(continuazione…) : Dove eravamo arrivati? Alla fine degli anni 60. Le LAMETTE avevano perso per … servizio militare Cosimo Fofò Formica e Ciccio De Gaetano; erano quindi andati a rimpiazzarli due nuovi elementi, Carmelo Gitto alla batteria e Gabriele Cento alle tastiere. Erano nati i FOPS. Da qui i racconti di Gabriele Cento:
“Ricordo le serate alla Silvanetta, alle Arcate, alla Sala delle Rose (dove all’epoca si facevano i “the danzanti” dalle 17.00 alle 20.30 perché i genitori non mandavano le ragazze a ballare a tarda sera…), la stagione estiva nel 1970 alle Sabbie Nere, e in tanti altri locali della provincia.
Nell’Estate 1971 con i Fops prendemmo in gestione, assieme ad alcuni amici, il Lido La Pineta, creando di fatto la prima discoteca all’aperto di Milazzo, alternando interventi dal vivo del gruppo al DJ che per la verità mandava brani molto alternativi per l’epoca (Frank Zappa, King Crimson, Van der Graaf Generator, etc). Su un telone che faceva da sfondo venivano proiettate immagini e filmati, un compito che toccava all’amico e compagno di scuola, il compianto Franco Depasquale (che poi diventerà un affermato Ingegnere aerospaziale), e novità assoluta per l’epoca, le “cubiste”, (all’epoca chiamate Go-go Girls).
L’esperimento comunque non fu un successo dal punto di vista commerciale, ma divertente, anticipatore e visionario:La Pineta qualche decennio dopo divenne una delle discoteche più “in” di Milazzo grazie ai compianti Matteo Romagnolo e Filippo De Gaetano.
I “Fops” continuarono insieme ininterrottamente fino al 1972.
Come tutti i gruppi dell’epoca in inverno c’erano grosse difficoltà di ingaggio perché le serate erano poche, quindi il gruppo si adattava anche ad impegni non propriamente rock.
Alle Sabbie Nere di Vulcano, durante una stagione estiva presso questa struttura, fummo contattati dal Maestro Augusto Martelli che ci segnalò a un suo amico che gestiva un noto locale di Milano, il Paips. Chiamati in questo locale milanese per un provino, ci venne proposto di suonare lì tutto l’inverno, tre volte a settimana. Era una grande occasione soprattutto per farci conoscere in una città nella quale c’era un gran fermento musicale.
Dovendo decidere presto, con Carmelo Gitto (quell’anno eravamo di diploma) non ce la sentimmo di lasciare la scuola e famiglia….
Nino e Luciano non gradirono quel nostro rifiuto che ci faceva perdere il treno per il futuro; nonostante tutto, continuammo a suonare insieme per quell’Inverno (era il 1972) ingaggiando il giovanissimo Franco Salvo e cambiando il nome in “Le cinque giornate di Milano”.
Poco prima dell’estate la band si sciolse. Dal nucleo dei Fops (nell’ultima formazione con Luciano, Carmelo e Franco Salvo) nacque la “Taberna Mylaensis” che verrà fondata da Lucio, Carmelo, Bobo e Franco”.
(fine seconda parte – continua)
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