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UNA LETTERA DI PAOLO: PERCHE’ SIAMO UN POPOLO DI “MUGGIUNI”?

PAOLO, NOSTRO ASSIDUO LETTORE E COMMENTATORE, AMA SCRIVERE LETTERE. MA NON AGLI EFESINI, E NEMMENO AI CORINZI O AI TESSALONICESI… A TERMINAL! E GIA’ E’ TANTO. NOI LE PUBBLICHIAMO, E LO RINGRAZIAMO SE I NOSTRI CONCITTADINI RIUSCIRANNO, LEGGENDO FRA LE RIGHE LA SOTTILE IRONIA E IL PALESE RIMPROVERO, CHE OCCORRE, MA NON SEMPRE, APRIRE GLI OCCHI! PER EVITARE DI FARE LA FIGURA DI CERTI PESCI… 

Tempo fa, un mese circa, ho avuto una accesa discussione con amici, camminando in città. Tutti erano euforici per l’arrivo del messia indiano. “ci risolleverà l’economia”….”i nostri figli finalmente non partiranno più”….una serie di frasi fatte e cariche di speranza cieca, che mi ha preoccupato. Probabilmente il mio lavoro, costringendomi a viaggiare tanto, a volte troppo, mi ha reso meno permeabile a certi entusiasmi ed euforie. Tanto che alla mia domanda:”ma voi conoscete questo signore, o basta, come pubblicità diceva, la parola?”
Non lo avessi mai detto…son stato seppellito da improperi, e altro. Da traditore a peggio. Come se avessi deciso, o avuto potere decisionale, sul progetto. Ed ecco il vulnus del discorso. Questo progetto esiste solo in parte. Non esiste studio sull’impatto ambientale, non esiste nulla che possa certificare la realizzabilità del tutto. Possibile che a Milazzo, Sicilia, nel 2017, siam così assetati di speranza da berci l’acqua di fogna, pensando che sia minerale? Possibile che esista una così piccola e ristretta forma di allontanamento dalla realtà, che qualunque cosa venga promessa, sia immediatamente credibile?
Ho preso il cellulare, ed ho trovato una serie di promesse mai mantenute, dal magnate indiano. L’aeroporto sembra essere il suo cavallo vincente. Era lo stesso imprenditore che aveva intenzione di comprare la Windjet, compagnia aerea catanese…poi fallita. E, come spiega la lettera, reali tracce di solvibilità e riferimenti seri, non se ne trovano. Non ci crederete, anzi forse si, ma son passato per quello “cattivo” quello che blocca il futuro di un territorio, e manda via i nostri figli migliori (sottintendendo che a Milazzo resta il peggio). Il problema dei milazzesi è quello di volere affrontare la realtà?
Come mai esiste una sorta di blocco nel cercare di capire ed ammettere che le cose possono essere scoperte o comunque, capite meglio?
” ma se lo hanno incontrato anche alla regione e assessori vari”…..obbiezione giustissima, se non fosse che il consiglio regionale è tutto, meno che credibile. Considerare Crocetta un personaggio credibile è realmente da creduloni, per non dire peggio. Se gli ultimi presidenti della regione son stati accostati alla mafia, alcuni anche condannati, Crocetta, nel suo piccolo, è riuscito a fare peggio; per altri versi. E la sua sete di notorietà è talmente alta da promettere qualunque cosa, pur di non contrastare i veri poteri forti e tenere a bada noi, il popolino. Quindi, cari milazzesi. Prima di farsi prendere dalla voglia di credere, anche alle minchiate conclamate, abbiate il coraggio di domandarvi mille cose e soprattutto, abbiate la forza e coraggio, di fare ricerche. Lamentarsi dopo settimane o mesi, delle mancate promesse è tanto grave quanto non aver cercato di capire se le promesse fossero fattibili.
Due domande, tanto per rimanere in argomento. Vi siete mai domandati che quantità di terreni espropriati occorrono? Se l’aeroporto nasce per lo sviluppo e la promozione delle primizie e produzioni locali (vivaistica in primis), espropriando tutti i terreni nei quali la maggior parte delle attività coinvolte lavorano e producono, mi spiegate come si farebbe? Ultima domanda: i collegamenti e la sicurezza con la zona industriale, come risolviamo il problema? Ci sarebbero altre domande, ma le evito per non fare venir mal di testa a chi solitamente, non ama pensare.

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