Home / Di tutto un pò / MILAZZO, FIUMARELLA, VIETATO AL PARROCO DI SUONARE LA CAMPANA!

MILAZZO, FIUMARELLA, VIETATO AL PARROCO DI SUONARE LA CAMPANA!

CI SONO EPISODI DELLA VITA DI OGNI GIORNO CHE SEMBRANO PARADOSSALI! EPPURE ESISTONO, E CONDIZIONANO I COMPORTAMENTI DEI CITTADINI FINO AL PUNTO DI VIETARLI. OSPITIAMO UNA LETTERA GIUNTA IN REDAZIONE. LEGGENDOLA POTREMO SAPERNE DI PIU’! 

E’ stata sufficiente una lettera di ammonimento a mezzo di legale, e la campana elettronica, CHE avvertiva i fedeli della contrada di Fiumarella-Botteghelle di Milazzo della funzione domenicale, ha dovuto cessare di suonare! E’ successo proprio nella nostra città, aperta alle innovazioni, all’accoglienza ed al dialogo, per cui il parroco di San Marco, padre Salvatore Francia, si è visto costretto a non utilizzare la campana, pur con suono elettronico, per preannunciare ai fedeli la celebrazione della santa messa DOMENICALE (SI STA PARLANDO, CARA REDAZIONE, DI UNA VOLTA LA SETTIMANA!) nella piccola chiesetta dedicata a Santa Maria Goretti, della quale invio una foto, posta sulla trafficata Via Botteghelle, subito dopo il cavalcavia! 

Sembrerà strano, ma una intera comunità si è vista privata di quel festoso ed augurale suono, peraltro per nulla fastidioso, ed il parroco, reppresentante della chiesa cattolica, si è visto costretto a prendere una drastica decisione, solo per un vezzo di un cittadino che motiva le lamentele: il proprio bambino viene svegliato alle 8.15 circa del mattino! E ciò non è ammissibile! 

Ci si domanda alora: ma i genitori di tutti i bambini, e sono tanti, nati e cresciuti nel rione ed in prossimità della chiesetta, che sono cresciuti e nati in prossimità della chiesetta, perchè non si sono mai lamentati? Forse perchè i figli dormivano in camere insonorizzate? O forse perchè hanno sempre gradito il suono di una campana, specie in un giorno festivo e per nulla sgradevole? Ed allora, spettabile Redazione, mi chiedo: la famiglia che si lamenta, e con troppo disinvoltura ha fatto ricorso ad un legale per tutelare le sue ragioni, non sapeva dell’esistenza della chiesetta quando si è trasferita – da poco – nella zona? Ma mi chiesto anche: cesserà un giorno questa intimazione a non suonare, quando il bambino crescerà? O i motivi sono altri?

Sono tanti gli interrogativi che la comunità si pone, e per nulla contenta e quindi  in disaccordo sulla posizione del parroco, che pur di evitare una qualche grana di natura giudiziaria, ha pensato di privare l’intera comunità, praticante o no, di quel festoso ed augurale suono che tutte le domeniche preavvertiva la celebrazione della Santa Messa; soprattutto perchè il suono delle campane è sempre esistito! 

Ma quando si ode questo suono? Un giorno alla settimana, la domenica, precisamente alle 8.15, per non di più di 30/45 secondi, del mattino! Poi tace, per tutta la giornata e per gli altri giorni della settimana! Nulla da paragonare ai tanti precedenti che riguardano le altre chiese, dove il suono delle campane si ripetono ad ogni quarto d’ora, scandiscono le festività, i funerali, le cerimonie, le processioni!

Costituisce illecito siffatto comportamento posto in essere da un minuto diffusore che simula il suono di un campana come inquinamento acustico nei limiti dei 3 decibel, la cosiddetta “rumorosità di fondo”, e pertanto far sì che il tutto rientri nei canoni dell’art. 2043 c.c.?

Non sarebbe stato meglio per il parroco, per salvaguardare i diritti di tutti i cittadini che hanno sempre ascoltato quel suono domenicale con gioia e attesa, rivolgersi all’ARPA per appurare l’intensità dei decibel ed eventualmente ridurre, in quanto campane elettroniche, il loro suono? Vi rtingrazio per la pubblicazione della presente lettera.

RISPOSTA. Caro lettore, partendo dal punto di vista normativo dello Stato Italiano, nel caso specifico vengono a collidere due diversi principi tutelati nella costituzione italiana: il diritto alla tutela della salute (sancito dall’art. 32) ed il diritto di libertà di espressione religiosa e di farne propoganda (sancito dagli art. 19 e 7). In ogni caso il suono delle campane è ampiamente regolato da note esplicative dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per cui vengono individuate 4 modalità operative in

–Segnalazione di eventi incidentali, catastrofici o di pericolo;

– Segnale orario con ritocchi con cadenza anche di un quarto d’ora,

– Richiamo dei fedeli alle funzioni;

– Manifestazioni religiose, tradizionali, patronali o culturali.

Nella norma generale il suono delle campane, quelle vere, è consentito dalle 7.00 alle 21,00, nei giorni feriali e domenica, mentre costituiscono eccezionalità la veglia pasquale e la notte di Natale.

Fatte queste premesse, sarebbe stato opportuno che il parroco, prima di prendere qualsiasi decisione a fronte di una semplice lettera (anche inviata tramite legale) di ammonimento, si fosse ampiamente documentato. Qui non si tratta di sovvertire l’ordine costituito, nè tanto meno di insistere e se è il caso di continuare a sbagliare (ammesso che sia in erroe). E’ un pericoloso precedente che richiama l’ora di religione a scuola, il divieto di fare il presepe, o l’imposizione di togliere il crocifisso dalle aule! Se, per ipotesi, a qualcuno desse fastidio la semplice visione della chiesa, e ne intimasse la demolizione, cosa avrebbe fatto? Bene, ci siamo capiti! Qui non si tratta di porgere l’altra guancia. La chiesa non è questa.

Commenti

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.