Il MILAZZO riconquista la serie D: il prossimo anno sarà al centro di un campionato avvincente, con la speranza per i tifosi di poter ripetere i fasti degli anni in cui ha militato in LEGA PRO.
Alla fine della partita vittoriosa che lo vedeva impegnato a Santa Teresa di Riva contro la JONICA, mentre lo staff tecnico e i giocatori esultavano sotto la tribuna dei tifosi rossoblu, all’improvviso l’assistente dell’arbitro corre incontro avvisando che negli spogliatoi c’è l’allenatore della Jonica che sta molto male. Sono atti concitati, e non c’è assolutamente da perdere tempo. Contemporaneamente un giocatore della squadra avversaria, atterrito, afferra per mano il dottor Attilio Andriolo e gli fa attraversare di gran corsa, lui con i suoi vent’anni ed il dottore con i suoi 74, tutto il campo da una porta all’altra.
Arrivato trafelato negli spogliatoi, il dottor Andriolo trova l’allenatore della Jonica a terra: cianotico, senza polso, senza respirare, in arresto cardiaco. Fortunatamente nella parete c’era un defibrillatore, e gli fanno delle scariche. Andriolo gli pratica il massaggio cardiaco e finalmente comincia a respirare. Il polso ritorna normale, i battiti sembrano aver ripreso. Intanto arriva un’autoambulanza, viene defibrillato con un apparecchio più potente. Mentre il dott. Andriolo ordina di prendergli una vena, viene insufflato e finalmente se lo portano in ospedale. Si salverà? Noi francamente speriamo di sì, ma il tempo trascorso in arresto cardiaco lascerà qualche strascico. Speriamo di no! Milazzo intanto festeggiava la Serie D, a Santa Teresa di Riva festeggiavano il ritorno in vita del loro allenatore. Mi chiedo dove fosse veramente la festa!
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