquietanti: “Ho sentito raffiche di vento forte all’interno della villa durante il giorno e rumori di passi lungo i corridoi”.
Nell’attesa di incontrare il fantasma di Mussolini i visitatori possono anche ammirare le stanze in cui dormivano i suoi figli, la culla di ferro del “bambino” Benito costruita dal padre calzolaio, i suoi sci, il violino, lo studio privato e una serie di sontuosi doni, che il Duce ha ricevuto durante il suo governo, tra cui un arazzo dell’imperatore etiope Haile Selassie e un masso sacro del Monte Fuji donato dall’imperatore giapponese Hirohito.
Dopo che Morosini ha acquistato la palazzina, ammette che sono successe cose strane. Si è rapidamente diffusa la voce che la tenuta fosse infestata dai fantasmi, attirando l’interesse dei ricercatori del paranormale. “Abbiamo registrato su nastro quella che sembrava la voce debole di una donna, quando l’abbiamo riprodotta, il vecchio custode della villa è andato fuori di testa saltando dalla sedia, ha sussurrato di aver riconosciuto la voce di Rachele”, hanno affermato i Ghost Hunter di Padova che aggiungono: “L’evento più incredibile si è verificato quando abbiamo posizionato una torcia sul tavolo da pranzo dove mangiava la famiglia; abbiamo chiesto un segno e alle nostre richieste si è accesa e poi spenta all’improvviso”.
È stato anche registrato il rumore di un aereo, che potrebbe essere collegato al figlio di Mussolini, Bruno, che era un aviatore e morì prematuramente in un incidente aereo nel 1941. Quella notte sono state scattate anche immagini termiche che mostrano diverse “zone calde” sul manubrio e sul serbatoio della moto preferita da Mussolini.
I proprietari della villa affermano che l’ombra scura del volto di Mussolini appare in uno specchio da toeletta. Si tratterebbe di “anomalie” e “presenze” che sono ancora attaccate alla casa dove i Mussolini hanno vissuto momenti felici e non vogliono abbandonarla.
L’attuale proprietario ha confessato di essersi pentito di aver fatto entrare i ghost hunters all’interno della villa, è stato male per un anno intero, solo molto più tardi ha capito che gli spiriti erano scontenti dell’intrusione.
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